Macarena
Sono passate settimane dalla notte in terrazza.
In questi giorni io e Zulema abbiamo sorprendentemente trovato il modo di lavorare insieme, senza cedere alla tentazione di gridarci in faccia a vicenda.
Il mostrarmi indifferente nei suoi confronti a volte riesce persino a convincermi di esserlo diventata per davvero, ma ci sono giorni in cui la sensazione delle nostre labbra che si fondono guidate dalla passione e il brivido del suo tocco sulla mia pelle riescono a mancarmi come l'aria, nonostante ormai sia cosciente di quanto fossero del tutto unilaterali.
Almeno, stando a quel che dice lei.
Ma non ho né la forza né la voglia di provare ad approfondire adesso, perché se lo facessi probabilmente finirei per rendermi ridicola cedendo all'emotività.
Ci sono momenti in cui riesco a sentire il suo sguardo addosso, quasi fosse un'ombra che mi segue costantemente, incapace di lasciarmi scappare dalla sua infestante maledizione.
A questi si aggiungono attimi in cui mi è talmente vicina da permettermi di ascoltare il modo in cui il suo respiro sembra spezzarsi, quasi non fosse affatto indifferente alla mia presenza come dice.
Tuttavia non mancano le sue occhiate di ghiaccio, spesso accompagnate dal sarcasmo tagliente che la caratterizza, a ricordarmi quanto facile fosse odiarla all'inizio.
Sono le volte in cui sembra volermi stuzzicare di proposito, probabilmente solo per assicurarsi di esercitare ancora quel potere su di me che le ha permesso di spezzarmi, quella notte.
Passo dal credere di essere l'ennesima pedina del suo megalomane gioco manipolatorio, al dubitare del fatto che lei non stia uscendo fuori di testa quanto me.
Sono pensieri completamente opposti, ne sono consapevole.
Ma Zulema non fa altro che alimentare in me una contraddizione dietro l'altra.
Perché le parole che ha scelto accuratamente con il presupposto di ferirmi, non cancellano la delicatezza e l'intensità che caratterizzavano ogni suo gesto nei miei confronti.
Bocca dell'inferno, tocco del paradiso.
Ha il potere di farmi sentire viva come nient'altro, e al contempo quello di annullarmi.
Ed io odio il modo in cui tutto mi riporta a lei.
Persino adesso, mentre sto torturando il sacco da boxe che è probabilmente stufo ormai di vedermi ogni singola notte, in preda all'insonnia e all'ennesima convinzione bruciata.
Saranno le due passate, e nel mio corpo l'adrenalina scorre imperterrita al fine di non lasciare spazio al sonno.
"Devi porti un limite, se continui così non resisterai ancora per molto"
Non ho la minima idea di cosa la porti qui a quest'ora, e non ho neanche l'intenzione di affrontarla adesso.
Sono troppo stanca mentalmente per farlo.
Per questo continuo a concentrarmi sul sacco da boxe, ignorandola completamente.
Ma c'è solo una cosa in grado di far scattare una persona egocentrica come nient'altro: l'indifferenza.
E Zulema Zahir ne è la perfetta dimostrazione.
Infatti me la ritrovo di fronte, intenta a tenere fermo il sacco sul quale sto riversando fino all'ultima frustrazione causata da lei.
Ogni singola cellula del mio corpo mi sta pregando di mancarlo e colpire "accidentalmente" quella faccia da stronza che si ritrova.
"Che c'è? Mi ignori adesso?"

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ANIMA
RomanceZulema è a capo della società segreta di intelligence la cui esistenza è un'incognita di interesse mondiale. Macarena è l'agente che le viene raccomandato per il comando della missione di massima pericolosità per la quale si sta preparando da una vi...