I can't stay away from you

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Restai ancora qualche minuto tra le sue braccia,consapevole del fatto che poteva essere l'ultima volta che sentivo il suo tocco sulla mia pelle e il suo sguardo addosso.
Ero soltanto una ragazzina,se non ci fossimo mai incontrati adesso si starebbe frequentando con donne della sua portata,sebbene la differenza di età tra noi non fosse abnorme.
Presto si sarebbe dimenticato di me,non mi avrebbe più guardata nello stesso modo e sarei rimasta solo un complicato ricordo nella sua memoria.
Da quel momento tutto sarebbe cambiato e niente sarebbe tornato come prima.
<<James,sul serio,tutto questo è sbagliato>>
Dissi scostandomi dal suo calore.
<<lo so,Amiria,ma sai bene quanto sarà difficile stare lontani>>
Spiegò in modo distaccato ma comprensivo.
Vederlo in quel modo mi faceva stare male,sapevo che sarebbero state le nostre ultime conversazioni fuori scuola e non riuscivo a smettere di pensare a come avrei dovuto fare.
Stargli lontano era diventato praticamente impossibile,non riuscivo a vederlo come un semplice professore e per sfortuna,o per fortuna,avrei dovuto vederlo ogni giorno.
Ma sapevo anche che fosse la cosa giusta e se avrei voluto fingere che fosse uno sconosciuto,dovevo iniziare a comportarmi in modo freddo a partire da quel momento.
<<dobbiamo farlo,è per il nostro bene>>
dissi a quel punto,distaccandomi completamente da lui.
<<amiria,io..>>
<<no James.>>
risposi frigida,sistemandomi la maglia per bene sotto le cosce.
<<ok,ciao>>
disse con espressione apatica in volto,sapevo di averlo ferito e non me ne pentivo,sebbene i suoi occhi mi stessero dicendo addio e i nostri corpi erano ormai molto distanti.
<<addio james>>
aprii la porta e attesi che uscisse,ma lui si fermò all'uscio per regalarmi un ultimo sguardo malinconico.
Era finita.
Il prossimo step era quello di provare a dimenticarlo,dovevo distrarmi,uscire con gente della mia età e fingere di non averlo mai conosciuto.
Dopo infiniti istanti che mi parvero anni,finalmente James uscì dalla mia abitazione,lasciando che il buio e il silenzio che si era creato divorasse la mia anima in pena.
Mi gettai nel divano ricordando tutti i momenti più belli che avevamo trascorso insieme.
Vidi il suo sguardo davanti al mio cospetto,sentii la sua risata e immaginai che fosse ancora qui con me,ma non lo era.
Un ripetuto bussare alla porta mi riportò alla realtà e per un millisecondo una parte di me sperò che James fosse tornato da me.
Mi mancava terribilmente e non era passata nemmeno un'ora dall'ultima volta che ci eravamo scambiati atti e gesti confidenti.
Mi alzai di scatto per andare ad aprire,era Ashley,ma moltiplicata per 10.
Spalancai il portone e la guardai con aria sconvolta,non era da liner?chi era quella gente?
<<Ashley?>>
La salutai sotto shock.
Come poteva avere la sicurezza che James fosse andato via? se lui fosse stato qui,tutti quei ragazzi lo avrebbero visto e la nostra maschera sarebbe caduta per la terza volta.
<<Hey!amica!ho portato un po' di gente,oggi ci si diverte!!>>
Urlò spalancando le braccia,sembrava..allegra?
Non l'avevo mai vista così euforica e circondata da così tanta gente,quando aveva fatto tutte quelle amicizie?ma soprattutto chi erano quelle persone?
Gli unici che riconobbi furono i fratelli Marshall,figli di james,liner e Christopher,che se ne stavano con un gran sorriso stampato in volto a ridere e scherzare con gli altri.
Non avevo mai notato quanto fossero carini,ma per mia sfortuna preferivo di gran lunga il padre.
<<Ashley dobbiamo parlare>>
dissi tutta d'un fiato.
Era stata a dir poco incosciente,quella mossa mi sarebbe costata la reputazione ma soprattutto se avesse anticipato di pochi minuti sarebbe costata a james,che era già in bilico tra la rovina e il fallimento.
<<mhh che noia che sei>>
rispose dondolandosi,era così strana.
Ci diressimo verso la mia camera da letto lasciando che i nostri ospiti occupassero gran parte della casa.
Mi chiusi la porta alle spalle e le scaraventai addosso uno di quegli sguardi che solo le madri con i propri figli riuscivano a fare.
<<Ashley,lo sai che c'era james,se lui fosse stato qui,io..>>
<<cogliona guarda che ero a casa sua,l'ho visto che era tornato>>-disse dandomi un colpo sulla spalla-<<ah!dopo andiamo a casa sua a organizzare un festino,alcol,ragazzi fighi e tanta musica,vestiti sexy>>
continuò per poi fuggire dai miei rimproveri a gambe svelte.
La seguii dopo qualche minuto,divertirmi non mi avrebbe fatto male,così mi aggregai a quel gruppo e passai delle buone ore in compagnia.
Non dovevo fingere di essere felice per dimenticare James,ma quella gente mi trasmetteva allegria e dopo qualche shottino i problemi sembravano scomparire.
Passai la maggior parte del tempo con un ragazzo di nome Mike,fui subito attratta dai suoi scuri capelli scompigliati e dal suo sorriso sincero,a tratti simile a quello di James.
Avevamo molte cose in comune,come ad esempio il fatto che io adorassi la chitarra e lui ne avesse ben 4 a casa,o che entrambi amassimo il paranormale e la criminologia.
Presto decidemmo di spostarci a casa Marshall,così andai in camera per cambiarmi e risultare più elegante,stavo tornando là,cosa avrebbe pensato Agnese?cosa avrebbe fatto James?mi avrebbe ignorata o sarebbe stato il solito James,ma sotto copertura?
Mi stavo divertendo così tanto senza di lui,senza i problemi,che quasi mi sentii in colpa per non averlo coinvolto,ma forse era davvero arrivato il momento di cambiare,di dare una svolta alla mia vita e abbandonare le abitudini che mi avevano portata nei casini.
Indossai un abitino nero molto scollato davanti e con le spalle scoperte,legato alle mie scapole con un leggero filo di cotone che ricadeva a pennello sul mio esile corpo mostrando le morbide forme.

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