Capitolo 5: Look What You Made Me Do

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5 Giugno, Quarto anno

Hermione stava aspettando ansiosa nella Stanza delle Necessità che lui arrivasse. Era il suo compleanno, e lei gli avrebbe fatto trovare sul tavolino i suoi pasticci di mele preferiti e i regali meticolosamente incartati.

Stavano facendo...qualsiasi cosa stessero facendo...da sei mesi ormai, ed Hermione aveva bisogno di sapere se fosse reale prima di lasciare il castello per l'estate.

Dopo quelle che sembrarono ore, sentì finalmente la porta aprirsi e Draco, vestito nel modo più casual che potesse, con pantaloni grigi e maglione di cachemire verde, entrò sorridendole.

Lei ricambiò il sorriso, indicando le decorazioni che la stanza aveva preparato per lei quando lo aveva chiesto all'inizio della serata. "Buon compleanno, Draco".

Lui fece una risata aperta, vera, quella che Hermione apprezzava tanto, prima di farsi avanti, prenderla tra le braccia e farla girare. Dopo un attimo la mise a terra e spostò le mani ai lati del suo viso, avvicinandosi per baciarla senza fiato.

Si separarono, ansimando, e lei notò subito lo sguardo curioso nei suoi occhi. "Sono pasticcini alla mela quelli che sento?"

Lei sorrise a sua volta, prima di trasformare i suoi lineamenti in uno sguardo di finta confusione. "Non lo so, credo che dovrai scoprirlo..."

Lui le fece scorrere le mani lungo i fianchi, facendole un breve solletico, prima che lei gridasse e si girasse, con le braccia di lui che ancora la cingevano.

"Mi hai fatto dei regali, Granger?"

"Certo che ti ho fatto dei regali Draco. Forse i purosangue non lo sanno, ma nella società babbana è considerato abbastanza maleducato presentarsi ad una festa di compleanno senza regali..." Lei si interruppe, sorridendo, mentre lui le stringeva le braccia intorno.

Appoggiando le labbra sul collo di lei appena sotto l'orecchio, canticchiò. "È così? Dimmi di più su queste usanze esotiche, Granger. Il festeggiato può decidere come trascorrere la serata con la sua ragazza?".

Un brivido le percorse la schiena. Si, anche se sperava che lui volesse fare la stessa cosa che voleva fare lei stasera...

"Hmmm, non ne sono sicura...E' usanza però che il festeggiato apra i regali prima."

Si girò di nuovo tra le sue braccia per guardarlo in faccia, posando le mani sul suo petto. I suoi occhi si ammorbidirono, la presa in giro svanì e fu sostituita da uno sguardo di adorazione che fece tremare le ginocchia di Hermione.

Spostando le mani per cullarle il viso, disse con assoluta sincerità. "Non c'era bisogno di regalarmi nulla, Hermione. Voglio solo passare il mio compleanno con te".

Lei si morse il labbro, il calore si diffuse in tutto il corpo. "Si può fare. Ma prima, i regali!". Gli afferrò le mani, trascinandolo verso il divano e spingendolo giù, prima di porgergli la prima scatola.

Si sedette accanto a lui e trattenne il respiro, annuendo quando lui la guardò con lo sguardo di un bambino eccitato.

Stappò la carta per rivelare un'enorme pila di caramelle babbane al gusto di mela. Caramel apple pops, Jolly Rancher, vermi gommosi, persino sacchetti di pop rocks. Si voltò verso di lei, con un'espressione di stupore, prima che un enorme sorriso si impadronisse del suo volto e le chiedesse di spiegargli ogni singola caramella. L'espressione di shock sul suo volto quando i pop rock cominciarono a scricchiolare sulla sua lingua fu un'espressione che Hermione non avrebbe mai dimenticato.

Poi aprì una scatola contenente penne ed evidenziatori babbani di diversi colori, che lei aveva ordinato dopo aver notato il suo fascino per le sue ogni volta che studiavano insieme.

Amor Vincit Omnia | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora