CANZONE (Niccolò)

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«Porca puttana!» Mi esce come uno sfogo liberatorio nell'androne delle scale al piano terra. Stento a credere a tutto quello che è appena accaduto.

Guardo il cellulare pensando che sono matto, è l'una del mattino, domani alle otto devo essere operativo alla scrivania e sono più sveglio che mai.

Mi sento tutto fatto...

Sto ravanando con il lucchetto della bici e rivolgo gli occhi alle luci dell'appartamento che ho appena lasciato, attratto come una falena: mi rapisce il suo odore che sento addosso e mi chiama il pensiero di lei lì, morbida, calda, quasi mia.

Quando questa mattina ho letto quel messaggio sconclusionato ho pensato che fosse la cosa migliore che mi potesse capitare.

Evvai, non devo mollare nessun altro!

Durante la giornata però ho continuato ad aprire quella chat. Non sono riuscito a fare a meno di leggerlo altre cento volte: è vero, le piaccio.

Poi un pensiero spigoloso si è fatto avanti, mi stava scaricando; un messaggio delirante per mandarmi a fanculo. Questa era la verità.

Che periodo assurdo! Mi sento affogare nella merda da mesi.

Sara sta male, ed anche se nessuno mi accusa apertamente, la sua figura scheletrica mi schiaffeggia in faccia una verità che non riesco ad accettare. Il rapporto con Elena mi tiene su spine che non so spezzare e mi innervosisce. Ogni giorno mi convinco che c'è del buono e che ho imboccato una strada giusta; ogni sera torno a casa sfatto e incazzato.

Non ho intenzione di incasinarmi di più con una nuova ragazza. Non voglio far soffrire nessuno e soprattutto non voglio sentirmi in colpa per qualcun altro.

Cazzo, no! Ho deciso apposta di usare il cervello e non seguire il pisello! Non l'ho mai più sfiorata neanche per sbaglio, dopo il nostro casuale primo incontro.

C'è solo un piccolo, fetentissimo, problema: non sono disposto a farmi buttare via così. D'altra parte, il mio peggior difetto è l'orgoglio, ne sono perfettamente consapevole.

Un altro aspetto da non trascurare è che lei non è una ragazza qualsiasi, lei è Rossana Pirovano: il mio primo piccolo amore e da quando l'ho rivista, ha invaso i miei sogni, trasportandomi in tempi in cui ero semplicemente felice.

Ok, basta pare... Mettiamo fine a questa cosa, non si può fare altrimenti!

Finita l'ennesima giornata lavorativa inconcludente, vado agli allenamenti delle ragazze, che oltre a dirigere, eseguo personalmente, perché devo scaricare le energie tutti i giorni. Per la serata a seguire ho un programma ben preciso, oggi niente relax al pub né, purtroppo, il piacere di finire a letto con Elena. Nella doccia degli spogliatoi però mi rado l'amico al piano di sotto. Un uomo dovrebbe essere bello pulito soprattutto nelle parti intime.

Lo faccio per abitudine ovviamente.

Un pensiero ricorrente oggi mi viene a trovare anche qui sotto il getto forte e freddo:

Assurdo! Rossana Pirovano... Chissà come sarebbe se... Merda!

E mentre mi tocco sotto la doccia, mi viene un'erezione che devo sfogare, perché neanche la temperatura dell'acqua riesce a sgonfiare.

Tutto regolare Nico, sei un esemplare di maschio giovane in piena carica ormonale, ma ce la posso fare: non me la devo fare!

Sono determinato a parlarle ed uscirne pulito, chiarendo la situazione affinché capisca che non è lei che ha scaricato me, ma sono io che non ho la testa per frequentarla e difatti l'ho vista il minimo indispensabile per non sentirmi un totale stronzo.

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