SANEM
«Ehi, pigrona, sveglia!»
«Mmmh!»
Avverto un lieve soffio di vento sul viso.
«Lasciami dormire ancora un po’!» protesto.
«Hai dormito come un ghiro tutta la notte.»
«Mmh, ho ancora sonno. Non fare la solita guastafeste» biascico, cercando di nascondermi tra le pieghe del cuscino.
“Questa volta non c’entro niente!”
Prendo la coperta e me la tiro fin sulla testa.
“No, ma che morta, deficiente! … Beh, tu dici solo stupidaggini!”
No, vi prego, non anche a prima mattina!!!
Lentamente qualcuno mi sposta la coperta dal viso e un respiro caldo si confonde immediatamente con il mio.
«Hai intenzione di continuare a dormire?» La voce roca ma dolce di Can mi graffia le orecchie, rendendomi conto che a svegliarmi non è stata quell’impertinente che vive nella mia testa.
“È sempre colpa mia!”
«Che ore sono?» gli chiedo, aprendo piano piano gli occhi.
«Quasi le 8.»
Fisso Can, il suo sorriso che mi dedica ogni mattina, i suoi occhi che mi scrutano preoccupati.
«COSA?» Sobbalzo quando sento che ore sono. «È tardi, perché non mi hai svegliata prima?»
Scosto rapidamente le coperte e mi protendo per scendere dal letto.
“È da mezz’ora che ci stava provando.”
Il suo braccio però mi trattiene per la vita riportandomi a distendermi accanto a lui.
«Aspetta un momento, Sanem. Vieni qui!»
«Facciamo tardi!»
«Ci parlo io con il tuo capo.»
«Prima o poi mi licenzierà.»
«Mh, non lo farà, ha bisogno delle tue capacità.»
«O vuole tenermi sott’occhio perché è geloso?» lo punzecchio.
«Non è geloso, è innamorato di te, è diverso!» risponde con quel tono serio che usa quando non vuole ammettere la verità.
«Quindi non è geloso?» incalzo.
«Dovrebbe esserlo?»
«Non rispondere con un’altra domanda» lo rimbecco.
«E comunque il tuo posto è alla Harika Geziler. A prescindere dal tuo capo.»
«Geloso» aggiungo, cercando di non ridere.
«Innamorato.»
«E geloso.»
«Offff, Sanem! Perché stiamo parlando di questo? Era un’altra cosa che volevo dirti.»
«Hai cominciato tu. E comunque dovremmo prepararci.»
«Aspetta! Solo un minuto.»
«Can, se resto ancora un minuto a letto rischio di riaddormentarmi.»
«Ecco, di questo volevo parlarti. Non credi che dovresti farti visitare da un dottore?»
«Eh?» Lo guardo accigliata.
«Ho notato che hai spesso sonno, sei spesso stanca. Insomma, non è da te.»
«Ma sto bene, mi sento bene. Sì, ogni tanto sembra che io abbia sonno ma sto bene.»
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Equinozio 🦋 di Primavera 🌺
RomanceSEQUEL di "Solstizio d'estate", "Equinozio d'autunno" e "Solstizio d'inverno"