astrology

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Rimasi paralizzata.
Quell'uomo era ovunque non dovesse essere,più provavo a non incrociarlo e più mi ronzava intorno,evitarlo stava diventando più complicato di quanto pensassi.

Ci guardammo per qualche secondo e fu lui stavolta a rompere il silenzio che si stava creando:<<Amiria?>>
era quello il modo di accogliere una nuova alunna al suo corso del cazzo?
Insieme a me in quella stanza vi erano altri ragazzi occupati a guardare un documentario sulle fasi lunari che sembrarono improvvisamente interessati al mio arrivo.

<<salve prof>>
risposi io il più distaccata possibile.
Sembrava che ogni volta che mi guardasse pensassi ai modi in cui uccidermi.

Avrebbe preferito porre fine alla mia esistenza tramite la ghigliottina oppure la morte lenta?
La tortura più grande per farmi fuori era doverlo vedere così tanto sebbene i tentativi di fuga che stavo compiendo pur di non parlargli.
<<non sapevo che ti fossi iscritta qui,sei appassionata di astrologia?>>

mi chiese curioso,come mai avrebbe dovuto interessargli?era per caso una domanda retorica quella?mi sembra ovvio che se mi trovavo lì doveva interessarmi almeno un po'il progetto,altrimenti avrei frequentato altri corsi con professori migliori
<<si mi interessa molto>>

risposi io disinvolta marcando attentamente ogni parola e senza mai staccare i miei occhi dai suoi.

<<mh,bene,accomodati tra gli altri>>
sul serio?una nuova alunna sembra molto interessata al progetto del quale tu sei a capo e tutto ciò che riesci a dire è "accomodati tra gli altri"?

Mannaggia a me e al giorno in cui ho deciso di interessarmi agli astri,avrei preferito continuare a mangiare gelato al cioccolato e studiare giurisprudenza con smith.

Ma non mollerò il progetto per uno scellerato egocentrico e altezzoso che non riesce a smettere di perseguitarmi,sarò la sua studente modello solo per mangiargli in faccia e fargli capire che si era fatto un'idea sbagliata su di me.

Decisi quindi di ascoltare le sue parole e accomodarmi in una sedia insieme agli altri membri del corso.

Una LIM accanto alla cattedra stava proiettando un video che spiegava dettagliatamente le fasi lunari e gli studenti sembravano molto attenti,eccetto alcuni che sembravano lì solo per farsi i loro affari con gli amici.

Il documentario era molto interessante e le ore passarono velocemente tra una spiegazione e l'altra,mi accorsi solo dopo che si erano fatte le 7 di sera e se l'ndomani non avrei voluto andare alle lezioni con la conoscenza di una capra sarei dovuta tornare subito a casa.

Sarebbe stato meglio avviarmi verso mashall che se ne stava tutto stirato sulla sedia masticando una gomma alla menta,con gli occhiali abbassati e la l'orecchino che spiccava sul suo orecchio come una scintilla d'argento.

Ebbi la sorpresa di notare che quando alzai lo sguardo lui mi stava già guardando ma non ci feci caso più di tanto e mi diressi verso la sua cattedra con passo svelto.

<<scusi,dovrei andare a casa adesso,dove firmo?>>
chiesi mentre portavo la cerniera della mia felpa sù pronta ad andare a casa.
<<non puoi uscire adesso>>
rispose lui deciso.
<<come?>>
chiesi incredula
<<devi aspettare che scocchino le 7.30>>
disse mentre si sistemava gli occhiali e metteva apposto gli oggetti sulla sua cattedra.

ma che regola era?nel foglio non c'era scritto nulla di tutto ciò,me ne sarei accorta e avrei chiesto chiarimenti se fosse stato al contrario.

Di sicuro il suo intento era quello di farmi andare a casa con il buio così da farmi mangiare dai lupi o ancora peggio dai fantasmi della strada che attaccano le ragazze che scappano dai professori.

<<ne è sicuro?non mi è sembrato di aver letto nulla del genere nel foglio che ho firmato,se così non fosse allora vorrei sapere i dettagli su questo corso dato che credo di aver tralasciato qualche informazione>>

risposi io a mia volta con una nota di impazienza,stufa dei suoi "capricci"
Marshall non distaccò lo sguardo dai miei occhi per un secondo e si alzò in piedi.

Era molto più alto di me e questa cosa mi intimidiva parecchio,da seduto non  sembrava neppure così superiore ma quando si metteva in piedi padroneggiava sul mio esile corpo dalle curve morbide facendomi sentire un agnellino indifeso.

Mi guardai intorno e notai che in quella classe erano rimasti solamente io e lui,mentre avanzava verso di me e sembrava volermi fucilare con gli occhi il mio sguardo cadde sul suo telefono.
Nello sfondo vi era lui in compagnia di una donna molto elegante,due ragazzi e una bambina.

Che fosse la sua famiglia?

Ero sicura che fosse molto giovane,come faceva ad avere già una moglie e 3 figli tra cui due ragazzi che sembravano miei coetanei?

feci per parlare ma venni zittita immediatamente dalla sua voce roca e virile,decisamente più possente della mia.

<<non mi piace il modo in cui mi rispondi,Amiria,credo che tu abbia capito che tra di noi non scorra buon sangue.

Sei ribelle,non rispetti le regole se non ti sono favorevoli e mi guardi in modo...>>
non riuscii a continuare e le parole gli morirono in gola.

Sembrava farsi del male da solo quando parlava di me,lo odiavo,ma soprattutto odiavo come si rivolgeva a me.
Ero solo una sua studente,non doveva insultare la mia persona o rispondere in modo troppo cattivo.

Deglutii a fatica,mi sentivo molto offesa e priva di dignità,avrei voluto urlargli contro e dirgli quanto odiassi vederlo al posto di smith ma non riuscii perchè ancora una volta il mio cuore ebbe la meglio su di me.

Aveva una famiglia,e se tornando a casa non sarebbe riuscito a guardare i suoi figli per l'umiliazione?e se avesse una vita complicata?e se avesse perso i suoi genitori da giovane,proprio come me?
mi limitai a guardare in basso e dalla mia bocca uscì un <<mi dispiace>>
con voce debole,come un sussurro.

Non era sicuramente tra le persone che mi stavano simpatiche ma forse sarei riuscita a vederlo solo come un uomo infelice,oppure mi sarei semplicemente abituata al suo egoismo.

Presi le mie cose e feci per andare via correndo ma la sua mano fredda e venosa afferò il mio braccio con imponenza.

Mi voltai di scatto e i miei capelli furono quasi in grado di tagliare l'aria a quel movimento,mi sarei aspettata delle scuse da parte sua,per il suo pregiudizio su di me e per il modo in cui mi aveva trattata molteplici volte da quando era arrivato ma tutto ciò che sentii fu:
<<il corso è il lunedì,il martedì e il venerdì.
ricordati che il venerdì c'è lezione di notte dalle 7:30 alle 9:30 perché guardiamo le stelle al cannocchiale,ciao Amiria>>

a quelle parole annuii e tornai a casa in fretta e furia,quella giornata era stata troppo pesante per i miei gusti

the favorite studentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora