«Mi sento vuota, che mi succede?»
Nel silenzio notturno, lasciate che vi narri la struggente storia di Wendy, una giovane ragazza di sedici anni, la cui vita è stata inghiottita dall'oscurità della depressione.
La sua esistenza è un intricato intreccio di dolori nascosti e speranze infrante, un viaggio solitario attraverso le tenebre dell'anima.
Fin dalla più tenera età, Wendy ha lottato contro la tormenta della depressione, come una nave sperduta in un mare in tempesta.
I suoi giorni erano un susseguirsi di sguardi vuoti e sorrisi forzati, mentre la sua mente era intrappolata in un labirinto senza uscita di angosce e paure.
I suoi genitori, impotenti di fronte al tumulto che infuriava dentro di lei, hanno cercato con tutte le loro forze di tendere una mano verso di lei, sperando di poterla salvare dalle grinfie del mostro oscuro che la divorava dall'interno.
Le loro parole di conforto e il loro amore sincero erano come una luce flebile nel buio che avvolgeva il cuore di Wendy, un faro di speranza nella tempesta che infuriava dentro di lei.
Ma nonostante i loro sforzi disperati, la depressione aveva stretto le sue spire intorno al cuore della ragazza, avvolgendola in una nebbia fitta di tristezza e disperazione.
Le giornate di Wendy erano riempite da un senso di vuoto insopportabile, mentre le notti erano popolate da incubi che la tormentavano senza tregua.
Ogni passo che faceva era come camminare su un campo minato, incerta del destino che l'attendeva oltre l'orizzonte.
Eppure, nonostante la sua sofferenza, un barlume di speranza continuava a brillare nel buio della sua anima, un desiderio arcano di trovare la pace che tanto bramava.
In una fredda notte d'inverno, mentre il gelo avvolgeva la città con le sue spire di ghiaccio, Wendy prese una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita per sempre.
Si avvolse in un cappotto pesante, proteggendo il suo corpo fragile dal morso del freddo, e si avventurò nell'oscurità della notte, lasciandosi guidare solo dalla luce fioca delle stelle.
Camminò per le strade deserte della città, ascoltando il suono dei suoi passi echeggiare nell'aria gelida, come un battito di cuore solitario nel buio della notte.
Ogni respiro era un sospiro di disperazione, ogni passo un'agonia silenziosa verso l'ignoto.
Eppure, nonostante la sua paura e il suo dolore, un senso di calma interiore la avvolgeva come una coperta protettiva, preparandola al passo fatale che stava per compiere.
Quando finalmente raggiunse il ponte che sovrastava il fiume scuro, si fermò e guardò giù nell'abisso sottostante con gli occhi pieni di lacrime.
L'acqua scorreva silenziosamente sotto di lei, come un canto funebre che la chiamava a sé. Senza esitazione, si arrampicò sulla ringhiera e si lasciò cadere nell'ignoto, lasciando che le acque la avvolgessero come un abbraccio di morte.
E così, mentre il silenzio della notte inghiottiva il suo grido di disperazione, io, la Morte, rimanevo in silenzio, testimone della sua tragica fine.
Wendy, una volta una giovane ragazza piena di speranza e di sogni, era diventata vittima della sua stessa guerra interiore, un angelo caduto nel buio dell'oblio.
♪|Giusy - Ultimo
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Il narratore di suicidi
Non-Fiction⚠️| Questa storia tratta di tematiche delicate come: autolesionismo, disturbi alimentari, disturbi post-traumatici, disturbi psicotici, stupro, violenza su minori, abusi e tanto altro ancora. Se siete sensibili a queste tematiche, non siete obbligat...