Luglio, 1998
Draco non riusciva a crederci. Anche mentre le guardie si mossero verso la sua cella al centro dell'aula del Wizengamot, aprirono la porta, e iniziarono a togliergli le manette, pensò ancora che qualcuno avesse fatto un errore e sicuramente, lo avrebbero riportato nella sua cella ad Azkaban.
Meritava di essere riportato nella sua cella.
Una voce dalla tribuna attirò la sua attenzione. "E' libero di andare, signor Malfoy." Era Kingsley Shacklebolt, il Ministro in persona, a parlare. "Confido che lei sappia che se la rivedrò mai di nuovo in quest'aula, il suo destino sarà sicuramente diverso."
Draco lo fissò con espressione vuota, ancora incapace di elaborare quello che era appena successo. Era stato perdonato. Dopo tutto quello che aveva fatto, dopo aver ricevuto il Marchio , dopo aver fatto entrare i Mangiamorte ad Hogwarts, dopo essere stato seduto insieme a Voldemort mentre complottava nella sua stessa casa, dopo aver lasciato che torturassero Hermione...
Eppure, era stata lei la ragione per cui era stato liberato. La sua testimonianza in suo favore. Aveva raccontato che Draco aveva usato le sue capacità di Occlumanzia per entrare nella sua mente e proteggerla dai tentativi di Bellatrix di scoprire cosa stavano facendo lei, Weasley e Potter in fuga. In qualche modo, era riuscita a percepirlo mentre Bellatrix la colpiva ripetutamente con la maledizione Cruciatus.
Non avrebbe dovuto testimoniare per lui. Non lo meritava. Era rimasto lì fermo mentre lei si dimenava agonizzante. Mentre sua zia incideva quella parola nel suo braccio. Certo, aveva provato a fermarla dall'entrare nella mente di Hermione, ma era il minimo indispensabile. Probabilmente le aveva causato ancora più dolore usando le sue abilità di Legilimanzia poco sviluppate per entrare nella sua testa.I pensieri di Draco furono interrotti quando vide sua madre correre verso di lui, con le lacrime che le rigavano il viso. Lo strinse in un abbraccio stretto, il primo contatto umano che aveva avuto in quasi due mesi. Lentamente, come se il suo cervello stesse ancora imparando a muovere gli arti, le circondò le braccia.
"Oh Draco, mi dispiace. Mi dispiace così tanto," pianse sulla sua spalla. "Stai bene? Sei ferito? Mi dispiace così tanto." Iniziò a singhiozzare. Era la prima volta che Draco vedeva sua madre piangere così.
"Mamma, va tutto bene, sto bene". La sua voce suonava strana alle sue orecchie.
Narcissa si ritrasse e gli pose le mani ai lati del viso.
"Ora va tutto bene, amore mio. Andrà tutto bene".
Draco annuì piano. Mentre si guardava intorno e osservava i membri del Wizengamot scendere lentamente le scale per andarsene, ebbe l'improvviso e irrefrenabile bisogno di andarsene da lì. Molti dei membri, anche quelli che avevano votato a favore del suo perdono, guardarono Draco con disgusto, e ne sentì persino uno sussurrare "Mangiamorte feccia" mentre passava.
Afferrando le spalle di sua madre, iniziò a camminare verso l'uscita laterale e in uno stretto corridoio.
"Possiamo solo andare a casa?"
Lei strinse di nuovo la sua mano e gli fece un sorriso timido. "Certo, tesoro. Ma credo ci sia qualcuno che vorresti vedere prima..." Indicò verso la porta alla fine del corridoio. "Ti sta aspettando lì dentro."
Gli diede un'altra stretta di mano prima di allontanarsi e dirigerlo verso il corridoio.
Gli sembrò di camminare verso il patibolo.
Aveva appena fatto un passo nella piccola stanza quando la vide, una macchia di riccioli color cioccolato e pelle baciata dal sole che si muoveva verso di lui.
Si schiantò tra le sue braccia, con i piedi che toccavano appena il suolo.
"Oh cielo, Draco. Ero così spaventata." Riuscì a sentire la commozione nella sua voce. Quanto fosse sollevata.
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Amor Vincit Omnia | Traduzione in ITALIANO
FanficDopo tre anni di relazione, Ron ammette di aver tradito Hermione per due anni con Daphne Greengrass, ed Harry sapeva tutto. Sconvolta dal tradimento dei suoi amici e della sua famiglia, Hermione deve ricostruire la sua vita e scoprire nuovi legami c...