Two Hearts

Capitolo 1

Capitolo 1

"Over the hills and far away,
he swears he will return one day.
Far from the mountains and the seas,
back in her arms he swears he'll be".

Over the hills and far away - Nightwish

Hermione si dirigeva velocemente verso la tana. Non poteva piu' fingere, non voleva farlo. Non era giusto illudere le persone con cui eri cresciuta. Ron meritava qualcuno che lo amasse davvero, qualcuno che si sentisse completamente a suo agio quando lo baciava.

Sentiva di amarlo, ma non nel modo giusto. Non lo amava come un fratello, non lo amava come un amico ma nemmeno come futuro marito. Forse con il tempo le sue paure e le perdite si sarebbero fatte sentire di meno pero' non poteva sposare qualcuno solo sperando in un lieto fine.

Stava velocizzando il passo quando si senti' alzare di peso, una mano che le tappava la bocca. Provo' a scalciare, a liberarsi ma era inutile. Era troppo piccola per poter fare qualcosa, troppo minuta e indifesa senza la bacchetta magica in mano.

Tutto cio' che successe dopo le sembrava confuso, sbiadito, offuscato dal dolore o dalla mente che, forse, voleva proteggerla. Ricordava delle braccia con i marchi neri, ricordava il dolore dei colpi ricevuti, ricordava il proprio sangue, per terra, intorno a lei. Aveva una vaga sensazione del dolore provato ma la sua mente le aveva evitato grande parte dell'umiliazione.

Quando riapri' gli occhi sentiva la testa pesante. Si passo' una mano sulla fronte sussultando per il dolore; probabilmente aveva dei punti sulla fronte. Si guardo' intorno, perplessa, curiosa e intimorita. Respirare le provocava fitte di dolore che si irradiavano in tutto il corpo. Cosa era successo? Dove si trovava? Troppe domande ed un mal di testa direttamente proporzionale ad esse. Chiuse gli occhi cercando di ricordare.

Stava andando da Ron, doveva dirgli qualcosa di importante, ma cosa? Lo sforzo ottuso di ricordare le faceva solo aumentare il mal di testa. Nonostante cio' alcune immagini si riversano nella sua mente, offrendole un piccolo momento di soddisfazione.

Ricordava lei per strada; un uomo che la fermava e la trascinava via; un gruppo che la guardava famelico e soddisfatto; lei che aveva paura.

Poi dolore.

Tanto dolore.

Dolore simile a quello provato al Malfoy Manor, ma meno intenso, dolore interrotto da intervalli regolari, da risate e battute. Si prese la testa fra le mani cercando di scacciare le loro risate che le rimbombano nelle tempie, cercando di ignorare il dolore che sentiva irradiarsi nel proprio corpo ed espandersi servendosi di ogni nervo del proprio corpo; ricordando il sangue intorno a se e sulle proprie cosce.

Quell'immagine fu la goccia che fece trabocare il vaso: scoppio' a piangere, capendo che non aveva piu' nulla di suo. Voleva aspettare il matrimonio e, invece, era finita cosi'. Fissando il vuoto ricordo' un altro dettaglio, forse quello piu' significativo. Uno degli uomini aveva detto qualcosa.

"Malfoy non ti avra' per primo"

Poi oblio.

Non riusciva a capire cosa fosse peggio: ricordare o non ricordare.

Non poteva credere che si riferisse a lui, il suo rivale storico. Era anche vero, pero', che conosceva solo quel ragazzo. Quel Draco Malfoy che, a scuola, la insultava ma poi la pedinava; quello che le lanciava occhiate credendo di non essere visto; quello che si nascondeva dietro agli scaffali, in biblioteca. Per anni si era chiesta il perche' ma, quando aveva capito, era tardi. Non poteva riapparire cosi', dal nulla, dopo anni.