Natale, quinto anno
Mancavano tre giorni alle vacanze di Natale, ed Hermione Granger era eccitata.
Era rimasta al castello lo scorso anno per Natale, e, anche se era andata meglio di quanto avrebbe mai potuto immaginare, segnando l'inizio della sua relazione con Draco, non vedeva l'ora di trascorrere un po' di tempo in Francia, sciando e festeggiando le vacanze con i suoi genitori.
E soprattutto, anche se non l'avrebbe mai detto ai suoi genitori, Draco aveva già pensato con sua madre a come incontrare Hermione a Chamonix per festeggiare il loro primo anniversario. Poter stare con Draco lontano da Hogwarts e dalla Londra dei maghi, in un luogo dove non sarebbero stati riconosciuti e avrebbero potuto uscire liberamente in pubblico, riempì Hermione di gioia e di attesa.
Tenere la sua mano mentre passeggiavano per strada. Baciarsi sotto la neve. Non doversi preoccupare.
Il pensiero era elettrizzante.
Ma stasera sarebbe tornata volentieri nel loro piccolo angolo di serenità all'interno del castello, per festeggiare e passare del tempo con il suo ragazzo.
Sorrideva mentre scendeva le scale dal dormitorio femminile verso la sala comune dei Grifondoro.
"Oi! Mione! Per favore non dirmi che stai andando in biblioteca! Gli esami sono finiti! Non ci sono più compiti! Non è possibile che tu abbia qualcosa da fare". Ron rideva mentre la rimproverava, e anche se lei voleva ignorarlo e continuare a camminare, temeva che lui e Harry l'avrebbero seguita se l'avesse fatto.
"Si, Hermione! Andiamo, stiamo per giocare a Spara Schiocco! Prenditi la serata libera! Cosa potrà mai esserci di così importante in biblioteca?" Harry sorrise gentilmente, il suo viso era più rilassato di quanto lei lo avesse visto da settimane. La cosa la fece sorridere di sollievo.
"Davvero, cosa stai facendo così tanto in biblioteca, Mione? I G.U.F.O sono tra mesi! Nemmeno tu potresti studiare in questo momento. Allora, dicci, incontri segretamente un ragazzo?". Ron aggrottò le sopracciglia, ma il suo tono era di incredulità. Lei capì subito che lui non credeva che Hermione potesse davvero frequentare un ragazzo al castello.
La cosa le provocò una scarica di rabbia. Senza pensarci, rispose.
"In effetti, hai ragione, Ron. Vado a sbaciucchiarmi Draco Malfoy". Gli sorrise con aria di sfida.
Non era sicura di quale fosse la risposta che si aspettava da lui, ma non appena le parole le uscirono di bocca, sia Ron che Harry caddero di faccia e si alzarono immediatamente dai loro posti, accerchiandola.
"Non è divertente, Hermione. Che razza di battuta è?" La voce di Ron era bassa e accusatoria.
"Ha ragione, non pupi scherzare su questo, Hermione. È il figlio di un Mangiamorte. Se ne avesse l'occasione, probabilmente ti consegnerebbe direttamente a Voldemort per farti uccidere." La voce di Harry era mostruosamente seria, con un briciolo di paura.
Ron si contorse all'uso del nome di Voldemort, ma annuì ugualmente.
"E' questo che pensi davvero? Pensi che lo farebbe, solo per suo padre?" Il tono di Hermione era piatto, tutta la sua forza era rivolta a mantenere la calma e a tenere a bada le lacrime.
Harry scosse la testa. "Non solo per via di suo padre, Hermione. Per via di lui. L'hai visto proprio come tutti noi! Non vede l'ora di combattere per Vold...".
"Harry! Ti prego, amico!"
Harry roteò gli occhi. "Per Tu Sai Chi."
I tre rimasero in piedi, fissandosi in silenzio per un momento. Hermione chiuse gli occhi e annuì.
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Amor Vincit Omnia | Traduzione in ITALIANO
FanfictionDopo tre anni di relazione, Ron ammette di aver tradito Hermione per due anni con Daphne Greengrass, ed Harry sapeva tutto. Sconvolta dal tradimento dei suoi amici e della sua famiglia, Hermione deve ricostruire la sua vita e scoprire nuovi legami c...