Capitolo 25 (ultimo)

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I miei occhi e quelli di Wayne si incontrano.
Nessuno dei due dice una parola.
Continuiamo a stare stretti, l'uno tra le braccia dell'altra.
Poggio la testa sul suo petto e sospiro.
-Va' meglio?-
Mormora, accarezzandomi i capelli.
Io sorrido e dico:
-Niente scalda più del calore umano-
-Sono d'accordo-
Replica lui.

.

Mi sveglio, sdraiata sul divano, stretta fra le braccia di Wayne, che mi sorride, quando la porta dell'ufficio si spalanca all'improvviso.
Gl'occhi di Tony, Damian, Edgar e persino Amalia ci fissano, confusi ma felici di vederci sani e salvi.

Damian se la ride e se ne va'.
Tony invece, ha la faccia più triste e affranta che abbia mai visto in vita mia.
-Way! Mi dispiace cazzo! È tutta colpa mia! Credevo non ci fosse nessuno e-
Wayne si alza dal divano e gli da' una pacca sulla spalla.
-Tranquillo. È tutto ok. Come vedi, stiamo bene. Ora va', poi ti raggiungo-
Tony annuisce e si allontana.

Lo sguardo di Edgar sembra tremendamente irritato, turbato mentre mi fissa. Pochi istanti dopo, esce dall'ufficio e se ne va' via, senza dire una parola.

Guardo Wayne, e capisco che vuole parlare con Amalia.
Mi alzo dal divano, esco e li lascio soli, chiudendo la porta dell'ufficio alle mie spalle.

.

Torno finalmente a casa.
Quasi non mi sembra vero.
Ho bisogno subito di una doccia per riprendermi.

Chiudo la porta della mia stanza.
O almeno, ci provo, visto che Edgar mi impedisce di farlo, bloccandola con un piede.
Entra, e chiude la porta alle sue spalle.
-Che ti prende?-
Lo guardo accigliata, senza capire.
-Dimmi la verità. Lo avete fatto?-
Mi domanda, senza troppi giri di parole.
-Di cosa stai parlando?-
-Di te e Way! Ovvio! Avete fatto sesso?-
Io sbotto e quasi mi scappa da ridere.
-Come ti viene in mente! Lui è come un fratello per me-
Edgar mi afferra per le spalle e mi costringe a guardarlo negl'occhi.
-Giura che tra te e lui non c'è stato niente-
-Lo giuro. E lo rigiuro anche, se non ti basta-

Edgar mi afferra per la nuca, e mi tira verso di sé.
Le sue labbra si impossessano delle mie, ma io lo spingo lontano dalle me all'istante, colma di rabbia.
-Un momento. Tu e Karen invece?-
-Io e Karen cosa?-
Strizza gl'occhi e mi guarda con aria interrogativa.
-Ti ho sentito mentre parlavi al telefono con lei e le dicevi ti voglio bene-
Edgar scoppia a ridere e mi stringe forte fra le sue braccia.
-Che stupidina sei!- Esclama. -Avresti dovuto sentire anche il resto della conversazione allora!-
Mi prende il viso tra le mani e mi accarezza dolcemente le guance.
-Karen mi ha chiesto se la amo, ed io le ho risposto dicendo che le voglio bene. Tutto qui-
-Davvero?-
-Davvero. In realtà io...-
-Tu, cosa?-
Lui mi solleva e mi porta accanto al letto.
-Te lo dico dopo che avremmo fatto l'amore-
-Ma-
-Shh!-
Mi mette a tacere con un bacio, colmo di passione e di desiderio.
Poggia le mani sui miei fianchi.
Avverto il calore della sua pelle a contatto con la mia.
Allaccio le braccia intorno al suo collo, e il nostro bacio diventa più profondo, più intenso.
La sua lingua si infila dentro la mia bocca. Mi assapora. Mi stuzzica.
Mi invade.
Sgancia il reggiseno, me lo toglie e lo lascia cadere a terra.
Con le mani afferra i miei seni e inizia a toccarli finché i capezzoli non diventano duri. Si china sul capezzolo destro, lo stringe tra i denti, con delicatezza, poi comincia a succhiarlo avidamente.
Gli passo le dita tra i capelli, tenendolo stretto a me.
Si sposta sull'altro capezzolo, lo lecca con la sua lingua calda, e poi lo succhia.
Sento il piacere pulsare tra le mie gambe.
È parecchio tempo che non faccio sesso.

Edgar mi fa' sdraiare sul letto e sfila via i miei slip.
Mi allarga le gambe, lecca l'interno delle cosce, poi raggiunge la mia intimità.
La sua lingua disegna cerchi sulla mia carne ed io inspiro a fondo.
Sento il fuoco divampare dentro di me.
Sento la sua lingua che mi lecca dentro,
e mi fa gemere.
Solleva il capo e mi guarda mentre si lecca le labbra.

Si sdraia sul letto e mi fa' mettere sopra di lui, di schiena.
Una posizione mai provata prima.
Prende il suo membo in mano e mi penetra.
Urlo di piacere quando va giù, fino in fondo.
Comincio a muovermi sollevando e abbassando il bacino. Si muove anche lui, assecondando i miei movimenti. Gemiamo all'unisono.

Cambiamo posizione.
Mi fa' mettere di schiena sul bordo del letto.
Mi penetra all'istante e comincia a scoparmi in modo selvaggio, tenendomi ferma per le natiche.
Mi afferra per i capelli e mi tira indietro la testa con una mano.
Ringhia di piacere accanto al mio orecchio, mentre contiua a scoparmi come un forsennato.
Sono completamente in estasi.

Mi morde il collo, mi stringe con forza le tette tra le mani. Mi da' delle spinte brevi e veloci, riuscendo a farmi raggiungere l'orgasmo.
Un orgasmo lungo, intenso, favoloso.

Comincia a scoparmi a ritmo più dolce, più lento, finché viene, espandendo il suo calore caldo e denso dentro di me.
Mi guarda negl'occhi.
Non mi ha mai guardata così, così intensamente.
-Chloe... ti amo-
Mi sento il cuore impazzire di gioia.
Non sono mai stata tanto felice come in questo momento.
-Ti amo. Ti amo anch'io, Edgar-
Replico, senza alcuna esitazione.

.

Un anno dopo...

Eccomi qui, finalmente felice con l'uomo che amo, Edgar Watson.
Mio coinquilino e mio amato allo stesso tempo.

Ora le cose sono un pò cambiate.
Io e lui viviamo insieme a Wayne e Amalia, la sua fidanzata.
Damian è andato a convive da qualche mese con Rosaline, la sua cliente, ed è felice anche lui.

Io e Wayne giochiamo alla PS, in salotto,
Lo sfido a Tekken 3.
Wayne e Amalia guardano la sfida e fanno il tifo per me.
-Dio mio! Ho vinto!-
Urlo colma di gioia.
Non avevo mai battuto Edgar. Mai!
E oggi finalmente, quel giorno è arrivato.
Mi stringe fra le sue braccia sotto gl'occhi divertiri di Wayne e Amelia e poi mi bacia.
-Ti ho lasciata vincere, tesoro-
Dice.
-Non ci credo-
Sbotto, mettendo il broncio.
Lui mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stampa un bacio sulla guancia.
-Credici, perché è così!-
-E perché mi avresti lasciata vincere?-
Lui mi afferra le guance e me le stringe.
-Che domande! Perché ti amo-
Sorrido e gli do' un lungo bacio sulle labbra.
-Ti amo anch'io-

Fine

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