9. Incoerenza

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Macarena

Il cielo si dipinge di rosso e d'arancio, mentre il crepuscolo si impadronisce dell'intera città.

Io e Zulema non facciamo che discutere da ore, confermandoci incapaci di non farci la guerra.

"Ti ho detto di fidarti e lasciarmi fare il mio lavoro, Ferreiro"

"Non puoi chiedermi di fidarmi e tirarmi fuori da una situazione che mi riguarda in prima persona! Sei del tutto fuori di testa!"

La vedo scattare per poi serrare la mascella, mentre si avvicina al mio viso quasi avesse l'intento di sbranarmi.

È furiosa.

"Hai detto che ti fidi no?"

"Sì, ma-"

"Allora non vedo dov'è il problema"

Nel dirlo mi dà le spalle, allontanandosi quasi come per congedarmi.

Iraconda come non mai, la prendo per il polso costringendola a voltarsi verso di me.

Lei sembra uscire fuori di senno per il modo in cui l'ho forzata a restarmi accanto, e la vedo assottigliare lo sguardo mentre tutto quello che lascia trasparire è la voglia implacabile di farmi fuori.

"Non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere"

La sua voce è un sibilo, freddo e intimidatorio come appartenesse al più pericoloso dei rettili.

Ma con me non funziona.

"Altrimenti? Davvero credi di potermi intimorire?"

Sospira come stesse facendo appello a tutto l'autocontrollo che non sembra avere, per contenersi dal fare qualsiasi cosa le stia passando per la testa in questo momento.

"Non devi toccarmi, Ferreiro"

Si libera dalla mia presa, tornando ad incenerirmi con lo sguardo prima di continuare.

"Ora vattene, ti voglio fuori dal mio ufficio. Adesso"

Resto interdetta dal modo in cui le parole lasciano le sue labbra, mentre cerco la razionalità che sembra intenta ad astenersi del tutto da questa situazione per evitare di saltarle addosso anche solo per l'atteggiamento con il quale pensa di potermi liquidare.

Alla fine decido di andarmene, perché starle accanto in questo modo non farebbe altro che farmi uscire fuori di testa ancora di più.

Mi squilla il telefono un istante prima che riesca ad aprire la porta.

"Riccia"

"Macarena, siamo tutti al locale! Tu hai finito? Ci raggiungi?"

Sento lo sguardo di Zulema perforarmi la schiena, mentre so già di aver deciso di andare anche solo per infastidirla.

"Con piacere! Il tempo di cambiarmi e arrivo"

"Perfetto, a tra poco!"

Faccio scattare la maniglia nel momento stesso in cui chiudo la chiamata, ma una mano si ferma violenta sulla porta impedendomi di uscire.

Sento il respiro di Zulema farsi più pesante mentre mi torreggia alle spalle, senza lasciare che mi sposti.

"Sei impazzita?"

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