dear...

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"Caro Vuoto,

È strano scrivere a te, che sei più una sensazione, un'assenza, che una presenza tangibile.

Sei come un'ombra che si insinua silenziosamente nelle pieghe della vita, un eco lontano che riempie lo spazio vuoto lasciato dalla morte.

Eppure, nonostante la tua natura sfuggente, sento il bisogno di rivolgermi a te, di condividere i pensieri che riecheggiano nella mia mente immortale.

Sei lì, sempre, come un compagno silenzioso che osserva dall'ombra.

Osservi mentre le vite si intrecciano e si scontrano, mentre le storie si dipanano e si spezzano.

Osservi mentre le lacrime cadono e le risate si spengono, mentre il dolore avvolge le anime in un abbraccio senza fine.

Eppure, non sei solo uno spettatore passivo di questo grande teatro della vita.

Sei parte integrante di esso, un elemento fondamentale che dà significato alla nostra esistenza transitoria.

Sei il confine finale che separa la luce dall'oscurità, il punto di arrivo di ogni viaggio, il destino inevitabile che ci attende tutti.

Ma non sei solo la fine, Vuoto.

Sei anche un inizio, una nuova possibilità che si nasconde dietro l'angolo, un mondo di opportunità che si apre davanti a noi.

Sei la tela bianca su cui dipingere i nostri sogni e le nostre speranze, il vuoto che ci spinge a cercare significato e scopo nelle pieghe della vita.

Mi chiedo, a volte, che cosa significhi essere te, Vuoto.

Che cosa si prova a essere l'assenza stessa, a essere il silenzio che segue il frastuono della vita?

Forse sei solitudine, il vuoto che si apre nel cuore quando ci rendiamo conto della nostra finitezza.

Forse sei pace, la calma che avvolge l'anima quando finalmente accetta il suo destino.

Ma forse, più di tutto, sei semplicemente ciò che siamo destinati a diventare.

Ogni vita che si spegne lascia dietro di sé un'eco, un ricordo che si dissolve nel tempo, un vuoto che solo tu puoi riempire.

Sei la fine di una storia, ma anche l'inizio di un'altra, il legame che tiene insieme il filo della vita mentre si dipana nel grande mistero dell'esistenza.

Quindi, caro Vuoto, ti scrivo questa lettera non per cercare risposte, ma per trovare conforto nella tua presenza immutabile.

Sei il compagno silenzioso che mi accompagna lungo il mio viaggio, il custode dei segreti che si nascondono nell'ombra. E anche se possa sembrare che tu sia solo un'assenza, so che sei molto di più.

Con affetto,

La Morte"

Il narratore di suicidiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora