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Il tempo passò rapidamente e il nostro bambino crebbe sotto l'occhio vigile di suo padre e con il mio l'affetto silenzioso ma costante. Lo chiamammo Orion. Ogni giorno vedevo in lui innocenza e potere latente, mi riempiva di orgoglio e paura.

Orion era intelligente e curioso, sempre desideroso di apprendere e esplorare. Crescendo nella villa Riddle, imparò presto a conoscere l'oscurità che lo circondava, ma trovava sempre un rifugio sicuro tra le mie braccia. Voldemort, pur essendo un padre esigente, sembrava avere un debole per lui, e dedicava tempo a insegnargli i segreti della magia oscura.

Un giorno, mentre osservavo Orion giocare con alcuni libri di incantesimi nella biblioteca, sentii una presenza alle mie spalle. Mi voltai e vidi Bellatrix Lestrange, i suoi occhi carichi di gelosia e risentimento. "Iris," disse, la voce piena di un veleno sottile, "vedo che il piccolo principe sta crescendo bene."

"Sta imparando," risposi con cautela, cercando di mantenere un tono neutrale. "Orion è molto curioso."

Bellatrix si avvicinò, il suo sguardo che passava dal mio volto a quello di mio figlio. "Sai, avrei pensato che il Signore Oscuro avrebbe voluto qualcuno più... devoto al suo fianco," disse, le parole impregnate di veleno. "Ma suppongo che ognuno abbia il proprio ruolo."

Sentii un brivido di rabbia e paura attraversarmi. "Orion è figlio del Signore Oscuro e crescerà per essere degno di quel titolo," dissi, cercando di mantenere la calma.

Bellatrix rise, un suono tagliente che riecheggiò nella stanza. "Vedremo, cara. Vedremo."

Orion si voltò, attirato dalla voce di Bellatrix. "Mamma, chi è?" chiese, il volto illuminato dalla curiosità.

"È Bellatrix, una delle nostre ospiti," risposi dolcemente, cercando di nascondere la tensione.

Bellatrix si chinò leggermente verso di lui, un sorriso inquietante sul volto. "Piacere di conoscerti, piccolo Orion. Spero di vederti spesso."

Orion annuì, ma rimase vicino a me, sentendo l'ostilità che Bellatrix cercava di celare. Quando se ne andò, mi accucciai accanto a mio figlio, cercando di rassicurarlo. "Non devi preoccuparti di lei, Orion. Tu sei al sicuro qui."

Orion annuì, la sua fiducia in me intatta. "Lo so, mamma. Voglio solo imparare e diventare forte come papà."

"Ci sono tanti modi per essere forti" gli dissi prendendolo in braccio. Orion si appoggiò contro di me, il suo piccolo corpo caldo e fiducioso. "Che altri modi ci sono, mamma?" chiese con occhi spalancati, pieni di curiosità.

Sorrisi, accarezzandogli i capelli. "La forza non viene solo dalla magia oscura o dal potere," spiegai, cercando le parole giuste. "La vera forza viene dal cuore, dalla capacità di amare e di proteggere chi ti è caro. Viene dall'intelligenza, dal coraggio di fare la cosa giusta, anche quando è difficile."

Orion mi guardò, riflettendo su quelle parole. "Come quando tu mi proteggi, mamma?"

Annuii, stringendolo più forte. "Esattamente, tesoro. E come quando tu proteggi me."

Sotto il Regno delle Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora