2. Illusione letale

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Macarena

Negli ultimi giorni l'agente Vargas si è preoccupata di mostrarmi ogni servizio che ciascun piano di questa struttura immensa ha da offrire.

Al mattino ho avuto occasione di incontrare altri agenti nella hall, tutti estremamente impegnati a spostarsi da un luogo all'altro nel minor tempo possibile, al fine di ottimizzare le proprie mansioni.

Non avendo ancora ricevuto alcun dato riguardo al primo caso di cui mi troverò ad occuparmi, ho speso la maggior parte delle ore di ogni giorno nell'unico piano sotterraneo: l'accademia, riservata all'allenamento con le armi e al mantenimento della forma fisica.

La fornitura e le attrezzature di ogni genere in questo edificio sono talmente straordinarie ed eccessive da risultare assurde.

In tutti questi anni nel settore, non sono mai venuta a contatto con nessuna organizzazione che mettesse a disposizione interi piani per la permanenza e la continua formazione degli agenti impiegati.

Non mi stupisce che ANIMA venga considerata una società utopistica, della quale nessuno saprebbe affermare con certezza l'esistenza.

Sin dal nostro primo colloquio non ho più avuto modo di incontrare Zulema, che sembra essere una figura con la quale tutti qui dentro sono in contatto continuo durante ogni step di ciascuna missione, ma della quale nessuno osa parlare riguardo qualsiasi ambito si discosti da quello lavorativo.

Non si sa niente di lei, neanche il suo cognome.

Eppure ha la più completa e incondizionata fiducia di tutti.

Per quanto ne so lei non è solita scendere direttamente sul campo, ma è la mente di ogni singola missione della quale si occupano i suoi agenti, tutti estremamente competenti e notevolmente più preparati di quelli con cui sono venuta a contatto in questi anni di servizio.

Ha a sua disposizione una tecnologia informatica impensabile, avanti di almeno trent'anni rispetto a quella di ogni agenzia di intelligence e sicurezza con la quale ho lavorato.

Sembra fantascienza, invece è la società di Zulema.

Non nascondo di avere uno spiccato interesse nel testare le sue capacità e la sua intelligenza, nonostante queste non vengano senza l'assoluta autorità di cui si veste.

Anni fa, quando lei ed alcuni dei suoi hanno invaso la base operativa di mio padre, credevo appartenessero all'ennesima organizzazione criminale a cui lui aveva pestato i piedi solo per il piacere di farlo.

Non credevo fossero agenti segreti coinvolti in un'organizzazione del genere.

Ma soprattutto, non avrei mai immaginato che lei ne fosse a capo.

O forse è nato tutto dopo?

Possibile che nel corso di soli otto anni abbia avuto modo di creare una società al livello di ANIMA?

Ho così tante domande che la riguardano, mi sta facendo uscire fuori di testa.

Se è vero che il passato non fa che bussare alla porta, il mio l'ha letteralmente sfondata di violenza.

"Odi la luce del sole o sei semplicemente incapace di esistere senza il brivido dell'azione che ti incendia il corpo?"

Ed eccola qui: la voce gelida e tagliente che ho ascoltato per la prima volta pochi giorni fa.

È incredibile come anche di spalle non abbia il minimo dubbio che appartenga a lei.

Mi volto e la vedo comparire in tutto il suo splendore, vestita di un lungo cappotto in pelle stretto in vita da una cintura con la fibbia dorata.

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