6.

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Panico.

Panico era la parola perfetta per definire lo stato di Juanjo quella mattina; i due ragazzi si erano svegliati più o meno alla stessa ora e si erano diretti verso la cucina, quando i loro sguardi si erano incrociati entrambi avevano sentito il peso della serata precedente.

Il loro primo abbraccio.

Martin poteva ancora percepire la mano di Juanjo stretta nella sua, le sue braccia avvolte attorno alla sua vita, il calore che emanava il suo corpo. Non aveva mai provato nulla di simile, gli abbracci tra fantasmi erano molto più freddi.

Molto evidentemente anche il ragazzo umano aveva provato le sue stesse emozioni, i suoi occhi lasciavano trapelare la felicità di vederlo davanti a lui quella mattina, ma non solo, Martin ci leggeva chiaramente anche del timore.

Sapeva che per l'altro ragazzo era difficile accettare le emozioni che probabilmente sentiva, però sperava che sarebbe stato in grado di superare le sue paure.

Quella era la loro prima colazione insieme, ne erano consapevoli e proprio per questo la cucina era carica di emozione.

"Ciao" disse il fantasma per rompere la tensione.

"Ciao".

Non sapevano bene come andare avanti.

"Facciamo colazione?" questa volta era stato Juanjo a parlare.

Martin si limitò ad annuire sorridendo, si avvicinò al bancone della cucina per sbirciare tra gli scaffali, il ragazzo umano era dietro di lui ad un metro di distanza, lo stava fissando con aria assorta.

"Posso farmi un Colacao?"

Juanjo ci mise qualche secondo per capire la domanda, il fantasma poteva sentire il suo sguardo gravare su di lui, stava squadrando ogni centimetro della sua figura, come se non lo avesse mai visto prima.

"Ehm... sì, sì" andò verso una delle credenze per recuperare il barattolo contenente ciò che l'altro ragazzo desiderava.

"Grazie".
L'umano gli rispose accennando un sorriso.

Entrambi si sedettero al tavolo e cominciarono a mangiare la colazione, parlando del più e del meno.

"Hai conosciuto qualcuno di interessante all'università?"

"Sì, c'è questo ragazzo, si chiama Alex, è davvero simpatico"

Martin fermò la mano con cui stava mescolando il latte nella sua tazza e rivolse gli occhi verso Juanjo, il quale si affrettò a finire il discorso per rassicurarlo che non fosse assolutamente quello a cui stava pensando.

"Tra l'altro questo Alex è fidanzato con questa ragazza, da come ne parla sembra molto simpatica, vuole presentarmela ad ogni costo perché dice che andremo molto d'accordo"

Non sapeva bene perché ci teneva particolarmente al fatto che Martin non pensasse che lui potesse essere anche minimamente interessato ad Alex, però la faccia sollevata che il più piccolo gli rivolse bastò a calmarlo.

"Forte, anche a me piacerebbe conoscere qualcuno di nuovo"

"Mi stai dicendo che ti sei già stancato della mia compagnia e intendi rimpiazzarmi, mi sento molto offeso, fantasmino mio".

Martin rise arrossendo lievemente per il modo in cui Juanjo l'aveva chiamato. Fantasmino mio. Gli piaceva, avrebbe potuto farci l'abitudine.

Decise di mettere alla prova l'umano, voleva vederlo arrossire come quella volta quando gli aveva confessato che gli piaceva il nomignolo Juanji.

Luna Piena || Juanjo e MartinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora