blinded by hate

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Rimasi seduta al mio posto a osservare quel cazzo di egocentrico spiegare,era sicuramente uno di quegli uomini ricchi sfondati che crede che il mondo giri intorno a loro.

Dentro di me percepii la rabbia crescere poiché un tempo al suo posto c’era un brav’uomo a cui la vita fu
strappata via troppo velocemente, la vita è una grandissima stronza basta solo vedere come finiscono le brave persone e gli stronzi come lui che non meriterebbero nemmeno di poggiare il culo nella stessa sedia di persone come Smith.

Mi persi completamente
a rimuginare l’odio, la rabbia e la tristezza in me fin quando qualcuno mi riportò alla realtà,Ashley la mia migliore amica,mi diede un colpetto sulla spalla e appena mi riconnessi alla realtà parlò.

“ci sei? sembra che dormi in piedi, non che normalmente sembri più sveglia ma in questo momento sembri particolarmente rincoglionita.” disse ridacchiando.

Io ed Ashley siamo amiche dalla 3 elementare lei decise di cambiare scuola perché veniva esclusa dagli altri bambini e ciò le portò molte difficoltà a concentrarsi, tuttavia diventammo amiche quasi subito e lo siamo tuttora.

“vaffanculo” le risposi ridacchiando

“è proprio uno stronzo però devo ammettere che è un gran fregno” disse lei
“ma sei minchia? potrebbe essere tuo padre.” le risposi
“dubito fortemente può avere al massimo trent’anni.” rispose
“per me può essere anche un mio coetaneo,non toglie il fatto che è bastardo e che non è lui che dovrebbe essere il nostro professore” risposi irritata
“Amiria devi accettare che Smith non c’è più, capisco il tuoi dolore e mi dispiace tanto ma ti prometto che ti aiuterò a superarla e ti starò vicina,te lo prometto” rispose

Accennai un sorriso e rivolsi nuovamente l’attenzione alla lezione, esaminai nuovamente il prof ma nulla non riuscivo ad accettarlo anche il suo aspetto fisico mi ricordava di Smith.

Mi persi nuovamente nel vuoto dei miei pensieri e sentimenti, ressi la mia testa con la mano e tornai a pensare a bei tempi di quando mi sentivo compresa dal mio professore preferito finché lo stronzo mi richiamò.

“Di certo la nostra cara Amiria è talmente sapiente che non necessita  della lezione perché conosce già questi argomenti e si annoia” disse sarcasticamente mentre mi scrutava con un sorriso amaro in volto.

lo guardai confusa e lui iniziò ad avvicinarsi al mio banco, arrivando in piedi di fronte a me.
Mise entrambe le mani sul banco e si piegò in avanti, ci dividevano pochi centimetri di distanza e riuscivo a sentire il suo respiro lento sulle labbra.
Mi stava guardando dritta negli occhi intimidendomi come aveva dimostrato di saper fare dal primo secondo in cui aveva messo piede in quella classe e io approfondivo lo sguardo non staccandomi dai suoi occhi scuri come il carbone.

L’intera classe ci guardava in silenzio stupiti e Ashley tentava di di non ridere alla vista di qyella scena.

<<Ascoltami bene Amiria se sei in questa classe è perché la tua famiglia si fa il culo per la tua istruzione e io sono qui per istruirvi non per vedere gente con lo sguardo perso nel vuoto perse o che parla con il compagno dietro, se la mia lezione non ti interessa alzati e vattene con la tua ignoranza e la tua mancanza di rispetto>>

Ne avevo abbastanza, presi le mie cose mi alzai e me ne andai mentre l’intera classe mi guardava in silenzio, ha parlato della mia famiglia, famiglia che ho perso durante un incidente quando avevo solamente 13 anni,anche se probabilmente non lo sapeva,un professore intelligente come Smith mai avrebbe parlato di argomenti simili senza conoscere la persona con cui si sta parlando.

Odio a morte quel prof come odio l’idea di doverlo rivedere ogni giorno.

the favorite studentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora