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L'indifferenza è il
Miglior modo per rispondere
Ai prepotenti.

UNA NUOVA SCUOLA

Il mio primo giorno nella nuova scuola è finalmente arrivato.
Alle 6 e 45 ero già in piedi per prepararmi.
Ho fatto velocemente colazione con succo e bacon e poi sono corsa in bagno per farmi una doccia,lavarmi i denti,sistemarmi i capelli,truccarmi e vestirmi.
Ed essendo che la scuola dove tra un po' verrò accolta è una scuola privata c'è anche una divisa scolastica.
Molto carina devo dire.
Metto la gonna bianca con fantasie scozzesi grigie che mi arriva fino a metà coscia.
Poi mi infilo la camicia bianca e sopra ci aggiungo la giacca,anche questa bianca,e poi per ultime le mie immancabili Converse.
Preparo lo zaino mettendo dentro un tablet per prendere appunti,un'agenda,una penna nera e una matita.
I libri ancora non so quali sono,quindi non li ho comprati.
Prendo le chiavi e il telefono e scendo giù.
Papà già mi sta aspettando,mentre mamma ha preferito non accompagnarmi.
Papà mi guarda come se fossi una dea scesa in terra.
«Wow,amore...sei...veramente...sei...», non riesce a trovare le parole adatte per definirmi.
Io gli sorrido,grata di avermi fatto un complimento,ma a rovinare il bel momento creato arriva ovviamente mia madre.
«Sembri una prostituta,metti più giù quella gonna»mi insulta mia madre senza un accenno di emozione.
Lo dice con apatico distacco.
Sento montare le lacrime,ma non posso farmi vedere in quello stato da mia madre.
Le ricaccio indietro e le rispondo,con tutta la calma possibile e immaginabile.
«Grazie mamma,anche te sei bellissima»le dico in modo ironico.
Lei mi ignora e io quasi corro fuori da casa,con papà alle calcagna.
Lui mi guarda dispiaciuto e io gli dono un sorriso rassicurante.
Sento il cuore pesante,come se qualcuno lo stesse tirando giù con forza.
Ma io devo essere più forte di quel qualcuno,così,munendomi di un po' di ottimismo e euforia mi butto praticamente dentro l'auto.
Mio padre mi segue a ruota e mette in moto.
È ufficialmente iniziato il nuovo anno scolastico accompagnato da tutte le nuove amicizie,le nuove crisi isteriche,le nuove felicità più grandi e le disperazioni più amare.
E molto altro.
Per fortuna oggi è una bella giornata.
Papà percorre con calma le strade di San Francisco,anche perché sono solo le 7 e 15 e io entro a scuola alle 8.
Quando arriviamo la scuola è già pullulante di ragazzi pronti a ricominciare un nuovo anno.
Deglutisco per prendere coraggio,anche se non lo sento arrivare e saluto mio padre che contraccambia con lo stesso entusiasmo.
Scendo e guardo l'imponente edificio che si erge orgogliosamente davanti ai miei occhi.
I cancelli sono già aperti e io entro nel giardino.
Molto grande devo dire.
Quando entro nel vero e proprio edificio mi formicolano le orecchie per il tanto baccano che si è venuto a creare.
Le ragazze sono entusiaste e si raccontano a vicenda tutte le loro nuove conquiste.
I ragazzi si danno pacche amichevoli sulle spalle e raccontano delle partite perse e vinte.
Le matricole invece cercano di fare amicizia tra loro,mentre si dirigono nella sala principale dove la dirigenza scolastica terrà il discorso di benvenuto proprio per loro.
Io sto al secondo anno e quella agonia l'ho già vissuta.
Sono molto contenta di non doverla riascoltare di nuovo tutta da capo.
Mi muovo timidamente tra tutti gli animi surriscaldati e mi dirigo verso la reception.
La signora è una donna di mezza età.
«Lei deve essere Iris Wood,vero?»chiede rivolta a me.
Io annuisco e mi avvicino.
La donna mi porge un foglio dove ci sono scritte tutte le mie lezioni.
La ringrazio gentilmente e quando esco mi trovo davanti una ragazza bionda.
