Capitolo 5

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Capitolo 5

"Baby, when you finally,
Get to love somebody
Guess what,
It's gonna be me"

It's gonna be me – N'Sync

Avevano trascorso la serata a letto, non che qualcuno fra i due si fosse lamentato, anzi, ne erano felici. Stanchi ma felici. Entrambi si erano riscoperti in grado di provare quel sentimento che da tanto credevano perduto, irraggiungibile. Felicita', serenita'? Cosa erano per un demone e una strega che aveva partecipato ad una guerra? Nulla se non un sogno quasi irraggiungibile.

-Quindi, se tu hai ottocento anni, sei un vecchio pedofilo!

Max rise, carezzandole i capelli.

-Tecnicamente sei maggiorenne.- Le ricordo'.

-Ma ne ho solo diciannove.- Preciso' guardandolo.

-Oh! Un bebe'!- Ridacchio' cullandola come una neonata.

-Pedofilo.- Borbotto' di nuovo Hermione, lasciandolo fare.

-Come se ti fosse dispiaciuto.

La riccia si morse un labbro violentemente, non le era dispiaciuto per nulla, anzi.

-Immaginavo.- La guardo' di nuovo, divertito, avvicinandosi per morderle un labbro e tirarlo leggermente.

Lei sussulto', lasciandosi sfuggire un gemito, mentre lo guardava negli occhi. Avrebbe potuto dire di amarlo ma non era sicura che una relazione con un demone funzionasse in quel modo.

-Voi, demoni, amate?- Sussurro' appena, contro le sue labbra.

-Si, possiamo farlo, se vogliamo.

-E tu lo vuoi?- Si morse un labbro con violenza, spaccandolo e sussultando per il bruciore.

-Beh, si. Ma non saro' io a dirlo per primo.- Confesso' guardando il soffitto.

-Dire cosa?

-Lo sai. La cosa del "Ti".

Hermione sospiro' impercettibilmente, leccandosi il labbro e assaporando il sapore metallico del sangue, ignorando il bruciore.

-Ti sei fatta male?- Max si volto' verso di lei, al suo sospiro.

-No.

-Si invece, sei piena di sangue, fammi vedere.- Non aspetto' il suo consenso, la bacio' curandole il taglio.





-Max! Siamo in piscina!- Obietto' la strega.

-E quindi? Non c'e' nessuno.- Mormoro' sulla sua pelle. -Pero' se urli ancora ci sara' un mucchio di gente. Non ti piace il pericolo?

Hermione si lascio andare, calmandosi, aveva ragione: era sera, non c'era nessuno, erano giovani, almeno lei, ed erano in cerca di avventure. Inclino' la testa di lato, lasciandogli via libera sul proprio collo, rabbrividendo leggermente per il suo fiato caldo sulla pelle. Lascio scivolare le mani lungo il suo petto, studiandone i muscoli per poi passare agli addominali, fermandosi all'elastico del costume.

-Questo non ti serve.- Aveva pronunciato deciso lui, togliendole il pezzo sopra del bikini giallo che indossava.

-No?

-Non quando ci sono io.- La bacio', con un ghigno che la diceva lunga sulle sue intenzioni.

-Oh, beh, io credevo di poter andarmene nuda con chiunque.- Lo provoco'.

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