5.

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L'università era cominciata solo da una settimana e mezza e Juanjo si sentiva già distrutto, la notte dormiva poco o niente, principalmente perché passava la maggior parte delle sue serate a parlare con Martin, di cose a volte stupide e a volte molto profonde.

Quella mattina era particolarmente assonnato, si sarebbe diretto in aula distrutto se Denna non lo avesse invitato al bar per bere insieme un caffè.

Da quando era entrato la ragazza lo stava fissando intensamente senza che lui se ne rendesse conto, la bionda si schiarì leggermente la voce prima di parlare.

"È colpa della luna"

"Come dici?" rispose Juanjo alzando la testa dal tavolo improvvisamente interessato. Si trovavano nella caffetteria di Lucas, era pieno di professori e studenti intenti a ripassare o chiacchierare con gli amici. L'aria del lunedì mattina si leggeva in faccia a tutti, ma dopo quell'affermazione dell'amica il moro si sentiva più sveglio che mai. "Non lo so, ho letto che molte volte la stanchezza e le fasi lunari possono essere fattori collegati".

Juanjo la fissò con aria assente, ripetendosi mentalmente la frase che aveva appena detto, ultimamente c'erano troppe cose nella sua vita che gli ricordavano la luna. E per cose intendeva quel fantasmino che viveva con lui. Chissà cosa stava facendo adesso, tutto solo in quella soffitta, gli sarebbe piaciuto salire e vedere com'era quella stanza, giusto per riuscire a dare un'immagine più chiara al luogo dove Martin spendeva gran parte del suo tempo mentre lui non era in casa per fargli compagnia. Compagnia. Chissà se era Juanjo a fare compagnia a Martin o il contrario.

"Terra chiama Juanjo. Ci sei?" la ragazza stava sventolando le mani davanti alla sua faccia con movimenti rapidi, scosse la testa e disse "Sì scusa, pensavo alla luna"

"Ti piace l'astronomia?"

"Non a me" rispose con una piccola risata. Denna sollevò il sopracciglio con atteggiamento inquisitorio. Cazzo. Si era appena tirato la zappa sui piedi. "Voglio dire, non a me direttamente, è che ne parla sempre il mio..." Il tuo cosa, idiota? Il tuo fantasma? "...il mio coinquilino".

La sua amica sembrava genuinamente sorpresa.

"Non mi avevi detto che avevi un coinquilino. Fa anche lui l'università?"

Juanjo avrebbe tanto voluto sotterrarsi in quello stesso istante.

"No! Cioè sì..." Denna era sempre più confusa "Cioè?"

"Cioè non fa l'università con noi, studia all'Accademia". Il viso della bionda si illuminò.

"Che bello! Cosa studia?"

"Recitazione, canto, ballo, quelle cose lì" sperava con tutto il suo cuore che la ragazza in fronte a lui non percepisse il nervosismo che lo pervadeva in quel momento; tendenzialmente non era strano parlare con persone nuove dei suoi amici e della sua vita privata, ma parlare di Martin gli provocava un senso di ansia quasi irrazionale, quasi come se parlarne rendesse ancora più reale tutto quello che succedeva quando era in sua compagnia.

"Ed è appassionato di astronomia? Carino" la ragazza gli rivolse un sorriso dolce e a Juanjo si gelò leggermente il sangue "Sì, carino". Perché voleva sapere tutte queste cose? Ma soprattutto, perché doveva trovarlo carino se nemmeno lo conosceva?

"Juanjo?"

"Mmm?"

"Sai che sono fidanzata, vero?"

Il ragazzo sgranò gli occhi. No, non lo sapeva. Quel dettaglio non avrebbe dovuto fare nessuna differenza, eppure si sentiva sollevato. Improvvisamente Denna scoppiò a ridere incontrollatamente, nel frattempo era arrivato Lucas che stava servendo i loro caffè accompagnati da un cornetto alla crema e uno al pistacchio; la bionda non smetteva di sbellicarsi dalle risate mentre biascicava parole vagamente comprensibili, riconducibili al suono di qualcosa come "dovresti vedere la tua faccia" o "pensavo di avertelo detto".

Luna Piena || Juanjo e MartinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora