SANEM
Son due giorni che Can è qui, mi ha raggiunta inaspettatamente. Se non l'avesse fatto non credo che avrei atteso ancora molto per ritornare a casa... da lui.
Dopo aver ascoltato le parole della signora Ortensia, è come se davanti a me si fosse aperta una via, una strada che volevo comunque percorrere ma della quale avevo un po' paura, paura di non riuscire più ad uscire da questo limbo che mi stava allontanando persino da Can. Ora, invece, grazie a quelle sagge parole, alla serenità trasmessami, so che niente e nessuno potranno portarmi via da lui.Abbiamo ripercorso le stradine di Santa Cruz che ci hanno riportato alla memoria le nostre prime passeggiate, i nostri sorrisi abbagliavano la folla intorno a noi - lì dove c'era più movimento - e credo che chiunque ci vedesse abbia invidiato la nostra felicità che traspariva da ogni parte di noi. Abbiamo calpestato le stesse spiagge che hanno visto scambiarci i nostri primi baci, quelli timidi e fugaci seguiti poi da quelli più incontrollati ed insaziabili. Ci siamo rintanati nella grotta dove, indisturbati, ci siamo di nuovo amati avvolti dall'incessante suono delle onde, e dove, ancora una volta, mi sono lasciata andare al desiderio e alla passione nonostante la mia reticenza: la paura di essere scoperti veniva però annebbiata dalla certezza di Can che nessuno ci avrebbe trovati.
Ovviamente non poteva mancare la sosta al nostro gazebo bianco, teatro del nostro primo incontro, della nostra prima colazione, dei nostri primi sguardi timidi ed incerti, sfuggenti ma smaniosi, ardenti come fuoco vivo che attira ma del quale si ha paura di bruciarsi. E da lì, da quel piccolo e romantico nido, scenario idilliaco del nostro primo bacio, ci siamo persi a contemplare ogni tramonto, abbracciati in ogni sfumatura di cui si tingeva il mare, respirando l'aria salmastra e accarezzati dalla dolce brezza del calar della sera.
Insomma, con lui al mio fianco ho potuto rivivere l'inizio della nostra storia mentre le farfalle nel mio stomaco facevano di nuovo festa."E ora perché sei agitata?"
«Non sono agitata!»
"E allora perché ti rigiri quella cosa tra le mani?"
«Mi piace.»
"E se ci hanno lasciate qui da sole e non tornano più?"
«Ma tu perché non la smetti di dire stupidaggini?»
"Menomale che non fuma altrimenti la scusa delle sigarette ci avrebbe messe in allarme."
«Nessuna scusa, è solamente andato a comprare i croissant.»
"Mmh!"
«Cosa?»
"Nulla."
«Non è che hai paura tu di rimanere da sola?» sogghigno, sollevando la testa ed ammirando il sole che pian piano sale colorando sempre più l'azzurro dell'orizzonte.
Questa mattina abbiamo deciso di far colazione al nostro gazebo.
"Non potrò mai rimanere sola, ci sei sempre tu."
«Non intendevo me...»
"Mh, potrei essermi abituata, sì!"
«Solo?» ridacchio.
"Mah, chissà!"
Strabuzzo gli occhi. «Non ci credo! Lo stai ammettendo.»
"Ehi, sshhh, non urlare!"
«Siamo sole, non può sentirmi nessuno.»
"E comunque io non ho ammesso niente."
«Ma è come se lo avessi fatto.»
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Equinozio 🦋 di Primavera 🌺
RomanceSEQUEL di "Solstizio d'estate", "Equinozio d'autunno" e "Solstizio d'inverno"