Capitolo 14
"If you gave me a chance I would take it
It's a shot in the dark but I'll make it
Know with all of your heart, you can't shame me
When I am with you, there's no place I rather be"Clean Bandit & Jess Glynne
Max la guardava dormire, era cosi' rilassante saper di avere qualcuno per cui valeva vivere ogni minuto della propria esistenza. La sua Hermione era tranquilla, respirava regolarmente e i muscoli erano visibilmente rilassati. Le labbra schiuse in un accenno di sorriso e le ciglia tremolanti assicuravano un bel sogno. Lascio' scorrere gli occhi su tutto il suo corpo: osservando il seno che si alzava e abbassava, la pancia che sarebbe rimasta cosi' piatta per ancora poco tempo, le gambe lunghe nonostante la sua piccola statura. Anche se non era la donna piu' desiderata al mondo per lui era la piu' bella, quella che meritava il suo tempo e le sue attenzioni. Lei era colei che meritava l'immortalita' e lui era colui che, in qualche modo, avrebbe fatto in modo di dargliela. Era diventata l'assoluta priorita' da quando aveva saputo che sarebbe diventato padre; non poteva permettere che succedesse di nuovo qualcosa a lei o a quel bambino che piano piano diventava un mucchio di cellule deciso a vivere.
Avrebbe organizzato il matrimonio piu' elegante di sempre, sfarzoso ma non troppo da cadere nel ridicolo. Non poteva darle una cerimonia religiosa a causa delle proprie origini, ma poteva darle una festa che coprisse quella mancanza. Poteva onorarla per una vita intera e renderla unica, un misto fra tutti i generi immortali in modo che non dovesse mai rinunciare alla sua vera essenza.
-Ti portero' in paradiso e faro' di te un angelo.
Hermione apri' lentamente gli occhi, richiamata da quelle parole, sbattendo le palpebre velocemente nel tentativo di mettere a fuoco la figura che le sedeva vicino. Si stiracchio' e, lentamente, si alzo' per intrufolarsi fra le braccia del suo uomo.
-Ti ho svegliata?- Mormoro' contro il suo viso.
-Non proprio, ti sognavo.
-E cosa stavo facendo?
-Esattamente questo. Tenermi stretta fra le tue braccia.
-Per tutta la vita.
-Per tutta la mia vita.- Puntualizzo' lei, con un sospiro appena accennato.
-Non morirai, Hermione.
-Si invece e lo sappiamo entrambi. Per un po' potro' essere tua moglie, poi potrei diventare tua sorella o tua cugina, passero a essere tua madre e in seguito tua nonna. Non possiamo farci nulla.
-Non sarai mia madre o mia nonna.
-Potrei essere una lontana zia.- Fece spallucce. –Sara' strano non poterti piu' tenere per mano in strada pero' si puo' provare ad andare a braccetto.
-Tu. Non. Morirai.
Hermione lo guardo' confusa ma per nulla sorpresa dalla sua reazione. Immaginava che lui non volesse la sua morte pero' era ben consapevole che nulla di buono sarebbe nato dall'interferenza col normale ciclo della vita umana. Aveva passato notti e giorni a rifletterci, a pensare su come gestire la situazione una volta che non avrebbe piu' avuto l'eta' giusta per il suo aspetto. Le era capitato di chiedersi anche se il loro bambino sarebbe vissuto per sempre e, in quel caso, era felice di saperli insieme. Certo avrebbero sofferto molto ma non da soli. Se invece anche il loro figlio fosse morto doveva assolutamente trovare un modo per spingerlo ad andare avanti; non avrebbe potuto lasciare qualcuno come lui da solo, non dopo aver capito la sua anima e i suoi sentimenti. Avrebbe finito per autodistruggersi e non poteva assolutamente andarsene con questa consapevolezza, con la certezza che avrebbe lasciato dolore e morte dietro di lei. Non poteva nemmeno immaginare come sarebbe potuto essere vedere Max morire e, alcuni anni dopo, assistere alla morte del proprio figlio e dei nipoti, in un ciclo infinito di perdite che avrebbero fatto uscire pazzo ogni essere vivente.
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Two Hearts
Fanfiction"Ricordava lei per strada; un uomo che la fermava e la trascinava via; un gruppo che la guardava famelico e soddisfatto; lei che aveva paura. Poi dolore. Tanto dolore." Se Hermione volesse lasciare Ron ma non facesse in tempo? Se gli incubi del pas...