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Prima che uscissero i risultati dell'esame Juanjo aveva passato un numero indefinito di notti insonni, e Martin gli era stato vicino tutto il tempo.
Non c'era fibra nel suo corpo che non fosse grata per averlo nella sua vita.

Quando quella mattina si svegliarono per la notifica di una mail con i risultati, l'umano non riusciva a respirare.

"Aprila tu. Guarda tu e dimmi quanto è terribile da uno a dieci", disse il più grande porgendo il telefono al suo ragazzo.

Martin lo fissò per poi aprire la notifica e leggere il contenuto della mail. I suoi occhi scorrevano veloci sulle parole e quando arrivò al voto si soffermò pietrificato.
Guardò Juanjo, che aveva lo sguardo carico di attesa e speranza, per poi fiondarsi contro di lui e abbracciarlo con le braccia attorno al collo.

L'umano non capiva.

"Sei uno stronzo, mi hai fatto prendere paura per nulla, ero quasi più in ansia di te", si staccò per prendergli le guance e baciarle una a una, "Sei passato con il massimo".

Non era vero. Non c'era nessuna realtà in cui lui era passato con il massimo.

"Ma che dici?"

Prese il telefono per controllare, era vero, il punteggio era il massimo conseguibile nella prova.
Ci era riuscito davvero.

Cominciò a piangere di gioia mentre stringeva il suo fantasma, aveva voglia di gridare da quanto era contento.
Lo baciò e poi si fermarono per guardarsi.

In quello scambio di sguardi sembrava chiaro cosa stesse succedendo.
Martin non poteva dirgli che lo amava e Juanjo non riusciva a dirlo per primo.
Erano congelati di fronte a quelle parole.

"Dobbiamo festeggiare, chiedi ad Alex come è andata"

Il più grande non esitò a informarsi su come fosse andata al suo amico, il quale rispose felice che era passato pure lui, sebbene non con il punteggio massimo.

Si accordarono per vedersi il sabato sera a casa di Juanjo per festeggiare, preso dalla foga del momento il ragazzo umano invitò al piccolo raduno anche Lucas, che nella sua vita universitaria si era convertito in una parte fondamentale.

Il sabato arrivò più in fretta di quanto si aspettasse, lasciando che un'aria di festa e gioia riempisse l'appartamento.
Gli era mancata la spensieratezza delle serate passate in compagnia degli amici a ridere e scherzare.
Ultimamente la sua vita era stata così tanto proiettata sul suo futuro che si era quasi dimenticato di vivere il presente.

Ora lo stava facendo, mentre preparava i bicchieri per i suoi amici e osservava senza dare nell'occhio il modo in cui il suo ragazzo interagiva con ognuno.
Per la prima volta nella vita si sentì profondamente fortunato.

"Un brindisi al primo esame dell'anno superato brillantemente dai nostri geni!", urlò Lucas portando in alto un bicchiere pieno di birra, tutti lo imitarono dando inizio alla loro serata di divertimento.
Erano pochi, ma si divertivano come se non lo fossero, ed è questo il bello delle amicizie vere.

Juanjo rimase al fianco di Martin per la maggior parte della serata, mentre parlavano gli stringeva la vita con un braccio e ogni tanto si sporgeva sulla sedia per lasciargli qualche bacio sulla guancia o sul collo.
Il fatto che nessuno dei suoi amici stesse dicendo nulla al riguardo gli ricordava ancora una volta come adesso poteva permettersi di essere felice e di avere quello che aveva sempre sognato nel profondo del suo cuore.

Fu ad un certo punto, mentre sistemavano il tavolo per andar sia sedere sul divano, che notò l'espressione nervosa di Martin. Gli accarezzò con tenerezza il braccio.

Luna Piena || Juanjo e MartinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora