17. Stuck in the Purgatory (I)

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**Mi scuso in anticipo per eventuali errori di scrittura, purtroppo non ho avuto molto tempo per revisionare il capitolo❤️**

C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.
-Leonard Cohen

-Leonard Cohen

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D e v a

«Si sente bene, signorina?» Mi chiede con tono gentilmente preoccupato Maureen, mentre è alle prese con i fornelli.

Porta i capelli raccolti nella sua solita crocchia bassa, i quali lasciano spazio a piccole ciocche argentate.

«Si, grazie.» Rispondo, abbozzando un semplice sorriso.

Questa mattina mi sento particolarmente distaccata dal mondo.

In realtà, è dal primo giorno in cui ho messo piede in questo posto, che mi sento così.

Con i polpastrelli lambisco la piccola macchia sul mio collo, che mi preoccupo di nascondere scostando i capelli proprio su essa.

Maureen mi si avvicina e mi porge davanti una grossa teglia strabordante di biscotti, invitandomi ad assaggiarne uno con un grosso sorriso stampato in volto.

I borbottii allo stomaco mi fanno intendere il mio bisogno di cibo.

Ne afferro uno con titubanza e ne addento un pezzo, sotto lo sguardo interrogativo di Dolores.

«Sono molto buoni.» La rassicuro, con la bocca piena, il che è la verità.

La donna sogghigna contenta, per poi sedersi sullo sgabello di fronte al mio.

«Lavora qui da molto tempo?» Dó voce ad una delle mille domande che mi vagano per la mente, provocando un sospiro malinconico alla donna che prontamente assume uno sguardo d'intesa.

THE PERFECT DUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora