the hunter ~stiles stilinski {1}

tu hai me

SCOTT HA AIUTATO AMELIA A TROVARE UN LAVORO ALLA CLINICA DEGLI ANIMALI DOPO AVER INSISTITO PERCHÉ NON SI TRASFERISSE.

È stato difficile per lui convincerla, ma ci è riuscito. Ora tutto quello che doveva fare era parlare con Stiles e scusarsi, per tutto.

Per essere stata così distante negli ultimi tempi, per aver avuto paura di ferirlo e per essersi isolata, per aver passato del tempo con Dahlia, nemmeno Amelia riusciva a crederci.

Stava aiutando a pulire la sala visite con Scott, mentre Deaton lavorava a qualcosa, quando sentirono suonare il campanello della porta, facendo alzare ad Amelia lo sguardo dal pavimento che stava pulendo.

"Ti dispiacerebbe vedere chi è?". Deaton chiese ad Amelia e lei annuì, ma quando stava per andare a controllare, i latrati dei cani la fermarono e fecero alzare lo sguardo anche a Scott e Deaton.

Amelia percepì l'odore di cane bagnato che avrebbe potuto riconoscere ovunque e, non appena i tre fecero capolino dalla stanza verso la porta, i suoi sospetti si rivelarono fondati.

Isaac era lì in piedi e guardava i tre con gli occhi innocenti di sempre. Ad Amelia ricordava il vecchio Isaac, il suo compagno di chimica. Una persona che non vedeva da tempo.

"Va tutto bene, Isaac", gli disse Deaton prima di aprire la porta che teneva chiusa la barriera di cenere di montagna.
"Siamo aperti".

Il ragazzo entrò e guardò Amelia prima di farle un piccolo sorriso.
Amelia gli si avvicinò lentamente prima di avvolgergli le braccia intorno al collo, dandogli un morbido abbraccio che lui ricambiò confuso.

"Sono felice che tu stia bene, Isaac...", sussurrò, e poté sentirlo
mugolare un po'.

. . .

"Perché c'è questo odore?" Isaac chiese mentre Deaton faceva un'iniezione al cane sul tavolo.

Scott e Deaton ridacchiarono mentre
Amelia si limitava a guardarli. "Cosa?"

"Scott mi ha detto quasi la stessa cosa qualche mese fa, e beh, Amelia l'ha detto appena è entrata nella stanza, ma quella è stata in parte colpa di Scott".

"Questo posto puzza di cane bagnato", commentò lei prima di colpire dolcemente il braccio di Scott con un sorriso.

"Un giorno", continuò Deaton, "Scott riuscì in qualche modo a capire la differenza tra quali animali stavano migliorando... e quali no".

Isaac guardò il cane mentre il silenzio riempiva la stanza. Amelia guardò il cagnolino e sorrise un po' prima di accarezzarlo dolcemente.

"Non sta migliorando, vero?". Isaac chiese mentre il cane piagnucolava e lo scuotimento di testa di Deaton gli diede la risposta che cercava. "Come il cancro".

"Osteosarcoma", gli disse il veterinario mentre Amelia guardava il cane sorridendo. "Ha un odore molto particolare, vero?".

Amelia si tolse una piccola lacrima dalla guancia prima di guardare il cagnolino.
L'odore è comunque migliore di quello di Scott, pensò prima di sorridere al piccolo animale.

"Vieni qui", disse Deaton a Isaac e il ragazzo gli si avvicinò. "So che sei ben consapevole di ciò che le tue nuove capacità possono fare per te. Forza, velocità e guarigione migliorate. Ti sei mai chiesto cosa potrebbe fare per gli altri?".

Anche Amelia era curiosa. Cosa potrebbe fare un lupo mannaro per gli altri?

Deaton chiese la mano di Isaac e la pose lentamente sopra l'animaletto. Amelia osservò come le vene di Isaac cominciassero a diventare nere e sussultò dolcemente, sorpresa e un po' spaventata da ciò che stava accadendo.