𝘙𝘌𝘝𝘐𝘚𝘐𝘖𝘕𝘈𝘛𝘈✔️
𝐌𝐚𝐟𝐢𝐚 - 𝐃𝐚𝐫𝐤 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞
Los Angeles. Ares è il maggiore di tre fratelli e primogenito della potente famiglia mafiosa Torre, appartenente alla terza dinastia.
24 anni di puro peccato, omicidi, vendette e crudeltà...
Prima di lasciarvi al capitolo, vi chiedo gentilmente di riempire la stellina ✨ che trovate in fondo a sinistra.
Questo è fondamentale per noi autrici, siccome ci aiuta a capire cosa ne pensate del capitolo e ci sostenete anche attraverso questo piccolo gesto, insieme ai commenti, ed inoltre ci fa capire che il nostro duro lavoro e l'impegno che ci mettiamo non sono vani.
Costa solo un attimo del vostro tempo.
Adesso vi lascio alla lettura del capitolo, che, come sempre, spero vi piaccia (siate clementi, è il capitolo più lungo che io abbia mai scritto).
Vi voglio bene.
🌔🌕🌖 Capitolo 32
«Ma allora – disse Alice – se il mondo non ha assolutamente alcun senso, chi ci impedisce di inventarne uno?
Il segreto cara Alice, è circondarsi di persone che ti facciano sorridere il cuore. È allora, solo allora, che troverai il Paese delle Meraviglie.» -Lewis Carroll
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Abby
La prima sigaretta della giornata è la migliore. Una sensazione intensa e graffiante che scende lungo le pareti della gola e raggiunge i polmoni in un'azione corrosiva e meravigliosamente fatale.
Mi presto a togliere la cenere spenta oltre la finestra malridotta del bagno delle ragazze e scruto minuziosamente il cortile della scuola ed i volti che lo contornano, mentre faccio un altro tiro ed il gusto e il bruciore del fumo mi colpiscono in pieno la lingua mentre inspiro a pieni polmoni, per poi buttarlo fuori creando una nuvoletta che si dissolve velocemente nell'aria.
La mia vista, però, riesce a scorgere solo le auto parcheggiate malamente davanti al cancello ed accostate sopra il marciapiede.
Le lezioni stanno per iniziare, perciò non c'è anima viva, tranne l'immancabile custode, il signor Petterson, un uomo dall'aria costantemente tetra ed uno sguardo vitreo quasi inquietante, appeso a delle guance svigorite segnate da rughe profonde, e che adesso sta togliendo di mezzo la sporcizia dal cortile.
Nikova e Trinity sono poggiate mollemente alla pareti strette del bagno, mentre ipotizzano le domande del compito di matematica dell'ultima ora del professor Richardson, e lo sguardo di Nik ruota lentamente su di me, forse in cerca di qualche rassicurazione sul fatto che farò copiare loro il compito.
Peccato io non sappia neanche l'argomento in questione.
Mi stringo nelle spalle, espirando il fumo della sigaretta, per poi spegnerla definitivamente sul piccolo davanzale della finestra.
