just leave me alone

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io e james decidemmo di cenare, il microonde era andato per colpa dell'ennesima cazzata di ashley, era la terza volta che rompeva qualcosa quell'anno.
Ero così pessima in cucina che se avessi deciso di andare a masterchef avrei fatto piangere i giudici,ragione per cui mi ritrovavo spesso a comprare un panino al salame,unico alimento che per qualche motivo non mi era ancora stancato.
James era anche peggio di me quando si parlava di fornelli quindi optammo per dei noodles istantanei al manzo. Facemmo scaldare dell'acqua in pentola e la versammo dentro i pacchetti di vermicelli, james si offrii di "cucinare" per me e dopo essersi posizionato davanti al gas portò la bustina contenente le spezie per i noodles fra i denti aiutandosi con una mano per aprirlo.
Quel gesto sebbene fosse apparentemente innocuo smosse comunque qualcosa in me,sembrava risultare attraente in ogni circostanza e riusciva sempre ad attrarmi come una calamita, chiunque provasse a riportarmi alla realtà quando lui era nei paragi falliva miseramente.
Non ero semplicemente attratta dalla sua figura possente o dai suoi occhi scuri come il carbone perfettamente in armonia quei capelli castani che tanto amavo arruffare mentre ci baciavamo,ma ero ossessionata da ogni singola cosa che gridasse il suo nome,i suoi modi terribilmente egocentrici,il suo essere protettivo nei miei confronti, il fatto che non avesse paura per ciò che gli sarebbe potuto accadere e che vivesse ogni singolo giorno come se fosse l'ultimo.
Amavo quando si preoccupava per me e riusciva a fermare le mie lacrime nei momenti in cui le paranoie masticavano il mio cervello con violenza.
Rimasi a fissarlo ancora per qualche istante che parve infinito ma a riportarmi alla realtà fu la sua voce roca.
<<ami mettiamo un po'di musica?>>
Annuii per poi accendere il cellulare ed entrare su spotify;cercai nella mia playlist premium qualche canzone adatta al contesto tra nirvana, artic monkeys, queen, eminem, melanie martinez, måneskin ecc...
Infine optai per "killer queen",che fin da sempre era stata una delle mie canzoni preferite e mi avvicinai al bancone della cucina.
James mi guardo sistemando la folta chioma di capelli mentre posava i noodles al manzo finalmente pronti sul tavolo.
<<questa canzone mi ricorda di te>> disse accomodandosi nella sedia davanti a me.
<<di me? ma non c'entro niente>> dissi sorridendo, era probabilmente il miglior complimento che avessi mai ricevuto, lui mi faceva sentire speciale,mi faceva sentire amata.
<<"guaranteed to blow your mind,
anytime" questo pezzo sei letteralmente tu perché le tue 73 paranoie giornaliere ti fanno davvero scoppiare la testa, non chiamare ashley rincoglionita sei tu che l'hai fatta diventare così>>
disse ridendo e io rimasi incantata a quel suono così armonioso.
I suoi muscoli rilassati mi mandavano fuori di testa e il suo petto che faceva sù e giù era tutto ciò che volevo guardare per il resto della mia vita.
<<EI!>> esclamai ridendo mentre agitavo la forchetta a mò di difesa personale.
<<signorina Anderson,badi al linguaggio o sarò costretto a metterle una bella nota>>
<<ohh prof marshall,sa dove può mettersela la nota?>>
<<cos'è questo linguaggio scurrile?>>
<<disse il prof che beve vodka come se fosse succo alla pesca mezzo nudo davanti ai suoi figli>>
<<oh ma come siamo esagerati!>>
<<siamo solo realisti prof,non vorrà mica mettermi una nota per la sincerità>>
James dopo questa serie di dissing soavi decise di prendere il bicchiere d'acqua davanti a lui e buttarmelo in faccia bagnandomi il viso e facendo colare l'eye-liner per cui avevo speso 30 minuti della mia vita.
<<..JAMES!>> sbottai puntandogli un dito contro.
La magliettina bianca che indossavo era completamente fradicia e si era incollata al mio corpo mostrando perfettamente tutte le mie forme e il mio reggiseno nero in pizzo.
