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Juanjo esitò, fissò la scritta 404 sulla porta del suo appartamento, prima di inserire la chiave nella serratura, di solito non vedeva l'ora che arrivasse quel momento, tornare a casa per vedere Martin. Oggi però aveva paura.

Ormai era sicuro del fatto che il fantasma gli piacesse più del dovuto, però non sapeva come comportarsi. Voleva seguire il consiglio di Alex, ma non aveva idea di come fare effettivamente.

Era quasi ora di cena, dato che non aveva molta voglia di cucinare, aveva chiesto al suo amico di fermarsi ad un ristorante da asporto cinese per prendere qualcosa "per il suo coinquilino".

Aprì la porta di casa ed entrò. Doveva andare tutto bene, non poteva perdere Martin.

"Ciao fantasmino, sono a casa"

Solitamente il più piccolo ci metteva qualche minuto a scendere, ma oggi la sua testa spuntò immediatamente dal soffitto.

"Ciao, cos'è quello?"

"La nostra cena. Ti piace il cibo cinese?"

Martin si avvicinò volando verso la borsa che Juanjo reggeva in una mano "Mai provato".

Juanjo lo guardò, "C'è sempre una prima volta"

"Già"

Odiava la tensione tra di loro, preferiva quando si sentivano a loro agio alla presenza dell'altro, come prima quando Martin gli stava accarezzando i capelli.

"Dai che ho fame"

Si accomodarono sul divano, i contenitori di cibo sparsi sul tavolino davanti a loro e cominciarono a mangiare di gusto. Martin scoprì che il cibo cinese era delizioso.

"Ti piace vedo"

"Sì, prendilo più spesso, è buonissimo" rispose il fantasma con la bocca piena.

Juanjo rise scuotendo la testa, posò l'ultimo dei suoi contenitori e si sistemò sul divano con il corpo rivolto verso Martin.

L'altro ragazzo decise di fare lo stesso. Ora erano seduti entrambi a gambe incrociate, uno di fronte all'altro, ai due capi del piccolo divano.

"Bene"

"Bene"

"Parliamo?"

Juanjo annuì. Non sapeva da dove cominciare. "Presumo tu voglia parlare di quello che è successo in cucina oggi?"

"Se ti va"

L'umano annuì, "Non so cosa dire", aveva appena deciso che l'unica via che avrebbe seguito era quella dell'onestà, il fantasma non si meritava altro che la verità.

"Non devi dire niente, se non vuoi"

"No, vorrei, ma non so come fare"

"Ok", Martin lo fissava negli occhi, "ti ha dato fastidio? Cioè, preferiresti che non, sì... insomma...?"

"No"

L'altro annuì.

"Non voglio che quello che è successo cambi l'atmosfera tra di noi. Mi piace stare con te", si affrettò a dire il più grande.

"Anche a me"

Juanjo rise leggermente "Lo dici solo perchè altrimenti dovresti stare da solo sempre"

"No, non è vero. Mi piace perchè sei tu"

Il cuore di Juanjo stava facendo mille capovolte al secondo, così come quello di Martin. Solo che per il fantasma era molto più strano, non aveva mai sentito il suo cuore battere così forte.

Luna Piena || Juanjo e MartinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora