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Arrivai alla metro e mi fermai, girandomi verso Jimin
<<Torna a casa, devo stare solo>> gli ordinai
<<Non ci penso proprio>> alzò un sopracciglio ed incrociò le braccia
<<Non fare come gli altri eh, ti ho detto che devo stare solo, quindi lasciami solo>> insistetti
<<Stai andando in agenzia per la casa no? Ti avevo detto che ti aiutavo, quindi ti aiuto, sei tu che non devi rompere adesso e poi non sei arrabbiato con me quindi non trattarmi male!>>
<<Senti... io sono abituato a stare da solo, sempre, tutti i giorni tutto il giorno e all'improvviso, invece, mi ritrovo te attaccato h ventiquattro, quindi torna a casa e fammi respirare!>> non lo pensavo davvero ma ero incazzato, e la mia incazzatura vinceva sempre su di me, non disse niente e io mi girai tornando a camminare verso i tornelli per prendere la metro, lui mi seguì senza dire niente e con un paio di passi indietro, mi misi le cuffiette avviando la musica e mi isolai totalmente, salii sulla metro, lui salì con me, scesi alla terza fermata, lui scese con me, mi incamminai verso l'agenzia e lui si incamminò dietro di me, sapevo che c'era e lui sapeva che sapevo visto che di sfuggita gli lanciavo delle occhiate, erano più per assicurarmi che continuava a seguirmi senza che inciampasse o che venisse investito o altro.

Arrivai all'agenzia ed entrai lasciando la porta aperta per far entrare anche Jimin
<<Salve, abbiamo un appuntamento per vedere un paio di appartamenti, Min Yoongi>> dissi alla segretaria
<<Certo! Accomodatevi, la ragazza arriva subito>>
<<Grazie>> mi sedetti su una delle poltrone presenti, Jimin rimase in piedi guardandosi intorno, dopo poco arrivò una ragazza molto carina vestita con un tailleur nero e camicia bianca, con dei tacchi di almeno dodici centimetri
<<Buon pomeriggio, mi chiamo Clare, vi mostrerò io gli appartamenti>> mi porse la mano che strinsi
<<Buon pomeriggio, la ringrazio>>
<<Prego, il primo si trova qui vicino, conoscete già il quartiere?>> ci chiese mentre ci apriva la porta, era lo stesso di Jimin e Taehyung
<<Si, attualmente vivo in questo quartiere>> le dissi
<<Fantastico! Qui si sta davvero molto bene, la criminalità è quasi inesistente, posso chiedere come mai volete cambiare casa?>> pensava che casa era per entrambi?
<<Per essere liberi da pesi>> rispose Jimin al mio posto guardandomi male, era una frecciatina a quello che gli avevo detto io prima, me la meritavo tutta
<<Capisco, i genitori possono essere pesanti delle volte>> commentò e mi sorrise
<<Non siamo fratelli>> la corressi, come poteva sbagliarsi? Eravamo completamente diversi
<<Ah ho sbagliato, perdonatemi>> aprì il portone di una palazzina di tre piani e aprì la porta del piano terra, per me era già un no, odiavo il piano terra
<<Un punto per il piano>> commentò Jimin, e ti pareva che al contrario mio a lui piaceva il piano terra, se dentro mi fosse piaciuta forse ci avrei fatto... ma che stavo pensando! Casa era mia e ci dovevo vivere io, non Jimin, no niente piano terra. Ci invitò ad entrare e la seguimmo, nulla di speciale, salone, cucina abitabile, bagno, due stanze ed un giardino più grande della casa
<<Non mi piace>> dissi sincero
<<Perché? È normale e poi il giardino è davvero bello>> ribatte Jimin
<<Appunto, normale, devo comprarla e vorrei che non fosse normale, ma perfetta e poi le pareti delle camere sono fine, vorrei almeno una stanza insonorizzata se possibile e se non si sale troppo di prezzo, preferirei piani alti>> dissi alla ragazza
<<Dovevo immaginarmelo che al contrario mio preferivi gli attici>> puntualizzò il nanerottolo stizzito, ma guarda te... lo ignorai guardando la ragazza
<<Allora ho altri due appartamenti che potrebbero interessarvi>> disse ed uscimmo da lì dirigendoci più verso la periferia, non di molto, ma di un po' <<Questo quartiere lo conoscete?>>
<<No>> ammisi
