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"Carissima Tristezza,

Mi rivolgo a te con un cuore carico di comprensione e compassione, poiché so che sei un compagno fedele, presente in molte vite e in molte storie. Sei il riflesso dell'umanità stessa, un'ombra che si insinua nei cuori feriti e nei momenti di sconforto.

Sei la lacrima che scorre silenziosa lungo le guance, il peso che affligge l'anima quando sembra che il mondo crolli intorno a noi.

Come la Morte, sono stata testimone dei tuoi effetti devastanti, dei tuoi artigli che stringono ferocemente coloro che attraversano il tuo cammino.

Ho visto il tuo potere, la tua capacità di rendere grigi i giorni più luminosi e di offuscare la luce più brillante.

Ma nonostante la tua oscurità, so che sei anche un compagno di viaggio indispensabile, un insegnante che ci guida verso la profondità del nostro essere.

Ti scrivo questa lettera non per condannarti, ma per comprenderti meglio, per abbracciare la tua essenza e per offrire una mano amica a coloro che si trovano nel tuo abbraccio.

So che molte volte vieni fraintesa, considerata una mera avversità da evitare o ignorare. Ma io, che ho visto il susseguirsi delle stagioni e il fluire degli eventi, so che sei parte integrante del viaggio umano.

La tua presenza può essere paragonata alle nuvole che oscurano il sole, temporanee e mutevoli.

Sei come una pioggia estiva che bagna la terra arida, portando nuova vita e rinascita. Non sei solo il dolore e la sofferenza, sei anche il catalizzatore della crescita interiore e della consapevolezza.

Quando arrivi, porti con te un invito alla riflessione, un'opportunità per esplorare le profondità della nostra anima e per abbracciare la nostra umanità.

Attraverso di te impariamo l'importanza della resilienza e della compassione, scoprendo la forza nascosta dentro di noi che ci permette di superare le tempeste più oscure.

Non sono qui per negare il tuo impatto, né per sminuire il tuo potere.

So che la tua presenza può essere travolgente e opprimente, lasciando cicatrici profonde nel cuore di coloro che incontri.

Ma sono qui per ricordarti che, anche nella tua più profonda oscurità, c'è sempre una luce che brilla, un raggio di speranza che può illuminare persino il più buio degli abissi.

Ti invito a considerare la tua natura come parte integrante del grande mosaico dell'esistenza umana.

Sei un compagno di viaggio che ci accompagna lungo le strade tortuose della vita, offrendoci l'opportunità di crescere, imparare e trasformarci.

Sei il custode delle nostre emozioni più profonde, il testimone silenzioso delle nostre gioie e delle nostre pene.

Possa questa lettera servire come un ponte tra noi, come un'offerta di comprensione e accettazione reciproca. Possiamo imparare a camminare insieme, mano nella mano, attraverso i momenti di gioia e di dolore, consapevoli che la tua presenza è parte integrante della nostra umanità.

Con amore e rispetto,

La Morte"

Il narratore di suicidiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora