Capitolo 15

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Capitolo 15

"I'll be patient, one more month

You'll wrap your fingers round my thumb"

Macklemore & Ryan Lewis & Ed Sheeran - Growing Up


Il silenzio sembrava non finisse mai mentre la tensione era diventata palpabile. Tutti erano consapevoli che molti erano i rischi di quella gravidanza, uno dei quali la stessa vita della ragazza. Nonostante questo c'era qualcosa che in pochi sapevano, una di quelle cose che avrebbe fatto mettere sull'attenti ogni persona coinvolta. Aspen, nei suoi mille anni di vita, non aveva mai visto un figlio nato da una mortale e un demone; anche se la ragazza in questione era una strega nulla cambiava: sarebbe morta. Scosse la testa senza riuscire a concepire quella situazione, per quel che ne sapeva, ed era molto piu' di quanto conosceva Max, i demoni come lui erano sterili quindi, evidentemente, qualcosa non andava. Per un secondo immagino che la ragazza in questione si divertisse con il suo migliore amico, prendendolo in giro con l'intenzione di fargli crescere un figlio non suo. In pochi sapevano di non avere possibilita' di concepire e lui l'aveva scoperto per caso, origliando secoli prima alle porte del palazzo. Se Max non poteva avere figli, di chi era quel bambino?

-Sei sicuro che sia tuo, Max?- Chiese cautamente.

-Certo! Hermione non mi tradirebbe.

-Ne sei sicuro?

-Anche perche' passo tutto il tempo con lei, ho paura a lasciarla sola.- Concluse.

-Ora e' sola.

-E' al piano di sopra ed e' incinta.

-Te lo chiedo di nuovo, Max. Sicuro che sia tuo?

-Ho detto di si'!- Sbotto' spazientito. –Non provare a chiederlo di nuovo. Non la conosci.

Angel, che era rimasta in silenzio nel tentativo di ricordare una vecchia conversazione avuta col padre, scosse la testa turbata.

-E' suo.

-Come fai a dirlo?- Chiese l'uomo con ancora in mano la bottiglia mezza piena di birra.

-Non e' il primo figlio, vero?- Chiese guardando il fratello.

-Cosa?!

-No, non e' il primo.- Sospiro' Max con evidente rancore.

-Cosa?!?!- Quasi urlo' l'altro.

-Alex, vero?- Chiese piano la sorella.

-Come fai a saperlo?

-Chi e' Alex?

Max si sedette sul divano, prendendosi la testa fra le mani nel tentativo di farsi coraggio per raccontare cio' che avrebbe solamente voluto dimenticare. Non aveva mai dubitato della propria ragazza e non aveva alcuna intenzione di farlo, sapeva come lei si sentiva a dover nascondersi perche' condivideva il suo destino. In un certo senso si odiava per averla obbligata ad un'esistenza del genere ma ormai non poteva fare altro, ormai lei aveva accettato di sposarlo e, ormai, aspettava suo figlio. Lascio' che i propri palmi ricalcassero i lineamenti del proprio viso prima di alzare gli occhi verso le due persone che lo guardavano preoccupate. Doveva loro una spiegazione. Aspen era stato il suo migliore amico per anni, anche se aveva qualche secolo in piu' non l'aveva mai fatto pesare. Angel era sua sorella, quella piccola bambina che aveva cresciuto lui stesso, cercando di salvare almeno lei dalla furia del padre e la menefreghismo della madre. Spesso dimenticava che aveva quasi trecento anni e viveva la netta impressione che fosse ancora quella bambina che correva fra le sue braccia a piangere quanto nelle grandi sale del palazzo riecheggiavano le urla dei prigionieri torturati.

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