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La gentilezza è
Sottovalutata

MEMORIES TURN INTO DAYDREAMS
BECOME A TABOO

-House of memories

Quando finiamo 'L'estate nei tuoi occhi' è già sera.
Papà è arrivato da poco e sta preparando la cena, mentre di mamma neanche l'ombra.

Io e Chloe aspettiamo con calma sedute a tavola mentre parliamo del più e del meno.
«Tu verrai alla gita, vero?»mi chiede lei entusiasta.

«Quale gita?», chiede papà ignaro di tutto quello che ho scoperto oggi.
«Una gita di scuola, non lo sapeva signor. Wood?», gli domanda Chloe guardandomi male.

Faccio finta di non vederla, mentre sposto lo sguardo colpevole sul piatto.

«Veramente no, non sapevo nulla di questa gita», le risponde papà guardandomi.
Io faccio finta di niente e guardo dall'altra parte.

«Dove andate?», indaga lui mentre finisce di cuocere le lasagne.
«Andiamo nel Parco Nazionale di Yosemite», lo informa Chloe, iniziando a creare delle barchette con il fazzoletto.

Papà rimane visibilmente scioccato.
«Oh, ma che bello! E quando ci andrete?».
«Partiremo domani signor. Wood», Chloe sorride a trentadue denti, finendo di creare la barchetta.

Papà porta i piatti in tavola e si siede con noi.
«Per favore chiamami Santiago, Chloe», le dice mio padre, educatamente.

La bocca di Chloe si apre in una 'o'.
«Lei è spagnolo?»le chiede lei tutta entusiasta, prendendo in mano la barchetta che ha appena costruito.
«Ho delle origini spagnole».

«E sa anche parlarlo lo spagnolo?», Chloe è sempre più interessata mentre mio padre ride.

«Certo, cosa vuoi sentire?», chiede mio padre guardandola con uno strano sguardo paterno.
Chloe ci pensa su, mentre io affondo la forchetta nella lasagna che nel piatto di Chloe e di Papà è ancora integra.

A Chloe le si illuminano gli occhi, di un amore quasi parentale.
«Ecco vorrei sapere...», tutto d'un tratto è timida, «vorrei sapere come si dice "Ti amo"», conclude con gli occhi che le brillano.

«Te amo», dice papà con una pronuncia perfetta.
Gli occhi di Chloe le si illuminano ancor di più e sebra quasi sparirle la fame.

«E "sta a te decidere cosa farne della tua vita: buttarla o viverla? Così del tuo corpo: odiarlo o amarlo?"».

Mio padre finisce di mandare giù il boccone e poi le risponde. «"Depende de ti decidir qué hacer con tu vida: ¿tirar a la basura o vivirla? Lo mismo ocurre con tu cuerpo: ¿lo odias o lo amas?"».

Gli occhi di Chloe le si riempiono di lacrime non versate, mentre cerca di trattenersi.
La guardo preoccupata.

«Chloe, perché piangi? Tutto bene?».

Tira su con il naso e asciuga gli occhi passandoci sopra il braccio, distrattamente. «Sto bene. È solo che mio nonno mi diceva sempre questa frase in spagnolo perché era nato a Barcellona e tuo padre mi ha ricordato lui».

Con un sorriso triste la guardo. «Capisco. So quanto è difficile separarsi da un proprio parente, soprattutto un nonno che ti era particolarmente a cuore».

Infondo anch'io ho dovuto superare la morte di mio nonno ad un'età spensierata. Anch'io l'ho visto spegnersi davanti ai miei occhi. Ho visto la sua vita scomparire dal suo sguardo, che brillava sempre.

Alla fine mangiamo tutti con gusto e parliamo dei più vari argomenti: scopro che Chloe è una frana sia in chimica che in letteratura.

Mio padre racconta di quel giorno in cui, salendo su una scala per rimettere a posto le regole di casa, scivolò e finì a terra, rompendosi il mignolino del piede.

HeartlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora