Capitolo 2

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Capitolo 2

"This life is filled with hurt
When happiness doesn't work
Trust me and take my hand
When the lights go out you will understand"

Pain – Three days grace

Draco e Hermione avevano deciso di restare amici. Erano poco convinti di quella scelta ma ci stavano riuscendo. Non si insultavano e non litigavano, si parlavano quando di incontravano e, ogni tanto, passavano qualche ora insieme, guardandosi un film o ricordando i tempi della scuola.

Lui odiava il suo lavoro e, in qualche strano modo, averne con chi parlarne lo aiutava. Rendeva tutto piu' sopportabile avere qualcuno di cui fidarsi e con cui confidarsi. Era una situazione strana, nessuno dei due era completamente abituato alla presenza dell'altro, ma ci lavoravano, puntando sulla flessibilita' e sul adeguamento.

Il ragazzo si era sempre chiesto se, quella vicinanza di semplice amicizia, non l'avrebbe messa in pericolo di nuovo. Aveva un leggero senso di inquietudine, non riusciva a credere che la lasciassero stare cosi' facilmente. Tutti quelli che si erano avvicinati a lui ne avevano portato i segni, lui stesso aveva dovuto creare diverse pozioni per il recupero veloce. Erano tutte state relazioni piu' intime, pero', quindi sperava che una semplice amicizia non fosse degna della loro attenzione.





Hermione stava leggendo l'ennesimo libro, rannicchiata su una poltrona, quando senti' tutto girare.

Riprendendo conoscenza avverti' la testa pulsare, provo' ad alzarsi ma delle corde le tenevano legati gli arti. Liberarsi era impossibile: ad ogni movimento le corde si stringevano di piu', lacerandole la pelle e la carne.

-Ti fai piu' male, puttanella.

Alzo' il viso, guardando in direzione della voce che aveva parlato, riconoscendo, con sua grande sorpresa mista a rabbia e paura, uno dei suoi primi aggressori.

-Sei uno stronzo!- Urlo', sputandogli in faccia.

Non fece in tempo a rendersi conto di cosa stesse succedendo che sussulto', chiudendo gli occhi, la guancia che pulsava e bruciava.

-Vuoi picchiare una donna?- Sbotto' con rabbia, guardandolo con disprezzo.

-Donna? Cosa pensate di essere voi donne? Dovete solo aprire le gambe quando uno ve lo dice.

-Quelle sono le puttane.

-E non lo siete tutte?- Un ghigno malvagio. -Quante se n'e' fatte Malfoy e quante se ne fara' ancora? Pensavi davvero che si sarebbe dispiaciuto per te?

-Siamo solo amici.- Ringhio'.

La rabbia era troppa, abbasso' lo sguardo per cercare di calmarsi. Doveva mantenere la mente lucida e pensare ad una via d'uscita, doveva studiare affondo la stanza in cui si trovava.

Stava rimuginando quando senti' una mano tirarle i capelli per alzarle il viso. Con violenza. Le sfuggi' un lamento di dolore. Non poteva permettergli di umiliarla di nuovo, si era preparata mentalmente ad una situazione del genere, doveva concentrarsi e scappare.

-Guardami! Puttana! Pensavi di essere qualcosa per lui? Non lo sei. Ti ha scopato una volta e non ti ha uccisa. Dovresti essergli grata, essere grata a noi che non ti abbiamo uccisa.

-Mi avete stuprata!- Urlo' cercando di liberare la testa dalla sua presa.

L'uomo si allontano', tirando via la mano incastrata nei ricci ribelli della ragazza, strappandone alcuni.

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