<Mandy, posso dire a mamma che vengo da te oggi pomeriggio?> Lizzie mi sorride colpevole, mentre si stringe a Tim. Il mio amico la guarda innamorato.
<Va bene> gli rispondo, arriccio il naso sentendo il fumo della sigaretta di Kasey invadermi le narici.
<Fratello, ti puoi spostare?> gli dico infastidita. Sbuffa una anello di fumo.
<Non è colpa mia se il vento ha cambiato direzione, sorella> mi dice, stringendosi nelle spalle.
<Fratello, mi dai una sigaretta?> si intromette Regina, avvicinandosi a noi. Siamo seduti su uno dei tavoli all'aperto. È ancora bel tempo, quindi molti scelgono di stare all'aperto. Io, personalmente, preferisco starmene dentro al fresco.
<Regina! Da quando fumi?> Lizzie la guarda sorpresa, lanciando uno sguardo a Gemma che se ne sta con le mani nelle tasche della giacca, osservando la scena.
<Lizzie è solo una sigaretta! Stai calma> le dice la riccia. Ringrazia con un bacio sulla guancia Kasey e poi si avvicina alla sua fidanzata, prendendola per mano.
<Noi andiamo. Mangiamo con le mie amiche> annuncia. Le osservo pigramente mentre si allontanano mano nella mano. Sono veramente carine insieme, sono fidanzate dalla primavera scorsa.
<Mandy, non mangi?> mi chiede Tim, allungandomi il suo panino.
<Ho mangiato prima, avevo un'ora buca e mi annoiavo> mento, stringendomi una gamba al petto. Sistemato una mano in mezzo alle gambe, per evitare che si possa vedere qualcosa, nonostante i leggings neri sotto. Non ho molta fame, o meglio, la sensazione di leggerezza allo stomaco mi allieta, mi trasmette una sorta di triste consolazione, così come il piccolo bruciore che provo. Non mangio da ieri. Kasey mi allunga la sua sigaretta e senza pensarci troppo mi faccio un tiro, prima di restituirgliela.<Adesso fumi anche tu?> mi chiede sconvolta la bionda.
<Farsi un tiro ogni tanto non equivale ad avere il vizio> le rispondo infastidita dalle sue accuse. Sembra che ogni cosa che lei non faccia sia terribilmente sbagliata. Lizzie stringe le labbra in un'espressione contrariata e guarda male Kasey.
<Torno subito> il ragazzo si alza, concedendomi l'ultimo tiro di sigaretta. Si alza velocemente, avvicinandosi ad Abigail. Ridacchio, portandomi la sigaretta alle labbra. Deve aver preso sul serio le mie parole. Formerebbero una bella coppia.
<Amanda Rogers!> Lizzie mi richiama perentoria. Alzo un sopracciglio.
<Elizabeth Jackson> la imito.
<Cosa stai facendo esattamente? Dammi questa cosa!> si allunga sul tavolo e mi tira la sigaretta dalle labbra, quella mi ricade però sulla mano, bruciandomi.
<Cazzo!> sbotto soffiando sulla mano mentre mi allungo sulla panca per spegnere la sigaretta con un piede.
<Scusami! Non volevo> si dice preoccupata, facendo il giro del tavolo e sedendosi al mio fianco.
<Ma che cazzo di problemi hai? È una sigaretta non mi sto bucando! E poi dovrei essere io quella che prende le cose con leggerezza?> la attacco rabbiosa. In realtà non voglio ferirla, però sono ancora arrabbiata per ieri con mio padre e ogni cosa mi rende terribilmente suscettibile.Lizzie sembra essere sul punto di piangere.
<Scusami...è che da piccola avevi l'asma. Se fumi rischi di fartelo rivenire> balbetta, giocherellando con l'anello che le ha regalato Tim.
<Mandy ma che succede? Lizzie è solo preoccupata per te. Se hai dei problemi ne possiamo parlare ma non sfogare su di noi> Tim mi guarda contrariato dall'altro lato del tavolo. Ovviamente, il principe azzurro deve difendere la sua donzella in pericolo.
<Sto alla grande! Scusatemi se ho voglia di starmene per i cazzi miei per una volta, solo perché sono scazzata non significa che qualcosa vada male. Cristo Santo in che lingua ve lo devo dire?>
<Ora sei arrabbiata, però> ribatte Lizzie. La fulmino con lo sguardo.
<Forse perché mi hai spento una cazzo di sigaretta sulla mano?> le domando retorica. Mi passo una mano tra i capelli, cercando di calmarmi.
<Lasciamo perdere. D'accordo? Oggi che dovete fare?> dico, cambiando argomento.<Non provare a cambiare argomento così! Lizzie si è semplicemente preoccupata per te. Non puoi trattarla di merda solo per questo> mi dice Tim, infastidito dal modo in cui ho trattato la fidanzata.
<Che vuoi che ti dica? Che non ho voglia di parlare? Vuoi sentirti dire questo?> lo attacco. Lizzie mi posa una mano sul braccio, provando a calmarmi.
<Non c'è né bisogno. Quando ne avrai voglia o ti sentirai pronta ne parlerai. Non ti preoccupare> mi rassicura e io non posso fare a meno di sentirmi in colpa per il mondo in cui l'ho trattata.
<Quindi lei può continuare a trattarti di merda solo perché è incazzata per chissà quale motivo? Non ci si comporta cosi. Un atteggiamento del genere posso accettarlo da una bambina di cinque anni non da una ragazza di diciassette anni> controbatte, infastidito.
<Non sei nessuno per dire come devo comportarti. Mi hai capito? Sei solo uno stronzetto viziato che non sa un cazzo della vita> lo attacco ferita. Da Tim non mi sarei mai aspettata parole simili.
<Tu sei una stronzetta viziata tanto quanto me> ribatte.
<Almeno, a differenza tua, sono consapevole ti come funziona la vita oltre i soldi di mammina e papino e non vado in giro pensando di possedere il mondo> mi alzo in piedi, rabbiosa. Devo allontanarmi altrimenti potrei seriamente prenderlo a pugni.
<Ora te ne vai? Sai fare solo questo>
<Tim, adesso basta!> Lizzie si intromette, placando il suo fidanzato. Faccio una smorfia di disgusto alla scena.
<Tim, tu sei solo in grado di accanirti contro le donne e questo perché sei un senza palle> gli dico, guardandolo con la coda dell'occhio.
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Innermost
Teen FictionMandy Rogers ha diciassettenne anni e la sua famiglia è ricca. Grazie ai soldi di suo padre, uomo d'affari, non le è mai mancato niente. Timida e saccente, ha pochi amici e non buoni e se ne sta sulle sue per la maggior parte del tempo. Le persone n...