<<Anche questo è tranquillo, non girerei di notte da sola, ma non avrei nessun timore a scordarmi le chiavi attaccate alla porta o alla macchina, in più è collegato davvero molto bene con tutta la città>> ci spiegò ed entrammo in un palazzo di sette piani, ci fermammo al quinto ed aprì una delle due porte presenti, anche qui il salone e la cucina erano separati, vi erano due camere da letto, una dotata di bagno, un secondo bagno e la camera più piccola era insonorizzata, aveva un balcone che girava per l'appartamento, non era male, mi piaceva <<Cosa ne pensate?>> ci chiese
<<Mi piace>> dissi solo guardandomi intorno
<<Mmm... è banale e poi la vista... non lo so...>> replicò Jimin
<<Ci scusa un attimo?>> chiesi alla ragazza e presi Jimin per mano fino alla stanza insonorizzata chiudendo la porta, lo lasciai e lo guardai incrociando le braccia
<<Che c'è?>> mi chiese, continuai a guardarlo senza aprire bocca <<Dai Yoongi stai comprando casa, non un libro, deve essere perfetta e questa è banale, non perfetta>>
<<Ti devo ricordare dove vivevo fino a pochi giorni fa? Questa casa va bene, ha anche un bagno in più>> si incupì <<Quale è il problema?>> gli chiesi
<<Nessuno dei due bagni ha la finestra e la camera che useresti per dormire è davvero minuscola e non entrerà un letto matrimoniale e se non entra quello matrimoniale poi dove... dove dormi?>> lo guardai e sorrisi
<<Hai ragione, ci serve una camera più grande>> gli dissi strofinandogli i capelli e poi andando ad aprire la porta <<Ci siamo ma preferiremmo una finestra in bagno e una camera più grande>> dissi alla ragazza
<<Ho un'altro appartamento da farvi vedere, costa di più ma è davvero molto bello>> uscimmo da lì e con la macchina della ragazza ci avviammo verso il centro, entrammo in un garage dove lei parcheggiò la macchina <<Questo posto macchina è dell'appartamento, usciamo dal palazzo così ve lo faccio vedere>> mi sentivo fuori posto, uscimmo e alzai la testa, era un grattacielo completamente vetrato
<<Niente balconi?>> chiesi
<<Si certo che ci sono, ma sono chiusi, prego, vi mostro l'appartamento>> la seguimmo fino al tredicesimo piano, appartamento 133 perché il terzo di quel piano, erano cinque appartamenti a piano, aprì la porta e ci ritrovammo subito in un corridoio dandoti la possibilità di andare o a destra o a sinistra, le pareti erano un grigio bluastro, molto eleganti <<A destra vi è la zona giorno, a sinistra la zona notte, iniziamo dalla zona giorno?>> annuii si capiva che era molto luminoso visto che l'intero corridoio era illuminato grazie alla luce proveniente da quello che doveva essere il salone, appena il corridoio finì ci ritrovammo in una zona molto ampia, tutta vetrata davanti a noi lungo tutta quella parete vi era il balcone, diviso dalla casa da porte vetrate scorrevoli, alla nostra sinistra, dietro di noi vi era una cucina open space e la parete di sinistra era anch'essa vetrata, rimasi incantato, era uno spazio davvero bellissimo <<Sulla destra invece abbiamo un piccolo bagno>> ci spiegò tornando in salone e mostrandoci appunto il bagno, aveva giusto water e lavandino, perfetto per gli ospiti <<Vi mostro la zona notte>> Jimin era a bocca aperta, come lo ero io, se le camere erano giuste potevo pensare di comprarla, passammo il corridoio che continuava in una L, dove vi erano tre porte <<È più grande di quella che state cercando, ma qui ogni stanza è insonorizzata, è ad un piano alto e le camere sono abbastanza grandi, specialmente la padronale che vi mostrerò subito>> prese la porta sulla destra e la lo spazio che si aprì mi lasciò di sasso, era grande con la parete sulla sinistra vetrata ad accezione di una porta nell'angolo di sinistra, già vedevo il letto girato verso quella vetrata pronto a godermi ogni tramonto possibile beato sul letto, guardai Jimin, poi nuovamente quella vetrata, sarebbe stato bello godermi i tramonti qui insieme a lui <<Da qui si ha accesso alla cabina armadio e al bagno privato>> cabina armadio? Neanche Jimin aveva una cabina armadio, aprì la porta ed entrammo nella stanza, rettangolare con ai lati appendi abiti, cassetti, scaffali e scarpiere ed alla fine di essa si scorgeva il bagno dove andammo e con quello decisi che avevo appena trovato casa, era completamente vetrato, una vasca grande davanti la vetrata sulla destra, una doccia con dobbio sifone infondo, water e due lavandini, se non lo avete capito amavo farmi la doccia o il bagno
