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Pochi giorni dopo la nascita del mio bambino, i miei genitori vennero a farci visita. La villa Riddle era avvolta in un'atmosfera strana, quasi solenne, mentre i Mangiamorte si muovevano silenziosamente per rispettare la tranquillità del neonato.

Mia madre entrò nella mia stanza con un'espressione di dolcezza che non avevo mai visto prima. Anche lei era incinta, la sua pancia visibilmente arrotondata sotto il vestito elegante. Si avvicinò al letto dove riposavo con il mio bambino tra le braccia, un sorriso gentile sulle labbra. "Iris," disse con un tono affettuoso, "come stai?"

"Sono stanca, ma felice," risposi, guardando il piccolo volto addormentato di mio figlio. "E tu? Come va la tua gravidanza?"

Narcissa posò una mano sul suo ventre, il viso illuminato da un sorriso tenero. "Sta andando bene."

Mio padre, che era rimasto in disparte, si avvicinò con un'espressione più formale. "Congratulazioni, Iris," disse, guardando il neonato con una leggera inclinazione del capo. "Il tuo bambino sembra forte."

"Grazie, papà," risposi, cercando di mantenere un tono cortese nonostante la stanchezza.

Mia madre si sedette accanto a me, il suo sguardo che passava dal mio viso a quello del bambino. "I nostri figli cresceranno insieme, come una nuova generazione."

Annuii, cercando di ignorare la paura che mi stringeva il cuore. "Sì, spero che possano avere una vita migliore."

Voldemort entrò nella stanza, la sua presenza che fece calare un silenzio reverenziale. Si avvicinò al letto e guardò il nostro bambino con occhi freddi ma pieni di orgoglio. "Signor e Signora Malfoy," disse con tono autoritario, "sono lieto che siate venuti a vedere il nostro erede."

Mia madre e mio padre inclinarono il capo in segno di rispetto. "Siamo onorati, Mio Signore," rispose mio padre, mantenendo un atteggiamento deferente.

Voldemort si voltò verso di me, il suo sguardo che si addolcì appena. "Questo bambino sarà il nostro futuro."

"Farò tutto il possibile per proteggerlo," sussurrai, sapendo che quelle parole erano tanto una promessa a me stessa quanto una supplica per il futuro incerto che ci attendeva.

La visita si concluse con mia madre che mi strinse la mano con calore, promettendomi che sarebbe tornata presto. "Dobbiamo sostenerci a vicenda, Iris," disse con sincerità. "Non è facile essere madri, dobbiamo prendere decisioni difficili."

Annuii, trovando conforto nelle sue parole. "Grazie, mamma. Significa molto per me."

Mentre i miei genitori lasciavano la stanza, rimasi seduta con il mio bambino tra le braccia, il cuore pieno di amore e paura. Voldemort si avvicinò di nuovo, posando una mano fredda sulla mia spalla. "Ricorda, Iris," disse con voce bassa e minacciosa, "nostro figlio è destinato a grandi cose. Non dimenticare mai il suo scopo."

Annuii, sentendo il peso delle sue parole. "Non lo dimenticherò, mio Signore. Farò del mio meglio per crescerlo nel modo giusto."

Voldemort annuì, soddisfatto, e si allontanò. Rimasi lì, guardando il piccolo viso del mio bambino, promettendo a me stessa che avrei trovato un modo per proteggerlo dal destino oscuro che gli era stato imposto.

Sotto il Regno delle Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora