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Rimanemmo lì per molto tempo, non mi passava niente per la testa, solo tranquillità, ero mai stato così? Non ne avevo idea, anche i miei ricordi in quel momento sembravano essere svaniti del tutto, smise di guardare le nostre mani girando la testa verso la mia, oh no, non volevo che parlasse e mi facesse tornare con i piedi sulla terra, ma al contrario di ciò che credevo, non disse niente, limitandosi a sorridermi, fece per girare la testa nuovamente, ma la mia mano sinistra fu più veloce, si posò sulla sua guancia destra e lo feci tornare con il volto rivolto al mio, non fece espressioni confuse o stranite, anzi sorrise nuovamente e fermò la mano che stava tra i miei capelli, tirai su la testa e gli lasciai un bacio a stampo, ma cosa stavo facendo? Ero impazzito? Non ero neanche io, da quando facevo così? E se ora mi avesse iniziato a deridere per quel gesto? Ne avrebbe avuto pieno diri... mi diede anche lui un bacio a stampo facendo smettere i miei pensieri impazziti, sorrisi e riposai la testa sulla sua spalla e lui tornò a guardare le nostre mani, che stava succedendo con esattezza? Stavo dormendo? Era un sogno? No, sentivo il mio cuore battere e sentivo il suo fare lo stesso, in più le nostre mani avevano tutte le dita al loro posto e si sa che nei sogni le mani hanno sempre qualcosa di strano.

L'acqua iniziò a diventare fredda, era il segno che dovevamo alzarci
<<Ti lavo i capelli>> mi disse
<<Ah si>> mi tirai su anche se di malavoglia mettendomi più al centro della vasca, prese il doccino e mi bagnò i capelli, ci mise lo shampoo, la crema e poi se li lavò anche lui, ci mettemmo in piedi togliendo il tappo per far defluire l'acqua e ci sciacquammo dal sapone in eccesso, lui uscì per primo aiutando poi me a fare la medesima cosa, ci legammo un asciugamano in vita e andammo nella cabina armadio, mentre Jessy era a casa lui si era sistemato tutti i suoi vestiti dove prima c'erano quelli di Jimin, ah già, Jimin... alzai le spalle prendendo un paio di mutande dal cassetto e mi abbassai per mettermele, vidi con la coda dell'occhio Jungkook vicino a me guardarmi con le braccia incrociate, bah... misi i piedi e iniziai a tirarle su da sotto l'asciugamano ma mi girò velocemente la testa e persi l'equilibrio, mi prese al volo
<<Sempre la stessa storia, chiedere una mano no?>> mi riprese
<<Sai che è umiliante non riuscire a fare una cosa del genere da soli?>>
<<Me ne posso rendere conto, ma non è che non lo sai fare o non ti va di farlo, stai male, farsi aiutare se si sta male non è umiliante>> mi fece rimettere in piedi e mi tolse l'asciugamano tirandomi su le mutande <<Vedi? Non è umiliante>> prese un pantalone della tuta e si abbassò <<Forza>> mi ordinò, sbuffai e inserii i piedi, si mise in piedi tirando su i pantaloni, rispetto a quando me li tolse, non badò più alla distanza che c'era, anzi, questa volta quasi mi arrivò ad un palmo dal volto con il suo e fissandomi mi allacciò il fiocchetto <<Fatto>> si staccò, ingoiai la saliva che però non c'era e mi girai a prendere la maglietta che mi misi
<<Grazie>> gli dissi
<<Dai a letto, preparo la cena, deve essere molto tardi>>
<<Va bene>> mi accompagnò al letto, pensandoci... perché mi ero vestito se dovevo andare a letto?
<<Qualcosa in particolare per cena?>> mi domandò distraendomi dai miei pensieri
<<Eh? Ah mmm... no, fai tu>>
<<Ook, allora... carne?>> carne? Mmm
<<Come vuoi tu>> non mi andava la carne ma cucinava lui e alla fine io mangiavo tutto
<<Pesce?>> pesce? Mmmm
<<Ti ho detto come vuoi>> ribadii
<<Alloraaaa... pizza?>>
<<Va bene>>
<<Lo sapevo che non volevi ne carne ne pesce!>> esultò, perché mi conosceva così bene? Questo era successo perché negli ultimi mesi me lo ritrovavo sempre tra i piedi per tutto e mi faceva mille domande, salì sul letto e prese il telefono, lui era in mutande, perché io ero vestito?
<<Kook...>>
<<Si salve volevo ordinare due pizze, si, due margherite, appena potete grazie>> gli diede l'indirizzo e poi attaccò <<Venti minuti e arrivano, anche io avevo voglia di pizza>>
<<Menomale, ho famissima, che ore sono?>>
<<Le nove>>
<<Ah ok>> poi ci pensai <<Cheee? Siamo stati tre ore nella vasca?>>
<<A quanto pare>> rispose divertito
<<Non pensavo che fosse passato tanto tempo>> ammisi
<<In effetti neanche io, evidentemente avevamo bisogno di isolarci anche dallo scorrere del tempo>>
<<Sei strano lo sai? Sei profondo ogni tanto, eppure la maggior parte delle volte sembri un bambino>>
<<Io un bambino? Tu sei il bambino tra noi, ti devo ricordare come ti sei imbarazzato quando ti ho visto nudo?>> girò solo la testa sorridendomi divertito
<<È che... sei la seconda persona che mi vede nudo dopo... dopo che ho smesso di subire quelle cose da piccolo>>
<<Come la seconda? Non dirmi che non hai più fatto sesso da allora con nessuno se non che con Jimin e me>>
<<No, ho fatto sesso, ma sempre a luci super spente o comunque con la maglietta addosso, però sempre al buio e comunque facevo sempre girare tutti per evitare che mi guardassero o che mi toccassero>>
<<E sempre da attivo>>
<<Rigorosamente>>
<<Grazie>> lo guardai confuso <<Per esserti fidato e affidato a me>> sorrisi
<<Grazie a te per avermi fatto sentire in quel modo>>
<<Quale modo?>> tornai a guardare fuori la vetrata
<<In pace e totalmente libero>> mi diede un velocissimo bacio sulla guancia
<<Mi fa piacere>> disse mentre si alzava dal letto <<Vado a prendere acqua e tovaglioli>> disse sparendo dalla stanza, scossi la testa quasi divertito da quel modo strambo che aveva di fare, ecco perché dicevo che era un bambino.

Live to Love     //YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora