E fu così che arrivò il 26 dicembre, il primo giorno in cui lasciavamo uscire i nostri sentimenti fuori dalla nostra stanza.
Ci svegliammo senza aver messo sveglie, o meglio, io mi svegliai e lo guardai dormire per diverso tempo, ultimamente succedeva spesso, dormiva tanto, eppure continuava ad essere perennemente stanco, doveva avere la testa invasa di pensieri.
<<Mmm...>> mugugnò muovendosi un pochino
<<Buongiorno piccoletto>> gli dissi accarezzandogli la testa
<<Buongiorno>> rispose sbadigliando
<<Hai fame? Ti preparo la colazione? I tuoi a quanto pare ci hanno fatto la spesa>>
<<Tipico di loro, comunque si, magari, ho il pancino vuoto>> mi informò con voce da bambino che mi fece ridere, sembrava tranquillo e rilassato, il che mi risollevò
<<Va bene, qualcosa in particolare?>>
<<No, va bene tutto quanto!>>
<<Ok, allora arrivo>> mi alzai ma mi prese un polso
<<Ma sai cucinare?>> mi chiese, risi
<<Si, certo, per un periodo ho lavorato in una cucina, tranquillo non ti avveleno>> mi allungai lasciandogli un bacio sulla fronte per poi tornare sui miei passi, presi un pantalone ed una felpa con la lampo e me li misi andando poi in cucina.
Mentre cuocevo i pancake Jimin mi circondò la vita con le braccia da dietro facendomi prendere quasi un infarto
<<Jimiin! Sono quasi morto dalla paura!>> lo ripresi, lui rise
<<Scusa ma eri così bello mentre cucinavi e non ho resistito>> si affacciò al mio fianco sorridendomi, finalmente sembrava tornato se stesso, gli sorrisi anche io
<<Grazie, in effetti sono molto bello>> mi pavoneggiai giocosamente
<<Ah modesto il ragazzo eh?!>>
<<No, realista, è diverso>> ridemmo e si staccò mettendosi vicino a me con il sedere appoggiato al mobile, si era messo anche lui una tuta lunga ed un giacchetto, faceva freddo in effetti quella mattina
<<Mi piacciono molto i pancake!>> esclamò guardandoli quasi con l'acquolina in bocca
<<Lo so, li ordini sempre quando facciamo colazione fuori o nei pub la sera quando hai fame>>
<<Che fai mi spii?>>
<<No, ma mi rimangono impressi i gesti ed i gusti di chi mi piace, assaggia>> gli avvicinai una forchetta con un pezzo del dolce, lo mangiò e i suoi occhi si illuminarono, finalmente
<<Mmm... wow Yoongi! Sono squisiti!>> riaprì la bocca e risi mentre lo imboccavo con un altro pezzo
<<Grazie mille, felice che ti piacciano>> annuì, spensi il fornello, avendo ormai finito di cuocere tutto l'impasto fatto <<Che ci vuoi sopra? Abbiamo, miele, marmellate varie, Nutella e sciroppo d'acero>>
<<Mieleeee!>> urlò felice
<<E marmellata sia>> mi guardò male e risi <<Scherzo, siediti ti prendo il miele, caffè?>>
<<Fare questi scherzi con il cibo dovrebbe essere illegale, specialmente con la colazione, comunque si, caffè>> si andò a sedere su uno degli sgabelli della penisola e gli misi davanti il piatto vuoto, il piatto con i pancake, una tazza con il caffè ed il miele, io invece presi una marmellata chiara e anche per me una tazza di caffè e mi sedetti vicino a lui.<<Potrei abituarmi alla tua cucina>> disse una volta finito di mangiare
<<Non pensare che cucinerò sempre io>> lo avvisai
<<Io non so farlo>> disse alzando le spalle
<<Ti insegno io, è semplice>>
<<Va bene, che ore sono?>> presi il telefono dalla tasca e guardai l'ora
<<Le undici>>
<<È lontano il posto in cui volevi andare?>> mi chiese con un sorriso
<<Non molto>>
<<Allora vai a farti una doccia mentre lavo i piatti e sistemo, sarai anche bravo, ma sei un casino>> mi prese in giro indicando la cucina, solo in quel momento mi accorsi che, in effetti, avevo fatto il panico
<<Ops... sistemo io, vai tu in doccia>>
<<No, tu cucini io pulisco, mi sembra il minimo>> praticamente mi spinse giù dalla sedia <<Dai muoviti!>> insistette
<<Va bene, ma prima...>> andai da lui girando quello sgabello verso di me e infilandomi tra le sue gambe, gli presi il mento con la mano destra e lo sollevai posando poi le mie labbra sulle sue <<Continuiamo ad inaugurare casa>> gli sussurrai e velocemente lo presi in braccio andando sui banconi della cucina puliti posandolo lì
<<Mmm... adoro quando prendi queste decisioni>> mi informò, gli sorrisi malizioso allontanandomi di un passo da lui e lentamente gli abbassai la lampo della felpa
<<Decisioni? Quella di scoparti non è una decisione, ma un costante e martellante bisogno e desiderio di farlo>> lo informai togliendogli quell'indumento, anche lui mi tolse la felpa iniziando ad abbassarmi i pantaloni
<<Non credere che io sia immune a tale desiderio>> mi finii di spogliare e, mentre lui si tirava su con le braccia, gli tolsi i pantaloni e le mutande
<<Mai pensato piccoletto>> mi inumidii velocemente le dita e infilai l'indice in lui
<<Aah>> gemette e lo baciai
<<Anche perché sei tu che hai insistito tanto la prima volta>> gli ricordai leccandogli il collo e infilando il secondo dito
<<A-ah vero>> tirò la testa indietro ed io inserii subito l'anulare <<Ah aah>> tirò su le gambe posando i piedi sul topper della cucina, mi eccitava un casino il suo essere super snodato
<<Piccolo tu mi fai uscire di testa>> lo informai e tolsi le dita da lui
<<Mmm...>> mugugnò contrariato, ma mi guardò con un sorrisetto malizioso <<Dimostramelo>> mi ordinò, tirai la testa indietro per l'eccitazione che quel comando mi aveva fatto avere e lo guardai nel suo stesso modo
<<Con piacere>> lo tirai più verso di me e lo penetrai velocemente
<<Aaah>> gemette <<Vai, non serve che aspetti, vai>> presi la sua gamba destra e la tirai su facendola attaccare al mio petto e mettendo le mani dietro la sua schiena, nella parte lombare, iniziai a spingere in lui, quella posizione, quei suoni provenienti da lui sempre più forti e forse anche la preoccupazione che lui non mi volesse più, mi fecero praticamente perdere il controllo delle mie azioni, gli presi la mano sinistra e me la portai al collo, che lui strinse leggermente, anche io portai la destra al suo collo e mentre lo stringevo leggermente iniziai a dare spinte più rudi, più veloci e la mia espressione era un misto di lussuria e aggressività, vi sarà capitato di essere talmente eccitati da farvi essere più aggressivi, in modo passionale ovviamente, ecco, io ero in quella situazione, e cazzo se lui urlava godendo e se io non gli andavo dietro e così, quella cucina, si riempì di tutto questo e del suono ripetuto dei nostri corpi che si scontravano, e venimmo, lui prima di me urlando il mio nome ed io poco dopo sussurrandogli nell'orecchio il suo.
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Live to Love //Yoongi
RomanceIl passato assassino di una vita. Il cuore assassino di un futuro. La paura assassina di un amore. La pazienza creatrice di un amore. L'amore creatore di una vita. La vita creatrice di un amore. Storia scritta in prima persona, i capitoli sono lungh...