Le fiabe e
I suoi personaggiPov 🖤Grace Smith🖤
Le fiabe sono illusioni.
Da bambini ci raccontano storie di principesse salvate da eroi coraggiosi, di lieto fine garantito. Sempre la stessa frase:
“…e vissero tutti felici e contenti.”Ma crescere significa capire che quella frase è solo una bugia confezionata ad arte. Il mondo reale è crudo, ostile, pieno di incognite.
Io non sono l’eroina della mia storia. Non sono nemmeno l’antagonista. Io sono il condannato.Google lo definisce come “chi ha subito una condanna e la sta scontando”. Per me, però, essere il condannato significa sacrificare sé stessi per salvare gli altri. Mettersi sempre al secondo posto, nascondendo un cuore che potrebbe essere sfruttato o spezzato.
E voi? Qual è il vostro ruolo nella vostra fiaba personale?
La porta di casa è davanti a me, ma resto immobile. Entrare significa chiudersi in una gabbia. Dietro quella porta c’è il mio inferno: un luogo cupo, impregnato di dolore.
Mia madre se n’è andata troppo presto, consumata da un cancro al quarto stadio. Ero solo una bambina quando l’ho persa. Aveva il sorriso di chi voleva vivere, ma il suo corpo cedeva ogni giorno di più.
Le poche immagini che ho di lei sono sbiadite, come vecchie fotografie dimenticate in un cassetto. A volte mi chiedo se ricordare sia una benedizione o una maledizione.
Sospiro. Inserisco la chiave nella serratura. Dentro è tutto buio, le finestre sigillate, l’aria impregnata di alcol. Il mio stomaco si contorce per la nausea.
Casa mia è il ritratto del caos.
Bollette impilate ovunque, oggetti sparsi sui mobili, la luce che non funziona. Mio padre non c’è. Probabilmente è in qualche bettola a giocare d’azzardo, un vizio che lo ha consumato tanto quanto la bottiglia.
Mi butto sul divano, troppo stanca per combattere. Da quanto tempo vivo così? Troppo. Eppure, continuo ad aggrapparmi a piccoli spiragli di luce: la filosofia, l’unica materia in cui mi sento viva, o la musica, che lenisce il dolore quando tutto il resto fallisce.
Le cuffie sono la mia fuga. The Weeknd canta di cuori spezzati e promesse infrante. Mi sento compresa, anche se so che la musica non può abbracciarmi.
A volte mi chiedo come sarebbe smettere di esistere, sparire nel nulla senza lasciare traccia. Ho letto storie di ragazzi come me, intrappolati in una spirale di dolore. Capisco il loro silenzio, le loro urla nascoste.
Stasera non mangerò. La cucina è vuota, il frigorifero anche. Non c’è niente qui, né cibo né calore. Solo il gelo e il silenzio.
Mi alzo e apro la porta. Fuori è notte, ma nel buio trovo conforto. È come se la notte mi proteggesse, nascondendomi dagli sguardi inquisitori del giorno.
“Le persone deludono, le parole illudono.”
Ho imparato a diffidare. La mia mente è un labirinto, un luogo in cui nessuno si avventura. Anche io mi sono persa, ma continuo a camminare, sperando che un giorno possa trovare l’uscita.
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Heartless
Romance⚠️Attenzione: questo libro contiene scene esplicite e affronta temi delicati.⚠️ ❗Il primo dei tre libri è completo, ma sarà sottoposto a una revisione totale: molte scene saranno cambiate.❗ Iris Wood è sempre stata una brava ragazza. Diligente in cl...