Juanjo aveva passato quasi tre settimane studiando senza mai fermarsi, o meglio andava a lezione, studiava cercando di portarsi in pari con il programma che aveva lasciato indietro e la notte dormiva lo stretto necessario.
Sapeva che c'era ancora tempo prima che iniziasse la sessione invernale, ma l'idea di non riuscire a recuperare le materie che aveva avuto difficoltà a seguire lo stava sopraffacendo.
Non avrebbe sopportato la delusione di un esame andato male.Martin l'aveva capito, infatti durante tutto il tempo gli era stato vicino il giusto che bastava per ricordargli che non era solo e che nessuno gli stava correndo dietro per affondarlo.
Ogni tanto sembrava funzionare, ma c'erano giornate in cui Juanjo non era in grado di uscire dalla sua stessa testa.
Oggi era uno di quei giorni.Il sabato non aveva lezione, ma nulla gli aveva impedito di impostare la sveglia al solito orario. Non aveva tempo da perdere, non poteva perdere tempo.
Il fantasma si era svegliato in un letto vuoto, come ormai capitava ogni fine settimana. Un po' gli mancava sentire il calore del corpo del suo ragazzo la mattina quando potevano rimanere a letto più del solito.
Alzò lo sguardo verso il comodino per controllare l'ora, erano circa le nove del mattino.Non avendo voglia di camminare, volò fino alla cucina, dove Juanjo era concentrato a capire un problema dal quale non sembrava uscire.
Il tavolo da pranzo si era trasformato nel suo ufficio, ma a Martin non dava fastidio, perché sapeva che l'umano aveva bisogno di vedere lo spazio occupato dal suo lavoro per sentirsi produttivo.Si avvicinò alla sedia del più grande per abbracciargli le spalle da dietro, lasciandogli qualche tenero bacio nell'incavo del collo.
Juanjo sembrò risvegliarsi dalla sua bolla di concentrazione quando spostò entrambe le mani per afferrare quelle del più piccolo sul suo petto e accarezzare le nocche con il pollice.
"Buongiorno"
"Buongiorno", rispose Martin con la voce ancora addormentata.
"Come procede lo studio?", aggiunse spostando lievemente il volto sopra la spalla del più grande per osservare quello che stava facendo."Devo chiamare Cris", disse come risposta, un velo di rassegnazione chiaro nella sua voce. Significava che le cose non stavano andando bene quanto sperasse.
"Però non lo faccio venire a casa, lo vedo in biblioteca..."Martin si staccò dal suo corpo, notando la smorfia di Juanjo alla perdita del suo calore, "E questo perché...?"
"Perché sono un fidanzato geloso"
Inclinò la testa indietro per lasciargli un bacio sul mento.
Probabilmente il fantasma non si sarebbe mai abituato al fatto che ora stavano veramente insieme. Era troppo bello per essere vero."E quando devi vederlo Cris? Oggi?"
"No, che dici! Settimana prossima, gli ho scritto prima e mi ha detto che va bene"
Martin assentì con la testa prima di girarsi verso la cucina e preparare un ColaCao. Attese qualche secondo per vedere se il più grande aveva voglia della stessa bevanda.
Stranamente, non ricevette nessuna richiesta."Non vuoi che te ne faccia uno?", disse indicando il barattolo che stringeva tra le mani.
Juanjo sospirò e scosse il volto, "Meglio di no, non ho tempo per distrarmi".
Il fantasma lasciò il contenitore sul ripiano per prendere in mano una bottiglia di latte. Un conto era smettere di uscire con gli amici o evitare le distruzioni inutili, un altro era privarsi di qualcosa come la colazione.
"Che hai mangiato a colazione?", chiese con tono di finta distrazione Martin mentre versava del latte all'interno di due tazze.
Alle sue spalle non ricevette alcuna risposta, si voltò appoggiando le braccia al bancone e inclinando la testa verso sinistra.
"Hai fatto colazione, no?"
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Luna Piena || Juanjo e Martin
FanfictionIn un mondo dove esistono gli spiriti, due ragazzi provenienti da due realtà opposte si incontrano e non riescono più a fare l'uno a meno dell'altro. Non potrebbero essere più diversi, un fantasma e un essere umano. O dove Martin, fantasma, e Juanjo...