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he set fire to the world around him,
but never let a flame touch her.
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Entrai in casa con le gambe ancora tremanti,chiusi con un piede la porta in legno dietro di me e mi diressi verso la mia stanza.

Ashley stava dormendo,con una gamba fuori dal lenzuolo e la testa sotto il cuscino,era così buffa quando dormiva.
Provai a non produrre alcun suono che potesse svegliarla,ogni movimento mi avrebbe costato la vita.

Mi spogliai da quei vestiti che urlavano "stupro",nessuna ragazza doveva sentirsi in colpa per il suo abbigliamento,nessun uomo,o "animale",termine più appropriato,doveva permettersi di approfittare del corpo di una ragazza.

Ma lui era lì.

Ogni volta che avevo bisogno era da qualche parte lì intorno,pronto a far emergere il lato più buono di lui e usarlo per aiutarmi.

Mi feriva,ma riparava le ferite che mi faceva nel modo migliore che poteva.
Forse non avrei dovuto prendermela con lui così tanto,forse dovevo solo dargli del tempo per dimostrare la sua vera personalità.

E ci stava riuscendo. Giorno dopo giorno.

Indossai il mio pigiama rosa con i cuoricini,misi su le cuffiette e mi gettai a peso morto sul morbido materasso del mio letto,accompagnata dalle note di "daddy issues".

Immediatamente mi persi tra i miei pensieri,chi era davvero James Marshall?
Non sono sicura di nulla ormai.

Aveva una famiglia,eppure era così dannatamente vicino a me che mi sembrava quasi di interessargli.

O forse no,forse era solo un uomo disponibile,un semplice professore?
no,lui non era un semplice professore,era molto di più.

Era affascinante,misterioso,egocentrico ma generoso,distaccato ma gentile e sopratutto sapeva cosa faceva.

Dava proprio l'impressione di una di quelle persone sicure di sé,sapeva gestire ogni situazione e non gli sfuggiva nulla.

Ero in un vicolo al buio,come mi aveva vista,come aveva fatto a riconoscermi?Poteva benissimo fermare la situazione e portarmi al riparo ma invece no.

La rabbia aveva preso il sopravvento e lo avevo visto nei suoi occhi.

Ogni nervo in lui sembrava pronto a smembrare il corpo di quell'uomo,ed era riuscito a farlo.

Le sue iridi erano rimpicciolite,il suo pugno chiuso marcava le vene dal polso a salire,la sua mandibola era affilata stretta e il suo petto si muoveva a ogni suo respiro ribollendo d'odio.

Lo aveva picchiato.

Lo aveva fatto per me.

Per salvarmi.

La sua famiglia conosceva questa parte di lui o ero l'unica ad averlo visto in quello stato prima d'ora?

Quella notte fu particolarmente lunga,riuscii a chiudere gli occhi solo alle 3:30 e l'indomani mattina mi svegliai alle 9.

Entrai a seconda ora e mi avviai in classe,il secondo corso del mercoledì era quello di matematica che passò fortunatamente in fretta.

Il terzo,invece,era quello di giurisprudenza.

Mi dondolai nella sedia attendendo che arrivasse James,non vedevo l'ora di rivederlo in tenuta da prof,stare con lui stava diventando piacevole.

Sentii una voce femminile chiamare la mia attenzione alle mie spalle,era ashley.

<<che c'è>>

le chiesi mentre guardavo intorno impaziente di vedere marshall entrare dalla porta d'ingresso.

<<hai sentito cosa dicono di lui?>>

mi chiese lei.

Chi intendeva con "lui"?
Che fosse uno dei suoi spasimanti?
<<lui chi?>>
domandai curiosa.

<<Marshall>>

sussurrò con una mano davanti la bocca,come se fosse stato meglio non farsi sentire in quelle circostanze.

Perché qualcuno dovrebbe far girare una voce su Marshall?era appena arrivato e dubito che abbia dato fastidio a qualcuno o comunque dato motivo di far circolare voci su di lui.

<<che dicono?>>

le chiesi alzando un sopracciglio.
<<alcune ragazze dell'ultimo anno hanno scoperto il suo profilo instagram,stanno tutte a sbavare dietro le sue foto>>

cosa?.

Che tipo di foto poteva mai postare Marshall?era bello,sì,ma non poteva mica spingersi tanto oltre..aveva una reputazione da mantenere e facendo il professore a quell'età doveva aspettarsi che qualcuno cercasse il suo profilo su instagram.

Una parte di me voleva fare finta di non aver mai saputo nulla a riguardo,ma una parte più nascosta,dentro di me,voleva,doveva,vedere quelle foto.
Intanto James arrivò in classe,in ritardo di una decina di minuti.

Era come sempre affascinante.

Indossava una camicia nera e un paio di jeans baggy stretti in vita da una cintura in pelle.

Ciuffi di capelli castani gli sfioravano le ciglia e l'orecchino in argento si abbinava perfettamente alla collana e agli anelli che come al solito portava.

La curiosità annebbiò il mio sguardo,cosa si nascondeva sotto gli occhiali da vista e la camicia nera?
<<sai come si chiama?>>

Chiesi ad ashley.

Non sapevo il motivo per cui avrei voluto vedere quelle foto ma ne sentivo la necessità.

<<Si,ma non dirlo a nessuno,le ho ascoltate di nascosto mentre ne parlavano>>

fece una lunga pausa guardandosi intorno,poi sputò il rospo:<<si chiama "its.Marshall92">>

Annotai immediatamente il nickname,lo avrei cercato una volta arrivata a casa poiché volevo mantenere la suspense.
Per il resto della lezione rimasi incantata a guardarlo e il suo sguardo cadde più volte verso di me.

Ogni tanto ci scambiavamo un sorriso e poi continuavamo a fare quello che stavamo facendo.

Camminava tra i banchi in modo imponente,sapendo di avere il pieno potere nelle sue mani e riuscire quindi a domare una classe molto numerosa.

Spiegava la sua materia in un modo tutto suo,faceva esempi,scherzava e manteneva una bella atmosfera ma rimaneva comunque competente e molto professionale.

Tutti sembravano interessati ai suoi discorsi e ascoltavano le sue parole con molto interesse,facendo domande e interventi perfettamente coerenti con l'argomento.

Ma non riuscivo a smettere di pensare alle foto che postava,così,guidata dalla curiosità,decisi di mettere una muraglia davanti al banco e curiosare sul suo instagram.

Abbassai il volume per non farmi sgamare in caso di video inaspettato,poi andai nella barra di ricerca e digitai "its.Marshall92".

Mi uscirono diversi profili ma fui subito sicura che fosse quello con la foto dallo sfondo rosso.

Era lui.

Spalancai gli occhi

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Spalancai gli occhi.

Quell'uomo era totalmente diverso da come lo vedevo ogni giorno,sembrava avere due vite parallele e io avevo intenzione di entrare a far parte della sua seconda vita.

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