<<ok così sei anche un po' troppo sexy>>
Mugugnò mordendosi il labbro e scrutandomi da capo a cosce,lasciando che il mio viso si colorasse immediatamente di rosso.
Mangiammo i nostri noodles e successivamente andai in bagno a rimuovere il trucco che mi colava in faccia ed eliminare quei vestiti zuppi ancora appiccicati addosso.
Mi chiusi la porta alle spalle e indossai un top nero aderente molto corto con l'orlo ricamato che mostrava la pienezza dei miei seni.
Tornai in camera,james era già sdraiato sul mio letto ad aspettarmi,mi sdraiai affianco a lui e iniziò a giocare con i mei capelli per poi baciarmi.
Ogni suo bacio era un passo verso il nirvana,mi mandava in estasi così gli feci i grattini sulla nuca,lasciandolo iniziare a baciarmi il collo mentre la sua mano esplorava il mio corpo.
Arrivò tra le mie cosce che occupò completamente con entrambe le mani mentre continuava a lasciare una scia di succhiotti tra le mie clavicole facendomi scappare un leggero ansito.
Spostò le mani sul mio sedere stringendolo e mi morsi il labbro inferiore per il piacere.
<<sei stupenda>>
<<grazie>> mormorai lasciandogli un ultimo bacio sulle labbra.
Ci addormentammo abbracciati, e dormii abbastanza bene, la sveglia suonò alle 7:00 e ci svegliammo entrambi.
<<buongiorno>>mormorò, la sua voce era per più profonda del solito probabilmente perché aveva ancora sonno e risultò estremamente attraente.
<<buongiorno>>risposi, mi diede un rapido bacio sulla fronte e poi si alzò e si diresse verso la cucina.
Ashley dormiva, mi incamminai verso la sua stanza per svegliarla ma mi fermai quando trovai un biglietto attaccato sulla porta con su scritto:
"sono tornata alle 3:00 svegliami e ti faccio diventare pelata" quindi capii che non voleva essere disturbata e la lasciai dormire.
Io e james ci preparammo e ci incamminiamo verso la scuola, lui indossò gli stesso vestiti del giorno precedente poiché non aveva cambio,io optai per un top verde scuro scollato e un paio di baggy jeans.
Lui mi mise il braccio sulla spalla come la priva volta che caminammo insieme, era come un déjàvu ma qualcosa era diverso diverso quella volta, mi sentivo... osservata? non ci diedi peso e provai a godermi quel momento con james per quanto quella sensazione mi desse angoscia, quella chiamata aveva smosso in me qualcosa, avevo ancora più paura di prima.
Chi poteva esserci dietro quella chiamata?era sicuramente un pazzo.
tommy? mike? agnese? chi poteva spingersi tanto oltre? i mei pensieri mi accompagnarono per tutto il viaggio da casa mia all'università.
Una volta arrivati james prosegui da solo verso la classe così da non dare nell'occhio anche se ormai tutti sapevano di noi.
Quel giorno avevamo solamente un corso insieme alle ultime due ore e non vedevo l'ora di vederlo nelle vesti di professore sexy.
Andai in bagno per lavarmi la faccia sperando che mi aiutasse ad essere più lucida ma tutto andò ancora peggio. il mio telefono vibrò nella tasta dei mei pantaloni , lopresi e vidi che era un messaggio da un numero sconosciuto. Era una foto visualizzabile solo una volta, avevo le mani tremanti ma decisi comunque di aprirla, sbiancai alla vista del contenuto:eravamo io e james che camminavano insieme,indossando gli stessi vestiti che stavamo indossando quella mattina e la stessa posa che adoperavamo ogni volta che camminavo insieme.
Lo strano sconosciuto mandò un altro messaggio:
"stai attenta amiria, non vorrai mica dare nell'occhio" spensi il telefono e andai a lezione, mi forzavo a far finta di niente, che fosse tutto ok ma non c'era niente di ok, avevo paura, come se non bastassero già tre persone che mi odiavano ora ci si metteva anche uno stalker, non sapevo che fare, non volevo rinunciare a james ma non volevo avere costantemente paura, in quel momento decisi che la cosa migliore da fare era far finta di nulla per poi risolvere questa situazione una volta per tutte.

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