CAN
È da un’ora che sono chiuso in ufficio a cercare di fare qualcosa di buono, ma i pensieri che ho nella testa non mi lasciano lavorare come dovrei.
“Non avresti dovuto lasciarla andare.”
«Non immaginavo che mio cugino diventasse così insistente.»
“E ora cosa pensi di fare?”
«Di sicuro non manderò di nuovo Sanem in pasto ai leoni.»
“Eh no, ne basta uno di leone!”
«Non infierire.»
“Cos’hai capito? Sei tu il leone.”
«Cosa c’entro io?»
“Guarda come ti stai comportando! Sei qui dentro da un’ora senza dar confidenza a nessuno, tanto meno alla tua povera fidanzata.”
«Cos’è, ti manca battibeccare con la sua voce?»
“Figuriamoci se mi manca quella gallina senza cervello!”
Qualcuno bussa alla porta per poi sbirciare dentro.
«Posso entrare?» La vocina di Sanem è talmente bassa e tentennante che mi colpisce come un pugno nello stomaco.
“È il rimorso che ti rode a farti sentire così. Lei non ti ha fatto niente.”
Mh, devo dare ragione alla mia voce!
«Entra, amore!» la invito, alzandomi dalla scrivania e raggiungendo la mia bellissima ragazza.
“Tu potevi restartene anche di là, nessuno ti ha invitata!”
«Sei più calmo, amore mio?» mi domanda, accarezzandomi il viso.
“Finché il leone dorme non c’è pericolo.”
Annuisco. «Perdonami per prima, non volevo essere intrattabile, né ignorarti, ma…» sbuffo.
“Avanti, dille la verità!”
«Quale verità?» mi domanda, aggrottando la fronte.
“Ma non puoi aspettare che sia lui a parlare?”
«Cosa succede, Can? Me lo dirai tu o devo saperlo dalle nostre voci?»
«No, no, Sanem, ci mancherebbe!»
“La smetti? Che ne so io! Sono cose loro.”
«Sediamoci!»
“Cos’è che gli sta nascondendo?”
«Mi stai nascondendo qualcosa, Sanem?» le domando accigliato.
Lo sguardo di Sanem diventa improvvisamente serio e a dir poco spaventato.
“Sì, c’è qualcosa che deve dirti! L’impicciona non si sa tenere un segreto.”
«Senti da che pulpito!» mormoro.
«Stai zitta!» sbotta contemporaneamente Sanem.
«Allora, chi comincia?» domando.
“Sicuramente lei. Chissà cosa… DEVI STARE IN SILENZIO, GALLINA SENZA CERVELLO!”
«Zitti tutti e due!» urliamo entrambi, guardandoci complici.
Le prendo le mani e… «D’accordo, comincio io!» asserisco.
«Ti ascolto!»
«È successo qualcosa con mio cugino?»
“Ma che sei scemo?”
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Equinozio 🦋 di Primavera 🌺
RomanceSEQUEL di "Solstizio d'estate", "Equinozio d'autunno" e "Solstizio d'inverno"