SANEM
Siamo tornati ad Istanbul da una settimana ed ancora non mi sono riabituata alla solita vita quotidiana. La mia mente è ancora proiettata a quei giorni a Cefalonia, alle sue bellezze naturali, al profumo del mare incontaminato, ai paesaggi mozzafiato.
Ho detto a Can che voglio ripetere l’esperienza, magari visitando qualche altra isola greca. Sono tante e così diverse tra di loro, anche se così può non sembrare. La prossima volta mi piacerebbe vivere un’esperienza tra le case bianche dai tetti blu che caratterizzano alcune delle isole.«Sanem, ci sei?» Sento la voce di Ayhan come un suono lontano.
«Mmh mmh!» mugolo, rimanendo col mento poggiato sulla mano aperta e lo sguardo fisso nel vuoto.
“Saneeeeeeeem!”
«Ma cosa urli?» sbotto, ritornando alla realtà.
«Non sto urlando» risponde accigliata la mia collega.
«Ah, no? Scusa!» esclamo, capendo subito chi è che ha interrotto il mio sogno ad occhi aperti.
«Anche se ti sto chiamando da un po’ non sto gridando» si giustifica ancora Ayhan. «Stai ancora pensando alla vostra vacanza, non è vero?»
«Come posso non farlo? È stato meraviglioso! Un sogno. Dovreste andarci anche tu e Muzo» le rispondo, ritornando con la testa fra le nuvole.
«Vedremo! Abbiamo litigato di nuovo» sbuffa Ayhan.
“Proprio un sogno, non saprei! Io oramai non so cosa voglia dire più la parola vacanza.”
«Ma dai, che non vi abbiamo sentito litigare nemmeno una volta!» sogghigno.
«E come potevate? Eravate lontani chilometri.»
“Ho capito che è meglio non dargli corda.”
«Hai ragione!»
«E comunque vivere con Muzo non è facile.»
“Certo che ho ragione, il silenzio è l’arma migliore.”
«Siete innamorati, però, non c’è dubbio.»
«È vero, avrà pure le sue stranezze ma ne sono innamorata!»
“Con chi stai parlando?” mi chiede dubbiosa la mia dolce ed impertinente Daisy.
Sorrido ambigua.
“Non metterti in testa certe cose!”
La voce di Ayhan mi storna nuovamente dal mio stato apparentemente catatonico. «A proposito di Muzo… Vorrei fargli una sorpresa. Secondo te Can mi darà la giornata di sabato libera? Voglio andare fuori per il fine settimana.»
«Ma non avete litigato?» le domando confusa.
«Sì, ma sono sicura che stasera faremo la pace» risponde ammiccando.
«Perché proprio stasera?»
«A te posso dirlo ma nell’orecchio. Ho vergogna se qualcun altro ascolta» mormora, accostandosi a me.
Sollevo lo sguardo d’istinto: nell’enorme sala c’è solamente Emre seduto alla sua scrivania intento a scrivere sul cellulare e a sorridere come un deficiente; sicuramente sta parlando con mia sorella.
Rivolgo l’attenzione ad Ayhan.
«Ho comprato un completino sexy» sussurra timidamente, mostrandomi di nascosto una sua foto.
«Ayhan!» urlo, sentendomi io in imbarazzo nel vedere una foto di lei semi-nuda.
«Non gridare, Sanem!» mi rimprovera.
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Equinozio 🦋 di Primavera 🌺
RomanceSEQUEL di "Solstizio d'estate", "Equinozio d'autunno" e "Solstizio d'inverno"