<<Vi mostro il resto>> annuii e la seguì senza smettere di guardarmi intorno, ne io ne Jimin avevamo detto niente troppo presi dalla casa, una volta tornati nel corridoio aprì le altre due stanze, più piccole di quella matrimoniale, ma anche queste con la parete infondo vetrata e avevano un bagno in comune <<Tra circa dieci minuti inizia il tramonto, volevo guardarlo?>> ci chiese
<<Si>> rispondemmo insieme, lo presi per mano e andai in camera da letto, lo posizionai dove avevo immaginato il letto ed il lato sinistro, il suo lato
<<Siediti qui>> gli dissi
<<Va bene>> si sedette e io mi sedetti con lui, mentre l'agente immobiliare rimase sulla porta
<<Si tolga quelle scarpe e venga a guardare il tramonto>> le dissi, non se lo fece ripetere due volte e si sedette vicino a me, Jimin prima guardò malissimo me e poi lei che la vidi irrigidirsi allontanandosi un po' da me, scossi la testa ma non dissi nulla, limitandomi a guardare il cielo tingersi sempre più di arancione e appena arrivò il tramonto smisi di respirare, non poteva esistere panorama migliore <<Sarà il primo di tanti, che ne dici? Questa casa ti piace? Credo che staremo bene qui>> dissi guardando Jimin
<<Si, questa è perfetta>> mi rispose sorridendomi
<<Di quanto sfora il budget che le avevo dato?>> chiesi alla ragazza
<<Di un po', sta a duecento ottanta mila>>
<<Dica al venditore che faccio la proposta a duecentocinquanta in contanti, se accetta sono disposto a fare l'atto anche domani mattina>> dissi
<<Allora vi lascio soli, chiamo il venditore>>
<<Si grazie>> si alzò ed uscì dalla stanza
<<Supera il tuo budget di ottantamila dollari, sono tanti>> mi fece presente Jimin
<<Vero, ma ne vale la pena, la casa è perfetta e l'idea di potermi godere ogni giorno questi tramonti con te mi rende felice e poi se piace sia a me che a te che abbiamo gusti opposti, beh direi che è ancora più perfetta>> gli sorrisi e lui mi abbracciò lateralmente, ricambiai l'abbraccio e tornammo a guardare il tramonto
<<Yoongi>>
<<Si?>>
<<Scusa, ho dato giudizi tutto il giorno come se la casa dovesse essere anche la mia solo perché ero arrabbiato per quello che mi hai detto prima, so che io non centro nulla, che la casa è tua e solo tua e solo tu verrai a vivere qui, quindi non spendere tanti soldi per qualcosa che non esiste>> aveva ragione, avevo iniziato a pensare che la casa sarebbe stata la nostra non la mia e quello stare la insieme a goderci quegli ultimi minuti del tramonto ne era la conferma, ma a prescindere da questo, a prescindere dal fatto che in quella casa ci avrei vissuto da solo o con lui o con altri, io volevo avere la possibilità di guardare quei tramonti con lui
<<Se non esiste allora non staremo qui ora, comprerò questa casa perché piace a me in primis e poi perché piace anche a te, siamo migliori amici e come tali ci continueremo a vedere sempre e questa casa per te sarà sempre aperta per farti vedere tutti i tramonti che vorrai>>
<<Credo sia la cosa più dolce che tu abbia mai detto>>
<<È colpa del tramonto>> mi giustificai facendolo ridere
<<Si, si certo>> mi beffeggiò, risi debolmente e gli posai una mano sulla tempia destra e posai la mia guancia sulla sua testa, al lato sinistro
<<Tu mi fai stare bene>> ammisi
<<Anche tu>> rimanemmo in silenzio per un pochino

Live to Love     //YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora