🌺 Capitolo 6 🦋

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Due settimane dopo…

SANEM

“Dovresti dirglielo.”

«Ma non ne sono sicura.»

“Lo scoprirà da solo.”

«Se tu non spifferi niente non lo saprà.»

“Non ce n’è bisogno, lo capirà da solo.”

«Cos’è che dovrei sapere?» chiede Can, entrando in bagno senza bussare.

«Sto facendo la pipì, Can!» quasi urlo. «Puoi almeno bussare?»

Lo inchiodo al pavimento. Lo so, la mia è una reazione inaspettata.

“Già, ormai fate tutto insieme!”

«Scusami, vado via!» esclama Can, uscendo dal bagno.

Sbuffo rimettendomi in ordine.

“Ne sei proprio sicura?”

«Non ti azzardare ad aprire bocca o questa volta davvero fingerò che non esisti più» la minaccio.

Raggiungo in cucina il mio fidanzato. Lo sento borbottare fra sé e sé.

“Sta’ attenta a come parli, quello lì gli sta mettendo in testa strane idee.”

«Ho detto che non devi parlare!»

“Volevo solo avvisarti.”

«Can?» lo richiamo con la mia vocina bassa e dolce, avvicinandomi a lui e stringendolo alla vita.

«Mhm?»

«Scusami per prima! È che…»

«Fa niente, Sanem. Hai ragione, dovevo bussare» dice, rimestando il caffè nel bollitore.

«Sei arrabbiato?»

«No. Perché dovrei?»

«Mi guardi?!»

«Sto mescolando il caffè, potrebbe bruciarsi se mi distraggo.»

“È arrabbiato.”

Lo cingo un po’ più forte poggiando il viso sulla sua schiena.

“Se non lo è, allora, perché fa così? … Rimasto male per cosa? Nemmeno una pipì si può fare in santa pace? … Ah! Mhmm!”

“Cosa c’è?” domando mentalmente alla mia voce.

«Ecco qui. Ne vuoi?» mi chiede Can, indicando il caffè.

L’aroma è invitante ma…

«Preferisco di no» rispondo.

“Saggia decisione.”

«Non vorrei alterarmi ancora di più» aggiungo, prima che sorgano altri pensieri.

Mi distacco affinché Can possa sorseggiare la bevanda. Intanto aspetto che si volti. I suoi occhi mi scrutano attenti, indagatori, seri… accattivanti.

“Non è il momento di perdere la testa.”

E prima che il pensiero faccia il giro delle menti e sfoci trionfante in un suo sorriso, lo abbraccio forte. Sento le sue braccia circondarmi e le sue mani poggiarsi sulla mia schiena.

«C’è qualcosa che non va, Sanem?»

Ecco, io che pensavo che si fosse arrabbiato e invece è preoccupato.

«Ho solo un po’ di pensieri in questi giorni. Nulla di preoccupante, amore.»

«Ne sei sicura?»

Annuisco sulla sua spalla, per poi scostarmi e guardarlo negli occhi. Gli sorrido.

Equinozio 🦋 di Primavera 🌺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora