10. Silenzio dell'anima

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Macarena

"Il mio nome è Zulema Zahir"

Zahir.

Lei è una Zahir.

"Zahir come..."

"Come l'organizzazione criminale che da decenni si spartisce l'intera Spagna con quella di tuo padre, sì"

Resto in silenzio mentre cerco di assimilare un'informazione del genere, senza successo.

Essere la figlia di Leopoldo Ferreiro significa crescere con la mafia come principale materia di studio, il che comporta avere un'ampia visione di chi gestisce la criminalità spagnola.

I Ferreiro e gli Zahir, da sempre antagonisti coinvolti in un'interminabile guerra fredda.

Tutto in Spagna è spartito tra loro.

"I miei genitori mi hanno cresciuta affinché diventassi la loro arma più letale, proprio come tuo padre ha fatto con te. Abbiamo un passato molto più simile di quanto tu possa immaginare"

"E come hai fatto ad uscirne?"

Zulema concede ad un'amara risata di farsi strada sul suo volto, facendomi quasi rabbrividire per la freddezza che ne traspare.

"Macarena, tu più di tutti dovresti sapere che un contesto del genere non concede vie di fuga. Il nostro passato è destinato a perseguitarci, non smetterà mai di farlo. Credere nel contrario non è altro che una folle illusione"

Per quanto ne sia consapevole da sempre, sentirlo dire ad alta voce da un'altra persona ha un impatto del tutto diverso.

Soprattutto se la persona in questione è lei.

I nostri destini sono tracciati dalla stessa condanna.

"Quando otto anni fa hai scelto di risparmiarmi la vita, hai fatto dono della libertà ad entrambe. La differenza tra la mia situazione e la tua, sta nel fatto che da allora i miei genitori mi credono morta, mentre tuo padre ha fatto del riaverti una priorità"

Ecco le risposte che cercavo sin dal primo momento in cui l'ho rivista.

Quel giorno, otto anni fa, lei era lì per via della sua famiglia.

ANIMA è nata dopo.

"È per questo che agisci restando sempre dietro le quinte, perché altrimenti loro scoprirebbero che in realtà sei sopravvissuta"

"Esattamente"

La vedo intenta ad aggiungere qualcosa, ma si interrompe ancora prima di aprire bocca.

Per cui, l'anticipo.

"La missione per la quale hai fondato ANIMA, la stessa per la quale ti prepari da anni, è contro di loro, non è vero?"

Sorride, e vedo una scintilla incendiarle entrambe le iridi.

"Credimi, Macarena. Se c'è qualcuno che può distruggerli, quella sono io. E lo farò"

Ora tutto torna.

Io e lei siamo gli antipodi della stessa storia: dove io ho scelto la fuga, lei ha scelto la distruzione.

Mi domando chi delle due incontrerà prima la propria rovina.

"E che succederebbe se ti scoprissero viva prima che tu sia pronta ad affrontarli?"

Zulema mi si avvicina, ora il suo viso è a malapena ad un palmo di distanza dal mio.

Riesco a sentire l'odore del tabacco mischiato a quello del bourbon, pronti a consumarmi ogni briciolo di razionalità.

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