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L'influenza di Juanjo durò per altri tre giorni, giorni nei quali Martin si era trasformato nella persona più importante per lui.

Sembrerà incredibile, ma in quell'arco di tempo avevano legato molto più che nelle settimane precedenti, probabilmente perché il fantasma era diventata una presenza costante e fondamentale per il ragazzo.
Martin era stato così dolce e premuroso durante quelle giornate, non lo aveva lasciato solo un attimo, Juanjo ne era veramente grato.

Era strano dover tornare alla normalità.

Aver preso l'influenza era probabilmente la cosa migliore che gli era capitata ultimamente, proprio perché gli aveva permesso di sperimentare con il suo fantasma un'intimità che non credeva avrebbero mai raggiunto in condizioni normali.

Ora non sapeva come fare per far sì che il più piccolo rimanesse con lui a dormire ogni notte. Gli bastava addormentarsi ascoltando i respiri di Martin per rilassarsi completamente e riposare come un bambino. Era una sensazione stranissima, Juanjo non aveva mai sentito la necessità di avere una persona al suo fianco in quel modo.

Mentre pensava tutte queste cose stava raggiungendo la caffetteria di Lucas, quella mattina Alex e Denna si erano presi una piccola vacanza perciò Juanjo era da solo.

Entrò nel locale, gli era mancata quell'atmosfera.

"Hey Lucas"

"Lokii, sei tornato! Alex mi ha detto che hai preso l'influenza, come stai amico?"

"Meglio, grazie"

Quel barista era sempre bravo a tirargli su il morale, era un vero amico.

"Oggi torni in facoltà, come ti senti?"

"Una merda", sinceramente il ragazzo non aveva voglia di tornare, "poi, come se non bastasse, sono super indietro con l'unica materia che non capisco"

Juanjo sentì una specie di sbuffo addolorato provenire dall'altro ragazzo mentre si muoveva dietro al bancone per preparare il solito caffè.

"Immagino sia effettivamente un situazione di merda"

"Non puoi capire quanto", senza pensarci decise di aggiungere un'altra affermazione sbuffando, "Martin mi ha detto di cercare un tutor"

"Chi è Martin?"

Juanjo guardò l'amico con aria confusa, si era dimenticato di non avergliene mai parlato, ora doveva capire come continuare la conversazione.

"È il mio coinquilino"

"Capisco", Lucas scrutò meglio il suo sguardo, "deve esserti molto simpatico, questo Martin, se ti fa sorridere così"

Il ragazzo sbattè la testa sul bancone, "Oddio, è così ovvio?"

Il barista rise di gusto, Juanjo si sentiva ridicolo.

"Loki, hai lo stesso sguardo che avevo io quando parlavo ai miei amici della mia ragazza", poi aggiunse, "Ti si illuminano gli occhi".

Il ragazzo pensò che fosse una bella cosa, avere qualcuno che ti illuminasse le giornate.

"Beh, sì. Non stiamo insieme o cose del genere, però..."

"Però ti piace" completò Lucas.

Juanjo non potè fare a meno che annuire. Si sentiva libero come non mai ad ammettere tutto ciò davanti ad un suo amico, amava questa sua nuova vita.

"Non lo so, lui è così... perfetto. Tutto quello che fa riesce sempre a farmi stare meglio"

"Juanjo caro, posso dirti che ho passato anche io questa fase, è una delle più belle, ma anche una delle più difficili"

Luna Piena || Juanjo e MartinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora