17. Ombre di luce

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Macarena

"Svegliati Rubia, è ora di mettersi a lavoro"

In tutta risposta non faccio che brontolare sistemandomi ancora più comoda sul suo petto, mentre lei sbuffa appena senza però smettere di sfiorarmi la pelle nuda della spalla.

"Dai Maca, non possiamo fare tardi ogni volta che ti fermi a dormire da me"

Non trattengo un sorriso nel notare il modo in cui mi ha chiamata, nonostante sia consapevole del fatto che abbia perfettamente ragione.

In questi giorni è capitato più volte che restassi con lei dopo il lavoro, ed ogni risveglio è stato più traumatico del precedente.

Non ho idea di come Zulema riesca ad essere sempre vigile ed impeccabile su tutto nonostante dorma a malapena un'ora a notte.

Più volte mi è capitato di svegliarmi e trovarla già pronta a rivolgermi la sua più completa attenzione, mentre si sforza di non sorridere nel vedermi completamente intontita dal sonno per poi crollare di nuovo nel giro di pochi secondi.

Inizialmente, nell'ascoltare il suo respiro regolarizzarsi dopo ore passate a dedicarci a quello che è senza dubbio il sesso migliore che abbia mai fatto, credevo si addormentasse.

Ora invece, sono più che sicura di non averla mai vista dormire per davvero.

Apro gli occhi notando il suo sguardo già su di me, senza accennare a lasciarla andare.

"Ti alzi?"

La sua voce è bassa e sensuale ai limiti del verosimile come sempre, ma c'è quella nota di dolcezza che sembra riservarmi sempre più spesso quando siamo sole, alla quale ancora non riesco ad abituarmi.

Non fa che aumentare in me la voglia di imparare a vivere di momenti come questo.

"Mh, non credo. Prova a chiedermelo diversamente"

La vedo alzare gli occhi al cielo mentre un sorrisetto le incurva le labbra, che mi affretto a prendere tra le mie.

Zulema ricambia il bacio percorrendomi l'intera schiena con le dita e facendomi rabbrividire per l'ennesima volta a causa del suo tocco così leggero, ma al contempo infernale come la più piacevole delle dipendenze.

"Muoviti adesso, Rubia"

Lo dice indugiando sulle mie labbra, per poi costringersi ad allontanarsi alzandosi dal letto.

Decido di concedermi qualche minuto per apprezzare la vista del suo corpo nudo che mi sfila davanti, perfetto nel dettaglio persino alla parvenza del difetto.

Più la guardo e più mi rendo conto di volerla con tutta me stessa.

Ma la mia non è una brama esclusivamente carnale: è il desiderio di imparare a conoscerla come nessuno ha mai fatto.

Imparare ad apprezzarne i lati più oscuri, a confondere le sue ombre con le mie nel tentativo di trovarvi una luce sconosciuta ad entrambe.

Imparare ad amarla.

"Pensi di continuare a scoparmi con lo sguardo ancora per molto o hai intenzione anche di lavorare, oggi?"

Persino e soprattutto, nei momenti in cui è insopportabile quanto adesso.

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Saray e Riccia hanno passato l'intera settimana a raccogliere e memorizzare informazioni riguardo al caso del quale si è parlato nell'ultima riunione, e credo che con l'aiuto di Fabio ed Ismael dovrebbero cavarsela.

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