Il giorno dopo lo passammo a casa con la sbronza e colsi l'occasione per poter posare il mio orecchio sul suo petto per sentirgli il battito con la scusa che volevo sentire le sue dita tra i capelli, dovevo ricordare quel suono, a parer mio era un bellissimo suono.Il 29 decidemmo di andare con gli altri a sciare, mentre ci preparavamo vidi Jimin togliersi la catenina che gli avevo regalato, posandola sulla scrivania
<<Hai paura che ti si rompa?>> gli chiesi
<<No>>
<<E allora perché la togli?>>
<<Perché siamo amici e gli amici non escono con cose di coppia>> spiegò per poi andare in cabina ed iniziare a vestirsi
<<Perché no? E poi è un regalo non pensato ad essere di coppia quindi...>>
<<Suga è così e basta>> mi interruppe acidamente, lo guardai e sospirai senza dire altro, non volevo litigare.Uscimmo da casa e per strada c'era Dom con gli altri due in macchina, mettemmo le borse dietro e salimmo, Jimin si mise davanti
<<Felici di andare a sciare?>> chiese Jungkook euforico
<<Preferivo rimanere a casa>> rispose secco Jimin, Taehyung mi guardò ed io alzai le spalle
<<Perché? Ti è sempre piaciuto o sbaglio?>> insistette
<<Si ma sono stanco>>
<<Ancora non ti sei ripreso dalla sbornia? Ti stai invecchiando eh?>> lo prese in giro, evidentemente Taehyung non gli aveva detto le proprie preoccupazioni
<<Probabile>> chiuse così il discorso e a quel punto anche Kook capì che per Jimin non era giornata.Arrivammo alle piste, a quanto pareva ero l'unico che non sapeva sciare, così presi un istruttore per la giornata e cercai di rimanere in equilibrio sullo snowboard, mentre gli altri facevano su e giù per la pista, anche se, dopo la seconda volta, non vidi più Jimin, Tae mi disse che si era fermato perché troppo stanco, dovevo assolutamente capire che avesse.
Il giorno dopo Jimin uscì il pomeriggio dicendomi che voleva fare una passeggiata con la madre e io colsi l'occasione per chiudermi nel mio studio e registrare qualcosa, iniziai a mettere i bit e mi venne l'idea di riprodurre il suono del cuore di Jimin ed una volta fatto chiamai Ross
<<Ei figliolo! Tutto bene?>>
<<Ciao Ross più o meno, tu?>>
<<Io sempre bene, che hai?>>
<<Sono preoccupato per Jimin è sempre peggio, ho riprodotto il suo battito, te lo faccio sentire>> lo feci partire <<È un bel suono no?>>
<<Si>>
<<Ross?>> la richiamai non avendo dato risposte
<<Sicuro di averlo fatto bene?>>
<<Sicurissimo>>
<<Non è regolare, dovresti accorgertene anche tu dal suono che hai creato>> guardai i suoni messi, in effetti un cuore dovrebbe avere lo stesso ritmo costante, ma qui sembravano più battiti in ordine casuale
<<Che ha?>> chiesi ora allarmato
<<Non lo so, magari la stessa cosa del padre, sai cosa avesse?>>
<<No, ma posso provare a scoprirlo>>
<<Posso darti un consiglio da nonna?>>
<<Si>>
<<Lascia perdere, sono cose delicate, te lo dirà lui quando se la sentirà>>
<<Ma io ho paura e sono preoccupato>>
<<Che ti ho detto sempre? Non pensare solo ai tuoi sentimenti, ma anche a quelli degli altri. Come pensi che possa stare lui se sa che ha un problema?>>
<<Malissimo>>
<<Appunto, faglielo dire a lui, non indagare oltre, prenditi cura di lui tranquillamente, con piccoli gesti>>
<<Va bene, farò così>>
<<Stai tranquillo ok?>>
<<Ci provo, grazie Ross>>
<<Figurati>>
<<Ti va di venire qui il quattro?>>
<<Certo>>
<<Allora ti aspetto, ti mando un taxi alle quattro?>>
<<Certo, grazie>>
<<Ci vediamo nonnina>>
<<Ti voglio bene figliolo>> attaccammo e feci un urlo di sfogo, questa era la mia maledizione, sapevo che non dovevo affezionarmi o avvicinarmi a lui o ad altri, ero stato egoista con lui, stava male per colpa mia.
STAI LEGGENDO
Live to Love //Yoongi
RomanceIl passato assassino di una vita. Il cuore assassino di un futuro. La paura assassina di un amore. La pazienza creatrice di un amore. L'amore creatore di una vita. La vita creatrice di un amore. Storia scritta in prima persona, i capitoli sono lungh...