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A volte bisogna fare
Delle scelte impulsive per
Riuscire a sopravvivere.

LIGHTS WILL GUIDE YOU HOME

-"Fix you", Coldplay

La mattina è arrivata troppo presto. Con uno sbuffo mi alzo dal letto mentre con una mano mi stropiccio gli occhi.

Cammino e,con lo sguardo ancora assonnato,cerco di non cadere in mezzo al disordine della mia camera.

Cuscini a terra,vestiti sparsi,trucchi consumati...tutto sembra non riuscire a stare al sui posto.

Arrivo davanti allo specchio esaminando la mia figura con la dovuta attenzione: i miei occhi sono rossi,i  capelli,di solito sempre ordinati,sono sparpagliati alla rinfusa,donandomi l'aspetto di una strega.
Le occhiaie mi incorniciano gli occhi gonfi dal pianto.

Forse dovrei darmi una sistemata...

Distolgo lo sguardo dal mio riflesso e,sbadigliando,mi avvio verso il corridoio.

Peccato,però,che la fortuna è sempre dalla mia parte.

Pesto con il piede un peluche,perdo l'equilibrio e mi aggrappo a qualcosa per rimanere in piedi.
Sbatto contro il letto il minolo del piede.

«Ahi! Porca put-». Mi mordo l'indice per fermarmi prima di imprecare e poi mi piego di me stessa.

«Cazzo,tutte a me».
Sbuffando mi rimetto dritta e,zompettando,raggiungo il corridoio.

Entro in salotto. Un confortevole odore di biscotti appena sfornati mi coccola le narici,facendomi finire inevitabilmente in cucina.

Mio padre indossava un grembiule della mamma,che gli stava minuscolo,e,mentre sfornava i biscotti cantava e ballava sotto le note di Shake It Off di Taylor Swift.

Lo guardo sorridendo.
«Hey papà».
Il mestolo che stava per mettere nel lavandino cade a terra,creando un frastuono che mi fa socchiudere gli occhi.

Mio padre si gira spaventato verso di me,poi sorride.
«Iris,amore,sto preparando i tuoi biscotti preferiti. Che ne dici di darmi una mano?».

Così,cinque minuti dopo,mi ritrovo con i capelli legati in una cosa spettinata mentre metto i biscotti cotti in un piatto.

Prendo un gran respiro per inalare la buonissima fragranza che viene dai quei dolci.

Sono troppo golosa.

Senza aspettare altro prendo in mano un biscotto e lo addento,affamata.
Mugolo per il sapore.

Squisiti.

Anche mio padre,dopo essersi levato il grembiule di mia madre,senza pochi problemi,ed essersi lavato le mani,mi raggiunge,mangiando con me i biscotti.

«Buoni!»,esclamo con la bocca aperta. Mio padre ridacchia,levando qualche sputacchio che gli è arrivato in faccia per colpa mia.

«Dov'è mamma?». Mi pulisco la bocca con la mano.
Mio padre mangia l'ultimo biscotto e poi parla.

«È andata a salutare Meggy». Alzo gli occhi al cielo,ridacchiando.

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