«Ciao,sono Chloe»si presenta porgendomi la mano.
È molto sorridente.
Penso sia una di quelle persone molto solari che tendono ad essere sempre molto positive.
Gliela stringo e ricambio il saluto.
«Ciao sono Iris,piacere di conoscerti»mi presento a mia volta.
«Sei la ragazza nuova,vero?»chiede con un tono di voce mellifluo.
È una vera dolcezza questa ragazza.
«Si sono io»confermo dissipando i suoi dubbi.
I suoi occhi si illuminano e mi regala un sorriso talmente grande da non stargli nella faccia.
«Abbiamo gli stessi corsi»dice facendo riferimento al foglio che mi ha dato la segretaria,«ti accompagno io,così ti faccio conoscere anche gli altri»dichiara felicemente.
Io le sorrido e lei mi prende per mano,come se ci conoscessimo da una vita.
Questa ragazza mi piace.
Mi fa vedere dove'è il mio armadietto e poi corriamo subito in classe visto che la campanella è suonata da poco.
Quando entriamo i ragazzi non sono ancora seduti.
«Vieni,prendiamo i posti migliori»dice lei,puntando i banchi in fondo alla classe.
Il professore entra e tutti si mettono seduti con calma.
Il professore si sistema e poi mi guarda.
Oh no,sta arrivando la parte che odio di più.
«Oggi abbiamo in classe una nuova compagna»mi indica con un cenno del capo,«vieni qui e presentati»dice senza troppi giri di parole.
Mi alzo e mi posiziono accanto al professore.
Guardo la classe e mi presento.
«Ciao a tutti,sono Iris e vengo da Boston».
Si alzano dei mormorii da tutta la classe e solo ora mi accorgo di una cosa.
Il tizio del parco è seduto in fondo alla classe e mi squadra come se fossi il suo acerrimo nemico.
Bene.
Sorrido,un po' imbarazzata,e mi schiarisco la voce.
«Bene puoi tornare al tuo posto»mi ordina il professore senza degnarmi di un'occhiata.
Mi avvio a testa bassa verso il mio banco e praticamente mi butto sulla sedia.
«Sei andata bene Iris»mi tranquillizza lei vedendomi tremare.
Le sorrido e mi concentro sulla lezione.
Prevedo un anno complicato.
                                  ***
L'intervallo è finalmente arrivato e Chloe non mi lascia neanche per un momento.
Mi continua a parlare di sua sorella più piccola e di quanto è insopportabile.
Continuo ad annuire,mentre mi trascina verso gli altri.
«Hey ragazzi!»li saluta Chloe.
Gli altri gli fanno un cenno di saluto e poi mi ritrovo le attenzioni di tutti addosso.
«Ciao»sorrido arrossendo violentemente.
Chloe prende la parola e mi presenta ogni persona che fa parte del gruppo.
«Lei è Grace»,mi indica una ragazza dai capelli corvini.
È bellissima.
Gli occhi grigi si abbinano perfettamente al colore dei capelli.
È alta e snella.
Potrebbe fare la modella.
Lei mi sorride e io la ricopio.
«Ciao piacere di conoscerti...Emm...»è un po' in difficoltà ma io le rispondo subito.
«Sono Iris,il piacere è tutto mio»le dico sinceramente felice di conoscerla.
Poi Chloe passa ad una ragazza bionda.
«Lei è Shana».
Anche lei è una ragazza stupenda.
Occhi celesti e capelli biondi.
Magra e slanciata.
«Ciao»la saluto.
Lei mi dona uno sguardo di sufficienza e ritorna a guardare il telefono masticando la sua gomma.
Il suo carattere non è altrettanto bello.
«E loro due sono John e Ryan».
John è un ragazzo dai capelli marroni molto scuri e gli occhi verdastri.
Ryan è tutt'altro.
Ha i capelli biondi che tendono verso il nocciola e gli occhi celesti con qualche macchia giallastra.
«Ciao ragazzi»faccio un sorriso a trentadue denti e loro ricambiano con lo stesso entusiasmo.
Iniziamo a conoscerci e loro fanno qualche battuta di volta in volta.
La giornata finisce così.
Con noi che cerchiamo di seguire la lezione mentre John e Ryan continuano a farci ridere.

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