Le nuvole grigie ricoprivano il paesaggio fuori dalla finestra e un leggero rumore di gocce di pioggia forniva un sottofondo continuo all'interno del piccolo appartamento.
Juanjo solitamente si svegliava presto, era una di quelle persone a cui la luce del sole che filtrava dalle finestre la mattina dava estremamente fastidio. Così, ogni giorno, quando apriva gli occhi e il tepore del sole iniziava a scaldare la stanza, si alzava e cominciava la sua routine.
Ma quella mattina qualcosa era diverso.
Erano passati due giorni da quando aveva conosciuto Martin, due giorni nei quali il fantasma non è mai sceso nel suo appartamento o fatto qualche tipo di rumore.
L'interrogativo che continuava a ripetersi nella sua mente incessantemente era lo stesso da 48 ore: Cosa sta facendo? Perchè non si fa vedere?
Gli sembrava una cosa strana, soprattutto perché quando avevano parlato si erano divertiti, non c'era stata un'aria tesa o forzata tra i due e le loro risate erano state genuine. Juanjo non si era mai sentito così legato ad una persona che aveva appena conosciuto.
Ma con quel fantasma era stato diverso, un'amicizia istantanea.
Pensieroso si diresse verso la cucina per preparare un caffè. Aveva promesso a Lucas che sarebbe andato a trovarlo quella mattina, ma il diluvio universale che stava scendendo in quel momento glielo impediva.
Decise di mandargli un messaggio per avvisarlo. Era contento che si fossero scambiati i numeri, il barista era un ragazzo estremamente simpatico e gli ispirava molta fiducia, per ora era il suo unico amico.
L'unico a parte Martin.
Era inutile negarlo, ogni tipo di pensiero lo riportava sempre al punto di partenza. Provava uno strano miscuglio di emozioni e non riusciva a capire quale fosse la causa di questo suo continuo ritorno alla questione fantasma.
Anzi, forse sapeva il motivo, ma preferiva decisamente non pensarci e dare la colpa piuttosto al fatto che si sentisse incredibilmente solo all'interno di quelle mura vuote.
Cominciare una nuova vita senza il supporto emotivo continuo dei suoi genitori era a dir poco difficile. Per questo avrebbe voluto avere qualcuno con cui parlare.
Decise di non pensarci troppo e cominciò a sistemare la casa, doveva pur distrarsi in qualche modo. Con il passare delle ore la pioggia torrenziale che cadeva fuori aveva reso l'atmosfera tranquilla e intima. Mentre era impegnato a piegare i suoi indumenti e appenderli sulle grucce, la sua mente continuava a vagare verso Martin. Gli mancava quel legame strano ma speciale che avevano creato in quel breve arco di tempo.
Juanjo sospirò. Era quasi ora di pranzo e non aveva la minima intenzione di cucinare qualcosa, motivo per il quale finì a mangiare un sandwich al prosciutto seduto sul suo divano mentre aggiornava la sua home page di instagram.
Non era abituato a sentirsi annoiato, solitamente aveva sempre qualcosa da fare, qualche bar dove andare a bere qualcosa con i suoi amici, in generale qualcuno con cui fare conversazione.
In quel momento si rese conto che aveva bisogno di trovare un modo per parlare con Martin, qualcuno doveva fargli compagnia. Inizialmente, provò a chiamarlo, ma come nei giorni precedenti non ottenne risposta. Allora, gli venne un'idea.
Si sentiva stupido per non averci pensato prima, anche se forse era stato giusto lasciare al fantasma il suo spazio per un po'.
"Martin," chiamò, battendo leggermente il soffitto con il manico di una scopa, "Stai bene? Perchè non scendi?"
Silenzio.
Juanjo sospirò e riprovò.
"Martin, lo so che mi senti" disse rivolto al soffitto, "senti, facciamo così, batti una volta se è sì, due volte se è no, va bene?" calò di nuovo il silenzio mentre sperava in una risposta.
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Luna Piena || Juanjo e Martin
FanfictionIn un mondo dove esistono gli spiriti, due ragazzi provenienti da due realtà opposte si incontrano e non riescono più a fare l'uno a meno dell'altro. Non potrebbero essere più diversi, un fantasma e un essere umano. O dove Martin, fantasma, e Juanjo...