Capitolo 8

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Capitolo 8

"Give a little time to me or burn this out,
We'll play hide and seek to turn this around,
All I want is the taste that your lips allow,
My, my, my, my, oh give me love"

Give me love – Ed Sheeran

-Hermione!

Max, senza forze per le torture fisiche e psicologiche subite, la stringeva debolmente a se, sul pavimento della camera che dividevano da giorni, camera che avrebbe dovuto vederli felici di stare insieme e non a terra, sfiniti, coperti da cicatrici. In quella scena di disperazione generale anima e corpo si univano per soffrire insieme, poco importava che fossero due cose distinte. Erano passati pochi minuti da quando, con un enorme sforzo, Max era riuscito a teletrasportarsi nella camera d'albergo; nonostante cio' era come se ogni secondo fosse diventato un'ora da trascorrere nel panico. Non la sentiva respirare, non avvertiva il suo cuore battere, non la percepiva viva.

-Hermione ti prego, svegliati ti prego.- Continuava a sussurrare, scuotendola leggermente e baciandola con disperazione.

Non poteva finire cosi', non doveva finire cosi'.

Aveva aspettato anni per incontrare qualcuno di cui fidarsi ancora, aveva trovato lei ed era stato cosi' felice. Era diversa dalle persone che solitamente frequentava. Non era un demone, non era un'umana ignara del mondo, no. Era una strega, la piu' brillate della sua eta'. Non riusciva a concepire un mondo senza di lei, non ora che si era abituato alla sua presenza, non poteva portare il peso di aver tolto una donna tanto forte e intelligente al mondo che aveva bisogno di lei.

-M-max?- Un sussurro lieve, flebile, appena percepibile.

Il demone spalanco' gli occhi guardandola, carezzandole una guancia mentre cercava di cancellare la traccia delle lacrime che aveva versato.

-Sono qui, sono con te. Hai sentito, amore? Sono qui.

La ragazza accenno' un sorriso, provo' a rispondere ma fu scossa da una tosse aggressiva.

-Shh, non sforzarti, va tutto bene.

Si alzo', tenendola in braccio, e la porto' verso il letto adagiandola con delicatezza sul morbido materasso. Si sedette al suo fianco per controllare se il suo corpo portava prove di violenza, sospiro' dopo aver visto che la pelle era intatta in ogni suo centimetro quadrato. Se non c'era niente fuori doveva esserci dentro. Con le ultime forze controllo' che ogni suo organo fosse sano, poi si accascio' accanto a lei, respirando a fatica.

-Max?- Lo chiamo' lei, visibilmente preoccupata, mentre gli accarezzava delicatamente il capo.

-Sto bene.

-Sei ferito.

-Eri tu quella stesa a terra pochi minuti fa.

-Ma ora sto benissimo.

-Ho creduto di averti persa.- Le sussurro' alzando lo sguardo. -Il tuo cuore aveva smesso di battere, i tuoi polmoni avevano smesso di respirare.

-Ma ora sono qui.- Provo' a tranquilizzarlo, sicura di aver recuperato gran parte delle forze e dalla lucidita', si sentiva come appena risvegliata da un lungo sonno. -Il mio cuore batte e i miei polmoni funzionano.- Lo rassicuro' portandosi una sua mano sul petto per fargli sentire il battito regolare. -Batte come il tuo.- Continuo' posando una mano sul suo petto, sussultando quando si rese conto che, in realta', non c'era alcun movimento.

-Il mio cuore non batte, non sempre.

Hermione lo guardo' spaventata, senza togliere la mano da lui, quasi fosse stata incollata li' dall'incredulita'.

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